“Nel settore della ricerca siamo al secondo posto in Italia, solo dopo l’Università di Trento”. Il prof. Giuseppe De Maria, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, sottolinea come la ricerca nella Facoltà d’Ingegneria sia un settore estremamente sviluppato.
Un Dipartimento con 26 membri fra docenti e ricercatori con a disposizione oltre 300 mq di laboratori inaugurati lo scorso anno, con attrezzature all’avanguardia in cui si svolgono ricerche di tutto rispetto nel campo dell’ingegneria dell’informazione e non solo. “Laboratori – spiega De Maria – principalmente dedicati alla ricerca, ma molto spesso vengono utilizzati dai dottorandi e dai tesisti per sviluppare gli elaborati di laurea”.
Le cifre impiegate nella ricerca sono davvero da capogiro, soprattutto se si pensa alla cronica carenza di fondi destinati alla ricerca in Italia: “il nostro Dipartimento è quello che all’interno dell’Ateneo ha un rapporto entrate-ricercatori più alto in assoluto. Quest’anno sono stati finanziati dal MIUR, dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania, 3 milioni e 200 mila euro. Ci possiamo vantare di avere attrezzature che mancano anche alla Federico II: nella sala della microscopia elettronica abbiamo il microscopio elettronico a scansione più avanzato d’Italia”.
Investire nella ricerca sembra, allora, la parola d’ordine di questa Facoltà in continua crescita che coltiva diversi progetti anche in stretto rapporto con importanti aziende.
“Vorrei ricordare il progetto MESA, che si è concluso nel 2003 e che ha visto la collaborazione con l’Alenia, la Saab Ericson, la ZF Luf Arten, oppure il progetto con l’EADS tedesca partito nel 2005, e ancora il progetto MOET, partito un mese fa in collaborazione con AirBus e Alenia. Questo è un grande progetto europeo, nel campo dell’aeronautica. Sono stati, infatti, finanziati 20 milioni di euro e partecipano 65 Università europee e due italiane, l’Università di Padova e il nostro Ateneo, che è stato chiamato senza dover partecipare al concorso”.
Inoltre il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ha, in particolare, rapporti con Elasis-centro di ricerche Fiat, con l’Ansaldo e con RTF.
“Proprio quest’anno – aggiunge – si è concluso un Master in collaborazione con l’RTF sulla sicurezza del traffico ferroviario. Inoltre ci sono due dottorati: uno in Conversione dell’Energia e uno in Ingegneria Elettronica”.
(V. O.)
Un Dipartimento con 26 membri fra docenti e ricercatori con a disposizione oltre 300 mq di laboratori inaugurati lo scorso anno, con attrezzature all’avanguardia in cui si svolgono ricerche di tutto rispetto nel campo dell’ingegneria dell’informazione e non solo. “Laboratori – spiega De Maria – principalmente dedicati alla ricerca, ma molto spesso vengono utilizzati dai dottorandi e dai tesisti per sviluppare gli elaborati di laurea”.
Le cifre impiegate nella ricerca sono davvero da capogiro, soprattutto se si pensa alla cronica carenza di fondi destinati alla ricerca in Italia: “il nostro Dipartimento è quello che all’interno dell’Ateneo ha un rapporto entrate-ricercatori più alto in assoluto. Quest’anno sono stati finanziati dal MIUR, dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania, 3 milioni e 200 mila euro. Ci possiamo vantare di avere attrezzature che mancano anche alla Federico II: nella sala della microscopia elettronica abbiamo il microscopio elettronico a scansione più avanzato d’Italia”.
Investire nella ricerca sembra, allora, la parola d’ordine di questa Facoltà in continua crescita che coltiva diversi progetti anche in stretto rapporto con importanti aziende.
“Vorrei ricordare il progetto MESA, che si è concluso nel 2003 e che ha visto la collaborazione con l’Alenia, la Saab Ericson, la ZF Luf Arten, oppure il progetto con l’EADS tedesca partito nel 2005, e ancora il progetto MOET, partito un mese fa in collaborazione con AirBus e Alenia. Questo è un grande progetto europeo, nel campo dell’aeronautica. Sono stati, infatti, finanziati 20 milioni di euro e partecipano 65 Università europee e due italiane, l’Università di Padova e il nostro Ateneo, che è stato chiamato senza dover partecipare al concorso”.
Inoltre il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ha, in particolare, rapporti con Elasis-centro di ricerche Fiat, con l’Ansaldo e con RTF.
“Proprio quest’anno – aggiunge – si è concluso un Master in collaborazione con l’RTF sulla sicurezza del traffico ferroviario. Inoltre ci sono due dottorati: uno in Conversione dell’Energia e uno in Ingegneria Elettronica”.
(V. O.)