“Copriamo tutti gli ambiti tradizionali degli studi umanistici”

“Riusciamo a coprire tutti gli ambiti tradizionali degli studi umanistici, con una presenza di settori professionalizzanti con Scienze del Servizio Sociale o Psicologia, o di valorizzazione del patrimonio culturale con Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali o Archeologia e Storia dell’Arte, fino a toccare i settori classici con Lingue, Filosofia o Storia. In Campania siamo gli unici ad offrire i due Corsi in Lettere Classiche e in Lettere Moderne ben distinti fin dal triennio, con tutti i requisiti numerici e di qualità. La nostra lunga tradizione ci permette, infatti, di garantire un’offerta didattica ricca e consolidata”: così il Preside Arturo De Vivo, descrive l’offerta formativa della più antica Facoltà di Lettere d’Italia. Alla tradizione si unisce l’apporto di nuove tecnologie, perché, ricorda De Vivo, “oggi non esiste una demarcazione netta tra Facoltà scientifiche e umanistiche sul piano dell’utilizzo di laboratori e nuove tecnologie per supportare la didattica”.  Così  grazie a Federica, il portale e-learning di Ateneo, sono una ventina i corsi on-line tenuti da docenti della Facoltà che si possono seguire comodamente da casa propria o dal proprio i-phone, senza contare la disponibilità di un’aula multimediale, che il Preside assicura verrà ampliata il prossimo anno, e degli strumenti necessari per i ragazzi di Archeologia o Lingue.
Sul piano delle strutture, inoltre, dallo scorso anno è disponibile una bellissima biblioteca in Piazza Bellini, che “ha registrato un’altissima frequentazione da parte degli studenti. Adesso bisogna ancora adeguare la biblioteca con l’acquisto dei volumi più richiesti e più vicini ai loro studi”, mentre per quanto riguarda la sede di via Porta di Massa il Preside ammette che “è evidente che sia giunto il momento di attrezzare quegli spazi che erano i locali dell’ex biblioteca per offrire delle aule studio agli iscritti che sono in continua espansione. Il progetto è stato approvato, ma ci siamo ritrovati in un momento di gravi ristrettezze economiche per l’Ateneo, tuttavia credo che per il prossimo anno si riuscirà a mettere un punto a questa faccenda”.
Un suggerimento ai diplomandi: “un tipo di studio così caratterizzante richiede forte motivazione e una vera e propria vocazione”. Novità di quest’anno, i test di autovalutazione non vincolanti (Psicologia e Scienze del Servizio Sociale sono, invece, Corsi a numero chiuso) che si svolgeranno a settembre e che “vanno svolti con attenzione perché aiutano a comprendere se veramente si è sufficientemente portati e formati per questo tipo di studi”.
 
Una base comune per
i dieci Corsi di Laurea
La Facoltà conta ben 10 Corsi di Laurea triennale (tutti con massimo 18 esami), con altrettante Lauree Magistrali. “I Corsi triennali hanno tutti, in linea di massima, una base comune – spiega il delegato all’orientamento, prof. Francesco Bifulco – In questo modo forniamo ai ragazzi un solido gradino da cui cominciare. Una scelta dovuta anche alla necessità di non vincolare lo studente ad un Corso, ma di offrirgli la possibilità di poter cambiare opzione senza perdere tutti gli esami. A diciotto anni non sempre è facile operare una scelta definitiva”.
Tra i percorsi più classici e che rappresentano l’anima della Facoltà, Lettere Moderne e Lettere Classiche. Lettere Moderne ha l’obiettivo, ricorda il prof. Bifulco, “di sviluppare conoscenze e competenze in ambiti interdisciplinari (cultura letteraria, filologica, linguistica, storica, geografica) e di comprensione della società contemporanea e delle dinamiche di sviluppo storico-culturale”. Prevede al primo anno insegnamenti come Letteratura Italiana, Storia della lingua italiana o una lingua straniera a scelta tra Inglese, Francese e Spagnolo. A Lettere Classiche i ragazzi, invece, dovranno affrontare subito esami come Letteratura latina, Letteratura greca, Linguistica italiana o Storia greca. 
Attivi, ancora, Corsi di indirizzo storico-filosofico, come Storia e Filosofia. “Grazie al nostro background culturale e ad illustri docenti, con queste discipline riusciamo a mantenere molto alta la qualità dei Corsi”, commenta Bifulco. 
A Lingue, Letterature e Culture Moderne Europee, c’è la possibilità di studiare due lingue da portare avanti per l’intero triennio, collegandole in un’ottica interdisciplinare con altre materie come la letteratura italiana, la linguistica generale o la geografia.
Rivolte alla tutela e alla divulgazione del patrimonio culturale sono le due lauree in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali e in Archeologia e Storia delle Arti. La prima si basa sullo sviluppo di competenze nel settore archeologico, storico, filosofico-artistico, archivistico-librario, demoetno-antropologico, teatrale-cinematografico, musicale, dello spettacolo, paesaggistico-ambientale e legislativo/amministrativo. Il percorso archeologico e di Storia dell’arte si articola in tre indirizzi: Archeologico, Musica e spettacolo e Storico–Artistico con una decina di esami in comune tra i tre curricula.
Scienze e Tecniche psicologiche è a numero programmato, con 250  ammessi ogni anno (il bando sta per essere licenziato, controllare sul sito di Ateneo www.unina.it). Anche Scienze del Servizio Sociale è a numero chiuso e offre una preparazione  negli ambiti sociali, giuridici, psicologici ed economici necessari ad operare in contesti multietnici, imprese del terzo settore, strutture educative pubbliche o private. “Entrambi i Corsi stanno avendo molto successo – sottolinea il prof. Bifulco – I nostri ragazzi ricevono una solida formazione e hanno la possibilità di svolgere tirocinio in diverse strutture sanitarie ed educative pubbliche e private, dove sono molto apprezzati”.
Attivato anche il Corso in Scienze del Turismo, interfacoltà con Economia (a numero chiuso).
 
Lauree deboli ma se si è svegli si trova occupazione
“Ammettere che queste sono lauree deboli sarebbe psicologicamente dannoso. Bisogna fare in modo che, invece, lo studente abbia basi solide e una cassetta degli attrezzi ben fornita che dia l’opportunità di sapersi inserire bene e al momento giusto. Molti giovani sono un po’ pigri o assuefatti agli eventi negativi e questo diventa un blocco. Devono, invece, fin dai primi anni, costruirsi un curriculum con stage, tirocini, seminari, esperienze di lavoro attraverso le nostre banche dati, le numerosissime convenzioni (circa 150) che abbiamo con enti o aziende”, afferma il prof. Bifulco che invita a visitare frequentemente gli Uffici Orientamento. L’impegno sul post-laurea è forte: “con l’Ufficio Spola si vuole proprio creare un collegamento tra università ed imprese: organizziamo incontri con referenti di agenzie di lavoro e di aziende per insegnare come scrivere un curriculum, come presentarsi ad un colloquio o quali sono i diversi tipi di contratti vigenti e, comunque, per stringere contatti con il mondo delle imprese”.
Deludente il riscontro del titolo triennale ai fini occupazionali. “In Italia la Laurea Triennale non è appetibile sul mercato ma, anche se si tratta di piccoli numeri, forse qualcosa si incomincia a muovere. Il laureato triennale oggi è in quel limbo per cui non ha l’età né le competenze tali per trovare inserimento. La nostra idea è di dare sempre più spazio al tirocinio già nel triennio in modo che il giovane faccia esperienza e possa avere qualche opportunità di inserimento già con la laurea di primo livello. Enti come le sovrintendenze o le strutture regionali sono costantemente sotto organico, quindi la possibilità di poter utilizzare giovani laureati, magari con contratti part-time o a tempo determinato, può risultare utile”.
Un po’ più rosee le prospettive per i laureati quinquennali: “ci sono sicuramente dei profili che di volta in volta possono avere più appeal sul mercato, ad esempio Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali con la sua Magistrale offre un profilo nuovo, nato in Italia solo nel 2003, abbastanza richiesto; anche il taglio archeologico è molto appetibile perché l’Italia ha una grande tradizione in questo settore e sono richiesti esperti nelle gallerie, mostre e case d’asta, nei servizi di supporto alla cultura, anche all’estero, con l’uso delle nuove tecnologie e tecniche di divulgazione. Anche per quanto riguarda le consulenze filosofiche si stanno aprendo spiragli presso le case editrici. Più in generale – continua il docente – si può dire che i numeri degli inserimenti occupazionali, rispetto ad altre lauree, sono ancora bassi, ma si possono trovare delle collocazioni se si è svegli”.
Quindi chi si dà da fare può pensare ad una strada ormai diversa da quella dell’insegnamento, da sempre sbocco classico dei laureati in materie umanistiche, ma che per adesso, con le procedure di abilitazione bloccate, sembra davvero un’utopia.
 
Gli studenti promuovono la didattica
Latino, lo scoglio
Qualità della didattica e vivacità culturale da un lato, strutture che lasciano molto a desiderare dall’altro. Le opinioni degli studenti concordano.
“I docenti sono tutti molto validi – spiega Giancarlo Marino, iscritto a Lettere moderne – Se ci sono dei problemi questi riguardano soprattutto l’organizzazione e gli spazi. Stiamo pagando anche noi i tagli dei fondi destinati all’Università, così ci sono progetti, come quello di ristrutturazione dei locali dell’ex biblioteca, che stentano a partire. Carente anche la manutenzione dell’edificio di Porta di Massa. Le aule studio nei seminterrati sono in pessime condizioni”.
“Chi si iscrive quest’anno troverà delle novità come la nuova Biblioteca Umanistica a Piazza Bellini – aggiunge Vincenzo Drago, iscritto a Storia – ma anche lì abbiamo dei problemi con gli orari di apertura”. La Biblioteca resta aperta, infatti, dal lunedì al giovedì fino alle 16.45 e il venerdì fino alle 14.15 con notevoli disagi per gli studenti. “Abbiamo organizzato una raccolta firme per prolungare l’orario”, annuncia Drago, ma Marino aggiunge scettico: “con la carenza di soldi che c’è, sarà difficile pagare il personale”.
Altre innovazioni che gli immatricolati 2010/2011 potranno apprezzare sono sicuramente “la possibilità di prenotare gli esami on-line, servizio che dovrebbe andare a regime dal prossimo anno – annuncia Drago – Inoltre, per la prima volta avremo già da settembre il calendario con la programmazione annuale di tutti gli esami”.
Il rapporto con i docenti è altalenante, dipende dall’affollamento del singolo Corso di Laurea (Filosofia, Storia e Beni Culturali sono sicuramente quelli con il miglior equilibrio docente/studente). Vivace la vita culturale. “La nostra è una Facoltà dove si incontrano ragazzi di diversi indirizzi e questo crea un certo fermento culturale che si riversa in attività studentesche, incontri, seminari, convegni. Il mio invito alle matricole è di frequentare l’ambiente universitario e prendere parte alla vita associativa”, lancia l’appello di Drago, mentre Federico Pone lamenta, da Psicologia, un certo isolamento culturale: “da noi girano poche informazioni e, anche se ci sono alcuni spazi di incontro studentesco, questi non hanno nessuna vivacità culturale”. Psicologia è anche uno dei Corsi a numero chiuso della Facoltà; per prepararsi alla prova basta “esercitarsi molto sui testi in commercio, perché si tratta di domande di cultura generale e di logica. Se si ha una buona preparazione dalle superiori si possono superare senza problemi”, rincuora Pone. 
Consigliata la frequenza. Perché andare a lezione aiuta “a capire cosa vuole il professore e ti fa inquadrare bene la sostanza della materia. Ci sono esami come Filologia romanza o Grammatica del latino dove seguire è essenziale”, spiega Drago. E Marino aggiunge: “per gli studenti di Lettere antiche o moderne gli esami di latino sono indubbiamente lo scoglio da superare. Anche se adesso sono stati posticipati al secondo anno per agevolare gli studenti, resta il fatto che la Facoltà non fornisce un supporto reale con corsi di recupero”.
 
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