“Il primo anno è una débâcle”

“Il primo anno è una débâcle – dice senza mezzi termini il prof. Gerardo Gustato, ex Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura – Quasi nessuno riesce a dare la metà degli esami previsti. I ragazzi arrivano con la voglia di studiare Zoologia, Botanica, Geografia ma queste materie sono al secondo semestre. Al primo semestre, invece, impattano con i corsi di base di Matematica, Fisica e Chimica che non credono essere nelle loro corde. Risultato? Arrivano svogliati e scoraggiati al secondo semestre con tre esami in debito”. Eppure, insiste il docente, non c’è alternativa: “le Scienze Naturali hanno bisogno di questo tipo di conoscenze”.
Il percorso di studi è trasversale e ricco. Affronta tematiche che spaziano dall’ambito del vivente (Biologia, Genetica, Zoologia e Botanica) a quello dell’inanimato (Geologia e Mineralogia) a quello del passato con la Paleontologia. Parte integrante dell’attività didattica, le escursioni sul campo. 
Il primo anno è comune a tutti gli studenti, mentre a partire dal secondo è possibile scegliere fra il curriculum in Scienze Naturali, votato alla conservazione, alla ricerca, al lavoro sul campo e alla divulgazione, e quello in Scienze e Tecnologie Ambientali, volto all’apprendimento di tecniche avanzate di analisi ambientali.
Dopo la Laurea Triennale, si può proseguire con la Magistrale in Conservazione e Gestione del Territorio e delle Risorse Naturali. Il Corso, tradizionalmente per pochi eletti, ha suscitato negli ultimi anni grande interesse da parte degli studenti, facendo registrare punte di oltre cento immatricolati: “per questo speriamo che, a partire dal 2014, sia possibile attivare un Corso di Laurea Magistrale in Tecnologie Ambientali”.
“Con i dati drammatici della disoccupazione al 35%, il Corso di Laurea non fa scintille. Senza l’albo professionale, il mondo dei nostri laureati è la didattica”, conclude il prof. Gustato. Nonostante la situazione generale e le richieste del mondo del lavoro, si stanno diffondendo sempre più, fra i naturalisti, le esperienze di libera professione e imprenditorialità nei campi della formazione, dell’escursionismo e del turismo naturalistico, dove la preparazione trasversale risulta essere un elemento di vantaggio.
Per ulteriori informazioni: 
scienzenaturali.unina.it.
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