“Nel nostro triennio si studiano tre lingue invece che due”, afferma la prof.ssa Silvia Disegni, Presidente del Corso di Laurea in Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee, nel delineare le differenze con Corsi analoghi in altri Atenei. E aggiunge: “di queste, due sono triennali e di una terza si ‘esplorano’ invece due moduli. Tra le due lingue triennali lo studente deve sceglierne una prevalente; ma si può cambiare anche in un secondo momento l’ordine di importanza delle lingue studiate, senza perdere nessun esame. E questo segna un punto a nostro favore nei confronti delle altre Università”. Gli studenti poi “ricevono una buona formazione di cultura generale, importante in un momento in cui si torna a scegliere i Corsi di Laurea più consolidati, dopo che molte proposte fiorite con il nuovo ordinamento hanno dimostrato di non corrispondere a concreti sbocchi lavorativi”. Le matricole sono state lo scorso anno 270. Di questi una buona parte continua poi con la Specialistica, dove confluiscono anche studenti provenienti da altri atenei. La formazione triennale fornisce però di per sé delle competenze: negli ultimi moduli di lingua si lavora anche sulla traduzione e ci sono dei ragazzi che, dopo la triennale, hanno cominciato a lavorare, ad esempio nel settore turistico, o, casi certo più rari, nel campo delle traduzioni. Come nella maggior parte dei Corsi analoghi poi, “i programmi di studio delle lingue si basano su quadri di riferimento europei e portano ogni anno i ragazzi ad un livello di preparazione che corrisponde alle certificazioni conseguibili in enti esterni”. L’inglese resta sempre la lingua più scelta, “spagnolo e francese seguono più o meno a parità. Ma anche il tedesco sta risalendo negli ultimi anni”, afferma la docente. Fondamentale per il settore delle lingue, la circolazione non solo degli studenti ma anche dei docenti tra le Università europee, tramite il progetto Erasmus: docenti stranieri che tengono poi “corsi rivolti ai nostri studenti, sia con finalità strettamente didattiche sia nell’ambito di convegni internazionali”, spiega la prof.ssa Disegni.
Consigli agli studenti? “I ragazzi devono sapere che con la frequenza migliora il rendimento. E che se hanno problemi possono parlarne con i docenti o con i lettori madrelingua”, assicura la Disegni. Tra gli strumenti a disposizione degli studenti anche un laboratorio linguistico, dove lavorare con postazioni informatiche.
Consigli agli studenti? “I ragazzi devono sapere che con la frequenza migliora il rendimento. E che se hanno problemi possono parlarne con i docenti o con i lettori madrelingua”, assicura la Disegni. Tra gli strumenti a disposizione degli studenti anche un laboratorio linguistico, dove lavorare con postazioni informatiche.