400 studiosi al convegno sulle authority

“La nuova economia richiede regole flessibili, ma certe, affinché le innovazioni possano svilupparsi e si valorizzino le energie presenti”. Questo – sottolinea il prof. Mario Raffa, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Economico Gestionale della Federico II- il filo comune che lega tutti gli interventi dei relatori che hanno partecipato alla due giorni di studio e di dibattito sul ruolo dell’Autorità nell’economia italiana. Promosso dalla Federico II e dalla rivista di economia e politica industriale “L’industria”, organizzato dal Dipartimento diretto da Raffa, il convegno ha avuto un taglio eminentemente operativo. Ne è scaturito un confronto sugli strumenti e sulle procedure da adottare per rendere più efficace l’azione di garanzia svolta dalle Authority in questi settori: Telecomunicazioni, Concorrenza, Elettricità, Acqua e Gas. “Delle principali – prosegue Raffa- è rimasta fuori solo quella dell’Informatica. La regolamentazione del settore bancario è stata invece oggetto di una relazione di Marco Onado, docente all’Università di Bologna”.
Alla due giorni hanno partecipato circa 400 studiosi, tra i quali circa sessanta giovani borsisti. Legittima, dunque, la soddisfazione del direttore de “L’industria” Patrizio Bianchi. “Che io ricordi questo di Napoli è il convegno che ha fatto registrare la più diffusa partecipazione da parte delle diverse componenti”. Ha dato appuntamento al 29° congresso, di qui a cinque anni: “saremo ancora a Napoli, che ci ha accolto benissimo, con ottima organizzazione ed eccellente ospitalità”. Il Rettore della Federico II Fulvio Tessitore, in apertura dei lavori, ha candidato l’ateneo a fornire i futuri quadri delle Autorità. “Saremmo molto interessato a fornire professionalità qualificate. Un ruolo fondamentale, a questo scopo, potranno svolgere, nel segmento di formazione successivo alla laurea di secondo livello, le Scuole di Alta Formazione”. 
Folte le delegazioni delle varie facoltà che hanno partecipato all’appuntamento. Ingegneria, Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, solo per citarne alcune, erano presenti con docenti, ricercatori e presidi. Hanno partecipato anche esponenti degli atenei di Caserta (per esempio il preside di Ingegneria Oreste Greco), di Salerno, di Benevento, del Navale, del Suor Orsola, dell’Orientale. Qualificatissima anche la presenza degli atenei di altre regioni: Università di Torino, Bocconi, Luiss, Bologna, Bergamo, Firenze, Università della Calabria. In chiusura della prima giornata, inoltre, è intervenuto anche Enrico Letta, Ministro dell’Industria e del Commercio con l’Estero.  
Del comitato organizzatore, oltre a Raffa, facevano parte Gianpaolo Ghiani, Renato Passaro e Giovanni Pastore. Bilancio più che positivo, dunque, per un convegno che ha prodotto utili indicazioni. Unico neo: qualcuno è rimasto senza gli atti. “Ne avevamo stampati trecento, ma erano già terminati nel pomeriggio del primo giorno- ricorda Raffa- E’ la prova che in pochi anni un tema che era esclusivo di pochi esperti è diventato un dibattito direi quasi di massa”.      
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