A Biotecnologie Mediche torna il preappello?

Lezioni, libri, laboratori. Far convivere le tre “elle” è l’impresa ardua alla quale sono chiamati gli studenti della Magistrale in Biotecnologie Mediche.  La giornata resta di ventiquattr’ore, su quello proprio non si può fare nulla. Una soluzione percorribile, invece, è stata adottata qualche mese fa e potrebbe trovare conferma per il prossimo semestre: il preappello. Incipit della storia è una statistica preoccupante di cui parla Fabio De Martino, studente del secondo anno: “l’anno scorso i docenti hanno analizzato i nostri risultati del primo semestre e non erano contenti, poiché solo poche persone avevano superato tutti gli esami. Ci hanno chiesto come potesse essere migliorabile la situazione. Abbiamo proposto il preappello, che ha permesso a molti di completare il semestre. Da questo punto di vista siamo in un’ottima università. Il confronto diretto con i docenti ci aiuta molto”. Certo, un conto è la sessione estiva e un altro è quella invernale dove, sui tempi a disposizione, si abbatte la scure delle festività natalizie. Gli studenti, però, si dichiarano pronti a chiedere nuovamente questa soluzione, e non pare che dall’altra parte dei banchi ci sia l’intenzione di fare ostruzionismo. Sull’argomento torna anche Alessia: “abbiamo chiesto noi il preappello. Spero che sia riproposto perché consente di distribuire meglio il carico di lavoro. È un grande vantaggio perché prepararsi così facilita l’organizzazione, tenendo conto che abbiamo corsi e laboratori”. Per adesso non ci sono certezze, come sottolinea Giancarlo Blasio: “nel recente passato ci è stata data la possibilità di fare l’esame in anticipo, già a partire da maggio. Ci siamo trovati bene, riuscendo a completare il nostro percorso nonostante un tirocinio che, a tutti gli effetti, è un lavoro che ci impegna tanto in laboratorio. Al momento non sappiamo ancora se ci verrà concessa nuovamente una data in più, speriamo”. Per gli esami, comunque, c’è ancora qualche mese. Adesso gli studenti dell’ultimo anno della Magistrale pensano al lavoro in aula, che li vedrà impegnati anche con due insegnamenti opzionali. Proprio in merito a questi ultimi, una novità è stata introdotta per l’anno accademico 2015/2016. Dei circa venti corsi proposti, infatti, una metà sarà tenuta durante il primo semestre, rinviando alla seconda parte dell’anno l’altra metà. A questo punto, sta allo studente scegliere se concentrare tutto in una stessa sessione o se distribuire il carico lungo tutto l’anno. Per conoscere le varie discipline, molti frequentanti si sono ritrovati il 6 ottobre nell’aula At6a dell’edificio di via De Amicis. È lì che alcuni docenti hanno chiarito finalità dei corsi, argomenti trattati e modalità di verifica. Si parlerà di “una fetta di farmaci che non avete avuto ancora modo di studiare, ovvero quelli biotecnologici” al corso di Biotecnologie Farmacologiche, tenuto dal prof. Mauro Cataldi, che ha aggiunto: “avrete la possibilità di toccare con mano tutto quello che porta alla produzione di un farmaco biotecnologico e di vedere quali possono essere gli intoppi burocratici”. Guarda molto alla pratica il corso in Applicazioni diagnostiche morfomolecolari in istopatologia. Su questo aspetto, la prof.ssa Stefania Staibano: “è prevista una maggiore partecipazione vostra nei laboratori che vi permetterà di rendervi conto di quale sia la complessità di applicazioni di tecniche specifiche su determinati tessuti”. Ci si occuperà invece di meccanismi biochimici dell’esercizio aerobico e anaerobico e dei relativi effetti sul metabolismo nel corso intitolato Aspetti Molecolari e clinici dell’attività motoria, tenuto dalla prof.ssa Claudia De Lorenzo. Di Medicina Interna si occupa il prof. Roberto Paternò, il quale ha sottolineato: “tratteremo le patologie tipiche della Medicina Interna e in particolare parleremo di diagnosi e terapia”. Chiusura con Chimica Farmaceutica Biotecnologica, presentata dal dott. Bruno Catalanotti, e con Diagnostica avanzata degli additivi e dei residui, insegnamento affidato alla prof.ssa Rosaria Arcone. Faceva parte del pubblico, nonostante avesse già le idee chiare, Sara: “mi piace Trapiantologia e Medicina dell’invecchiamento. Già consultando i programmi mi interessavano, però non mi sono preclusa la possibilità di ascoltare anche altro. Comunque non ho cambiato idea”. In continuità con le proprie ricerche, Alfonso era “già orientato verso Endocrinologia perché per il tirocinio studio tumori tiroidei”. È venuto a schiarirsi le idee, invece, Davide: “non conoscevo i corsi a scelta. Mi ha colpito particolarmente l’esposizione della prof.ssa Arcone”. Più ‘romantica’, la posizione di Giancarlo: “mi farò guidare dal cuore. Sono indeciso tra qualcosa di più legato alla clinica o all’ambito farmacologico”. Dall’incontro c’è chi ha avuto conferme, come Daniela: “ero proiettata sul corso di Medicina Interna. La presentazione fatta dal professore mi ha convinto ancora di più”. Scelte e confronti con i docenti. A Biotecnologie Mediche l’anno accademico passa da qui.
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