I programmi televisivi. Raffaella Carrà? Insopportabile nella stucchevole trasmissione Carrambà (“si piange tutta la sera”) chiusa sempre con la formula “Vi ho almeno un po’ stupiti?”. Risposta dello smaliziato telespettatore “No, tu ci hai ucciso la salute”. Chi l’ha visto?: “uno fa tanto per scappare di casa e poi subito ti acchiappano; non c’è più privacy…ed io non me ne posso fuggire da mia moglie”. La pubblicità. Spot del Mulino Bianco: “lei e lui, ore 7.30, sveglia; ore 7.40: lui è già pronto, barba fatta, elegante, impugna la ventiquattrore; lei gli da un biscotto del Mulino Bianco; lui esce e vede paesaggi verdi, cieli azzurri… Ma che gli ha dato: un biscotto o a cocaina indo o latt’?”. La sanità: “Ospedale Incurabili: ma chi ci andrà mai a curarsi con quel nome?”. Il titolo di un quotidiano: “«Straordinario, in Inghilterra, operato su un aereo con forchetta e coltello »; ma che meraviglia c’è: al Cardarelli sono anni che facciamo così”. Perché sono diventato cabarettista. “Ero disoccupato, mio padre diceva « fai tante stronzate, però fanno ridere, mettiti a fare cabaret, almeno guadagni qualcosa, tanto chi se ne accorge che sei strunz’ veramente. Però le battute le devi scrivere» Ed io «non c’è bisogno, io le stronzate che faccio me le ricordo»”.
E’ solo un assaggio, tanti anche i divertenti aforismi di sua composizione, della performance di Nando Varriale, cabarettista con esperienze televisive su Rai 3 e TV locali, vincitore del Premio Charlot nel ’98, attore nel film di Capuano “Polvere di Napoli”, assiduo ospite dello Zelig di Milano (il tempio del cabaret italiano).
Varriale con il suo cabaret, il Preside della Facoltà Armido Rubino, il presidente di Corso di Laurea Guglielmo Borgia ed altri docenti hanno dato – ciascuno a modo suo – il benvenuto alle matricole di Medicina, martedì 18 gennaio. L’iniziativa era organizzata da Ateneapoli in collaborazione con la Facoltà e con Tunnel, storico locale del cabaret napoletano (sede in via S. Chiara,15); hanno partecipato complessivamente circa un centinaio di studenti. Il Preside li ha accolti così: “benvenuti e grazie, ancora una volta, per aver compreso lo sforzo fatto dalla facoltà contro il decreto Bindi – Zecchino, che ha provocato due settimane di sospensione dell’attività didattica. Voi ne avete sofferto perché sono state spostate alcune prove in itinere e sono slittati di due settimane gli esami del primo semestre (si svolgeranno tra pochi giorni, n.d.r). Io non posso che esservi grato per aver compreso lo sforzo che Medicina ha posto in essere per tutelare il valore dell’autonomia universitaria”.
E’ solo un assaggio, tanti anche i divertenti aforismi di sua composizione, della performance di Nando Varriale, cabarettista con esperienze televisive su Rai 3 e TV locali, vincitore del Premio Charlot nel ’98, attore nel film di Capuano “Polvere di Napoli”, assiduo ospite dello Zelig di Milano (il tempio del cabaret italiano).
Varriale con il suo cabaret, il Preside della Facoltà Armido Rubino, il presidente di Corso di Laurea Guglielmo Borgia ed altri docenti hanno dato – ciascuno a modo suo – il benvenuto alle matricole di Medicina, martedì 18 gennaio. L’iniziativa era organizzata da Ateneapoli in collaborazione con la Facoltà e con Tunnel, storico locale del cabaret napoletano (sede in via S. Chiara,15); hanno partecipato complessivamente circa un centinaio di studenti. Il Preside li ha accolti così: “benvenuti e grazie, ancora una volta, per aver compreso lo sforzo fatto dalla facoltà contro il decreto Bindi – Zecchino, che ha provocato due settimane di sospensione dell’attività didattica. Voi ne avete sofferto perché sono state spostate alcune prove in itinere e sono slittati di due settimane gli esami del primo semestre (si svolgeranno tra pochi giorni, n.d.r). Io non posso che esservi grato per aver compreso lo sforzo che Medicina ha posto in essere per tutelare il valore dell’autonomia universitaria”.
Il Preside
risponde agli
studenti
risponde agli
studenti
Per presentare la facoltà il professor Rubino ha dato un terno secco: “tre, undici e quarantasette. Magari potremmo anche giocarcelo! Tre sono i Corsi di Laurea che afferiscono alla Facoltà – Medicina, Odontoiatria e Biotecnologie; undici i Diplomi Universitari e quarantasette le Scuole di Specializzazione. Al mio fianco siede il professor Borgia, presidente del Corso di Laurea, al quale potete fare riferimento per tutti i problemi concernenti la didattica che avete riscontrato in questi primi mesi. Ci stiamo mettendo impegno ed energia: stiamo lavorando ai progetti riguardanti l’agibilità di aule e spazi, la miglior fruibilità della biblioteca, l’allestimento di un’aula multimediale. Il referente della presidenza per tematiche specifiche e particolari è la collega Raffaela Vecchione. Il professor Antonio Dello Russo è il responsabile di facoltà per l’orientamento e per il progetto Por.T.A. I colleghi Bianca Maria Veneziani e Sabino De Placido potranno fornirvi indicazioni circa il progetto Erasmus”. Chiamato in causa dal Preside Rubino, il Presidente di corso di laurea Guglielmo Borgia si rivolge direttamente ai ragazzi in aula: ”sappiate che l’obiettivo mio e dei colleghi che collaborano con me è quello di rendere il più tranquillo possibile il vostro percorso formativo. Per riuscire in questo obiettivo reputo essenziale la costante interazione tra i docenti e gli studenti. Tra gli obiettivi principali il corso di laurea si pone quello di migliorare la vivibilità della facoltà, rendendo le aule meglio attrezzate e più accoglienti, e di migliorare ed arricchire la guida dello studente. Anche sulla Biblioteca ci daremo da fare”. Dal Presidente di Corso di Laurea, peraltro, gli studenti si attendono risposte concrete riguardo ad alcune questioni che riguardano la didattica: la nuova Tabella XVIII, i criteri di accesso alle attività opzionali, il potenziamento delle strutture didattiche necessarie allo studio moderno dell’inglese. Borgia non si tira indietro: “siamo al secondo anno di applicazione del Nuovo Ordinamento, la cosiddetta tabella XVIII bis. Già in occasione del prossimo Consiglio di Corso di Laurea (si è svolto il 25 gennaio, n.d.r) faremo un bilancio relativo allo scorso anno ed eventualmente valuteremo la possibilità di introdurre alcune piccole modifiche. Un ruolo importante confido possa svolgerlo anche la Commissione studenti – docenti, la quale è stata istituita per avviare a soluzione i problemi che si manifesteranno volta per volta”. Borgia promette disponibilità, dunque. Importante è che gli studenti non restino a guardare ma mettano in pratica il suo invito a farsi sentire. Il Presidente di Corso di Laurea lo ribadisce al termine dell’incontro. ”Sinceramente mi sarei aspettato che i ragazzi e le ragazze presenti formulassero più domande. Iniziative come quella odierna, al di là dell’aspetto ludico che pure è importante, servono proprio a mettere studenti e docenti a confronto sulle varie questioni”. Un aspetto, questo, sul quale si è soffermato anche il professor Antonio Dello Russo: “per voi sono occasioni di partecipazione. Sfruttatele per rivolgerci domande, critiche, suggerimenti”. Dello Russo ha poi sinteticamente delineato le fasi dell’orientamento. “All’uscita dell’aula magna è a vostra disposizione, ogni mattina, uno sportello informazioni gestito da vostri colleghi degli anni superiori oppure da neolaureati. Potete rivolgervi a loro per informazioni, suggerimenti, consigli. Poi c’è l’attività classica di tutorato svolta dai docenti, che a Medicina è particolarmente importante; rientra nel cosiddetto orientamento in itinere”. A questo punto i docenti invitano gli studenti presenti in aula a formulare eventuali domande. Una ragazza chiede delucidazioni riguardo al progetto Erasmus. Le risponde la dottoressa Bianca Maria Veneziani: “è un progetto europeo che prevede la mobilità degli studenti nell’ambito delle università della Comunità europea. Chi partecipa va a frequentare un periodo di studi all’estero, in genere di sei mesi. Frequenta i corsi e sostiene gli esami che avrebbe dovuto affrontare a Napoli. L’attività svolta all’estero, al rientro in Italia, è riconosciuta dall’ateneo. Eventualmente i sei mesi possono essere prorogati fino ad un anno”. Un altro studente chiede ai docenti delucidazioni in merito agli effetti che la riforma Zecchino determinerà sugli studi di Medicina. Come noto, la riforma ristruttura i percorsi universitari in una laurea triennale di primo livello ed una specializzazione, opzionale, di altri due anni. Si fa carico della domanda il Preside Rubino: “in questo momento neanche noi abbiamo la risposta certa alla domanda che ci pone. Siamo infatti ancora in attesa del decreto di area sanitaria. Tutto lascia peraltro ipotizzare che il corso di laurea in Medicina non subirà modifiche sostanziali, perché precise normative europee sanciscono che la formazione del medico sia almeno quinquennale. In facoltà la riforma potrebbe modificare sostanzialmente, invece, gli attuali diplomi universitari triennali. Dovranno essere messi in serie con successive possibilità formative, di altri due anni. Possibilità formative diverse e non interferenti con il Corso di Laurea in Medicina”. A Rubino fa eco Boria: “proprio stamane si è riunita la Commissione delegata alla riforma. Le cose non sono ancora chiare, a livello nazionale”. Non ci sono altre domande: il microfono passa dunque a Nando Varriale.
Fabrizio Geremicca