A Scienze dell’Architettura il vantaggio di scegliere con consapevolezza dopo il triennio

Tre anni, poi la scelta se confrontarsi con il mondo del lavoro, forti dell’iscrizione alla sezione junior dell’ordine degli architetti, oppure se continuare il percorso formativo per altri due anni in una delle Lauree Magistrali e conseguire, così, l’opportunità dell’iscrizione da architetto senior. Il senso della Laurea Triennale in Scienze dell’architettura è esattamente questo: consente allo studente una seconda scelta, dopo quella che gli si chiede al momento di immatricolarsi. “È un percorso di studi – dice la prof.ssa Antonella Di Luggo, Presidente del Corso di Laurea – che ha il grande vantaggio di permettere agli studenti, terminato il ciclo Triennale di primo livello, di scegliere con consapevolezza cosa fare. Per esempio: impegnarsi in un periodo di studio o di lavoro all’estero, in un Master, iscriversi ad una Laurea di secondo livello in Arredamento o in Restauro nelle città – Napoli non è ancora tra queste – dove sono attive queste offerte formative”. La grandissima maggioranza, lo dicono le cifre, decide di non fermarsi al Triennio e di proseguire con il Biennio successivo. Un dato, quest’ultimo, che peraltro accomuna praticamente tutti i Corsi di Laurea Triennali che furono attivati ormai molti anni fa e che, nei proclami dell’epoca, avrebbero dovuto far sì che i laureati italiani si confrontassero a poco più di 20 anni con il mercato del lavoro. Per la gran parte degli aspiranti architetti della Federico II, dunque, Scienze dell’Architettura è la prima tappa di un più lungo percorso formativo. Ciò non significa, sottolinea la prof.ssa Di Luggo, che sia un doppione in formato ridotto del Corso di Laurea quinquennale in Architettura. “Il fatto che quasi tutti proseguano dopo la Laurea Triennale – sostiene – dipende molto dalle condizioni del mercato del lavoro. Certo non è la spia di una inadeguatezza formativa, perché Scienze dell’Architettura è un percorso di ottimo livello. Tra l’altro, per come è organizzato, garantisce reali opportunità di laurearsi entro i termini stabiliti. Purché, ovviamente, si studi giorno per giorno, con costanza e, soprattutto, con passione”. Gli sbocchi lavorativi per coloro i quali decidano di fermarsi alla Laurea Triennale? “I nostri laureati – sostiene la docente – acquisiscono le conoscenze di base nei campi dell’architettura, della progettazione architettonica, del disegno, della storia, della costruzione, dell’urbanistica, del restauro, della tecnologia, dell’arredamento, dell’architettura del paesaggio, del disegno industriale. Hanno requisiti e competenze per collaborare alla produzione architettonica, sia come liberi professionisti, sia come responsabili in enti pubblici o privati”. Venti gli esami distribuiti nel Triennio, per complessivi 180 crediti. Al primo anno le matricole affronteranno corsi semestrali e corsi annuali. Questi ultimi sono: Istituzioni di matematica e geometria, Disegno dell’Architettura, Laboratorio di progettazione architettonica. Tra i corsi semestrali: Storia dell’architettura I, Costruzione delle opere di architettura. Fondamenti di informatica ed Inglese prevedono una prova finale di idoneità.
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