A Storia gli studenti “parte di una comunità scientifica”

Non subisce variazioni il numero di immatricolati al Corso di Laurea in Storia, che si mantiene costante: “quest’anno rispettiamo l’andamento degli anni precedenti bene o male. Siamo sui 120 studenti al primo anno. Ovviamente sono dati parziali perché le immatricolazioni sono ancora aperte”, illustra il prof. Roberto Delle Donne, Coordinatore del Corso di Laurea. Le aule sono capienti e attrezzate, qualche difficoltà per i corsi in comune: “gli studenti del primo anno seguono un corso dedicato completamente a loro, ovvero Storia Romana con il prof. Soricelli, ed uno di Geografia, in comune con Lettere Classiche. Le aule sono in via Marina 33, ed è possibile che per i corsi in comune, come quello di Antropologia al secondo anno, seguito anche dagli studenti di Scienze del Servizio Sociale, ci sia un po’ di sovraffollamento nei primi giorni”. La valutazione resta positiva: “nelle schede di gradimento sottoposte loro durante l’anno, hanno espresso sempre giudizi positivi su corsi e strutture, specialmente sulla capacità dei docenti di suscitare interesse per la materia trattata”. Quest’ultimo è essenzialmente un discorso che riguarda competenze e capacità di comunicare i saperi, attraverso l’utilizzo di sussidi didattici adeguati: “dallo scorso anno il Dipartimento ha fatto molto per migliorare il supporto didattico, fornendoci video-proiettori e computer. Durante il mio corso di Storia Medievale, che tengo al secondo anno, miro a coinvolgere i ragazzi: attraverso slide, materiale che distribuisco e discussioni durante e dopo la lezione. Cerchiamo quanto più è possibile di trascinarli individualmente, infatti li invitiamo a segnalarci problemi direttamente o tramite e-mail”. L’abbandono del percorso di studi al secondo anno è in forte calo rispetto ad alcuni anni fa: “dal 40% di rinunciatari, siamo oggi a meno del 20% e lavoriamo per ridurne ancora il numero. Nostro obiettivo: farli sentire parte di una comunità scientifica, attraverso seminari pomeridiani e tirocini facoltativi al terzo anno presso istituzioni dove la prospettiva storica è preponderante, come archivi e biblioteche. In aula abbiamo, inoltre, un consistente numero di studenti Erasmus, provenienti da Germania e Spagna in particolare, ciò significa che ci apprezzano anche all’estero”. Il docente anticipa una novità per il prossimo anno accademico: “dal 2015-16 verranno inseriti nel percorso di studi due ulteriori insegnamenti: Istituzioni Politiche e Sociali, Filologia Classica”.
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