Ad Antonio e Claudia la borsa di studio Guacci

Antonio Bertolino e Claudia Cristiano sono i due laureati in CTF che si sono aggiudicati il Premio Guacci 2011. Due borse di studio da 900 euro che sono state loro consegnate durante la V edizione del Guacci Day il 18 maggio. A giudicare meritevoli i loro lavori di tesi è stata una commissione composta dai professori Antonio Calignano, Rosaria Meli e dal dott. Luigi Guacci. Hanno partecipato alla manifestazione anche il Preside Giuseppe Cirino e i professori Ettore Novellino e Vincenzo Santagada. 
Antonio e Claudia hanno entrambi 24 anni, sono stati compagni di corso e si sono laureati con il massimo dei voti, lui ad ottobre 2010, lei a marzo 2011. “Claudia è stata una delle prime persone che ho conosciuto all’università. Abbiamo studiato diversi esami assieme”, racconta Antonio che ha svolto una tesi su ‘PAR-2: un nuovo target per la disfunzione vascolare della sclerodermia’, “un recettore inespresso nel modello sperimentale della patologia. Sono stato seguito dalla ricercatrice Fiorentina Roviezzo”.
Claudia, invece, ha lavorato su ‘Gli effetti farmacologici dell’URB 937, un inibitore periferico della FAAH in un modello di dolore acuto e cronico’. “E’ un antidolorifico che abbiamo testato sull’infiammazione nella zampa di topo e sulla legatura del nervo sciatico”, racconta la ragazza che ha lavorato nel laboratorio del prof. Antonio Calignano. Entrambi i premiati sono determinati a proseguire nell’attività di ricerca. “Frequento il laboratorio tutti i giorni come volontario. In attesa che venga bandito un Dottorato”, afferma Antonio. Anche Claudia è decisa a provare la strada del dottorato: “Ora mi sto occupando di tecniche di immunoistochimica. Esamino con il microscopio a fluorescenza le espressioni dei recettori di alcune aree del cervello per vedere come reagiscono agli stimoli. All’inizio credevo che non sarei mai stata in grado di lavorare con i topi poi, invece, non ho avuto problemi”.
Antonio e Claudia sono stati due studenti esemplari. “E’ tutta una questione di organizzazione e di volontà. Se all’inizio ingrani bene, il resto viene da sé”, sostiene il primo e lei ribatte: “Ho studiato molto nei week-end per recuperare i giorni persi in laboratorio ma ne è valsa la pena”. 
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