Apparentemente niente di nuovo sotto il sole ad Informatica. Le attività didattiche sono riprese con regolarità e le difficoltà che hanno caratterizzato l’inizio d’anno, con la protesta dei ricercatori ed il rinvio del semestre, sembrano in gran parte superate. I tagli ed il blocco del ricambio generazionale si fanno, però, sentire con l’accorpamento dei gruppi e la disattivazione degli insegnamenti. Come gesto di apertura verso gli studenti, il Corso di Laurea ha deciso di prolungare la sessione d’esami invernale, che si è conclusa il 25 marzo. “Nonostante l’impegno e la buona volontà dei professori, la situazione è tragica. Ci sono venuti incontro prolungando la sessione d’esami, ma contemporaneamente sono ricominciati i corsi e le lezioni si sono sovrapposte agli esami, non era mai successo”, racconta Alessandro Bassolino, iscritto al terzo anno. Francesco Piccialli, rappresentante degli studenti, sottolinea: “i professori sono stati veramente molto disponibili, hanno compreso la difficoltà provocata dal posticipo dell’inizio d’anno e ci sono venuti incontro in tutto, Alla ripresa dei corsi non c’erano, però, aule libere, tranne il venerdì, così si è determinato il sovrapporsi delle date d’esame”. Casimira Barbieri, iscritta al secondo anno, nota la differenza rispetto allo scorso anno: “i gruppi sono stati ridotti da tre a due, però la qualità dell’insegnamento è invariata e, almeno per il momento, non ci sono state ripercussioni sulle attività. Certo l’anno scorso c’erano dei corsi di recupero. Sarebbe stato utile un corso del genere di Algebra”. Diversi insegnamenti a scelta sono stati disattivati, oppure verranno attivati ad anni alterni, e, sebbene diversi ricercatori siano tornati a fare lezione, la protesta ha provocato lo spostamento di docenti che da un Corso Magistrale sono passati ad uno Triennale e viceversa. Risultato, sono cambiati il metodo e la mentalità di insegnamento e sia i docenti che gli studenti devono ancora adattarsi alla transizione. “Fissano gli esami negli stessi giorni, anche quando si tratta di materie dello stesso semestre. Ho dovuto scegliere fra Ingegneria del Software ed Elementi di Informatica Teorica, anche se quest’ultimo è a scelta. I problemi della didattica, però, non si concludono qui. Sarò un po’ estremista, ma abbiamo professori molto competenti, estremamente ferrati nel campo, che partecipano a convegni e progetti internazionali di rilievo, ma sono inadatti all’insegnamento, non comunicativi”, sottolinea Marcello Trocchia, studente del terzo anno. “Nei laboratori c’è sempre affollamento, i computer sono un po’ lenti, così è difficile lavorare. Siamo in tanti anche in aula, perché seguiamo in un unico gruppo i corsi di Calcolo Numerico e Linguaggi di Programmazione, però, rispetto l’anno scorso, il corso di Fisica Generale I è stato sdoppiato”, racconta Ciro Esposito, studente al secondo anno. Meno contento il collega Enrico Ferreri: “alcuni giorni fa abbiamo dovuto rimandare le attività, perché in laboratorio c’erano dei ragazzi del liceo a fare non so cosa”. “In laboratorio i computer sono pochi, obsoleti e spesso non funzionano. L’assistenza tecnica è scarsa e soprattutto condividiamo il laboratorio con studenti di altri Corsi di Laurea che riversano sui computer materiale che a noi non serve, bloccandoli”, dice con un certo astio Stefano. Alla Magistrale, fa notare il rappresentante degli studenti Salvatore Postiglione: “si sta riducendo la varietà dei curricula. Il Corso di Laurea si sta attivando ma la situazione è difficile. Molti studenti sono stati costretti a rivedere i piani di studi”.