“Lo sport per molti è un illustre sconosciuto perché l’educazione corrente è di guardarlo in tv o allo stadio: è più che altro tifoseria. Non c’è cultura sportiva anche perchè non si pratica più sport nelle scuole che non hanno palestre o, se ci sono, sono fatiscenti e perché non ci sono professori di educazione fisica volenterosi”: questo il j’accuse del Presidente del Centro Universitario Sportivo (CUS) napoletano, prof. Elio Cosentino.
Il Cus –sede in via Campegna, 267 (Fuorigrotta)-, offre, invece, da più di cinquant’anni strutture –piscina coperta e scoperta, palestre polifunzionali, campi di calcio e di calcio a 5, campi da tennis, pista di atletica, area benessere, sale scherma e yoga ed anche un campo da golf – e allenatori competenti. Negli ultimi anni sembra essere cambiata la tipologia dell’utenza: “chi si iscrive lo fa perché vuole vivere in comunità, che poi si faccia pure la corsa o la garetta è un elemento accessorio”, sottolinea Cosentino. Insomma lo sport non come fine, ma come mezzo per fare amicizia o per curare il proprio corpo: così la palestra diventa un luogo come un altro per stare in compagnia, mettendo in secondo piano l’aspetto più propriamente sportivo. “Così però penalizzate le attività agonistiche perchè in questo clima c’è una forte paura della competizione, del confronto. D’altronde se non si inizia a praticare una disciplina a cinque o sei anni poi è difficile eccellere”. Dei più di seimila iscritti al Cus Napoli sono pochi, quelli che si dedicano all’attività agonistica per privilegiare, invece, discipline come il nuoto, l’acquagym e il fitness che sono ancora quelle più affollate di pubblico di diversa provenienza. In grande ascesa proprio il corso di pilates, nuova branca del fitness arrivata da poco anche a Napoli. “Se riusciremo a vincere la battaglia per la concretizzazione di una delibera regionale per l’assegnazione di un finanziamento di circa 160 mila euro – annuncia, con una punta di ironia e rassegnazione, il Presidente- impiegheremo questi fondi per acquistare macchine da fitness; in particolare abbiamo in preventivo una spesa di circa 80mila euro per soddisfare le esigenze del pilates che è il fenomeno del momento e dunque va potenziato subito con macchinari, tra l’altro, molto costosi. Se occorrerà attendere molto per mettere in pratica i progetti già approvati, succederà come per le cyclettes per lo spinning: sono arrivate quando ormai la richiesta si era rivolta verso l’offerta privata”.
E proprio per favorire gli universitari che frequentano i corsi più affollati, si pensa ad un aumento moderato delle tariffe dei corsi per i non universitari. Per associarsi al Cus, basta versare una quota d’iscrizione (26 euro per gli studenti, 50 per i dottorandi e 70 per il personale docente e non docente) ed una retta mensile diversa per ogni attività. “Le nostre sono tutte tariffe, molto convenienti” commenta Cosentino
Oltre al nuoto e alla palestra di fitness, sono svariate le attività proposte dal Cus, sia agonistiche che amatoriali: atletica leggera, judo, taekwondo, tennis, pallavolo, pallacanestro, scherma, calcetto, calcio, hydrospin, yoga, golf e i già citati nuoto, acquagym, pilates e fitness. Iscriversi al Cus, dunque, significa avere una vasta scelta di discipline a cui poter accedere a costi vantaggiosi e la possibilità di poter frequentare colleghi di università e coetanei.
“La struttura, pur essendo cittadina, non è facilmente raggiungibile, soprattutto per il traffico di Napoli- ammette il prof. Cosentino- Noi ci stiamo comunque impegnando, attraverso il nostro sito internet (www.cus.napoli.it), i media e la stampa di diversi depliant da distribuire nei momenti di incontro e di orientamento, a pubblicizzare il Centro per farlo conoscere a tutti gli studenti”.
Valentina Orellana
Il Cus –sede in via Campegna, 267 (Fuorigrotta)-, offre, invece, da più di cinquant’anni strutture –piscina coperta e scoperta, palestre polifunzionali, campi di calcio e di calcio a 5, campi da tennis, pista di atletica, area benessere, sale scherma e yoga ed anche un campo da golf – e allenatori competenti. Negli ultimi anni sembra essere cambiata la tipologia dell’utenza: “chi si iscrive lo fa perché vuole vivere in comunità, che poi si faccia pure la corsa o la garetta è un elemento accessorio”, sottolinea Cosentino. Insomma lo sport non come fine, ma come mezzo per fare amicizia o per curare il proprio corpo: così la palestra diventa un luogo come un altro per stare in compagnia, mettendo in secondo piano l’aspetto più propriamente sportivo. “Così però penalizzate le attività agonistiche perchè in questo clima c’è una forte paura della competizione, del confronto. D’altronde se non si inizia a praticare una disciplina a cinque o sei anni poi è difficile eccellere”. Dei più di seimila iscritti al Cus Napoli sono pochi, quelli che si dedicano all’attività agonistica per privilegiare, invece, discipline come il nuoto, l’acquagym e il fitness che sono ancora quelle più affollate di pubblico di diversa provenienza. In grande ascesa proprio il corso di pilates, nuova branca del fitness arrivata da poco anche a Napoli. “Se riusciremo a vincere la battaglia per la concretizzazione di una delibera regionale per l’assegnazione di un finanziamento di circa 160 mila euro – annuncia, con una punta di ironia e rassegnazione, il Presidente- impiegheremo questi fondi per acquistare macchine da fitness; in particolare abbiamo in preventivo una spesa di circa 80mila euro per soddisfare le esigenze del pilates che è il fenomeno del momento e dunque va potenziato subito con macchinari, tra l’altro, molto costosi. Se occorrerà attendere molto per mettere in pratica i progetti già approvati, succederà come per le cyclettes per lo spinning: sono arrivate quando ormai la richiesta si era rivolta verso l’offerta privata”.
E proprio per favorire gli universitari che frequentano i corsi più affollati, si pensa ad un aumento moderato delle tariffe dei corsi per i non universitari. Per associarsi al Cus, basta versare una quota d’iscrizione (26 euro per gli studenti, 50 per i dottorandi e 70 per il personale docente e non docente) ed una retta mensile diversa per ogni attività. “Le nostre sono tutte tariffe, molto convenienti” commenta Cosentino
Oltre al nuoto e alla palestra di fitness, sono svariate le attività proposte dal Cus, sia agonistiche che amatoriali: atletica leggera, judo, taekwondo, tennis, pallavolo, pallacanestro, scherma, calcetto, calcio, hydrospin, yoga, golf e i già citati nuoto, acquagym, pilates e fitness. Iscriversi al Cus, dunque, significa avere una vasta scelta di discipline a cui poter accedere a costi vantaggiosi e la possibilità di poter frequentare colleghi di università e coetanei.
“La struttura, pur essendo cittadina, non è facilmente raggiungibile, soprattutto per il traffico di Napoli- ammette il prof. Cosentino- Noi ci stiamo comunque impegnando, attraverso il nostro sito internet (www.cus.napoli.it), i media e la stampa di diversi depliant da distribuire nei momenti di incontro e di orientamento, a pubblicizzare il Centro per farlo conoscere a tutti gli studenti”.
Valentina Orellana