Alessandro Cecchi Paone in cattedra

È cominciato il 17 ottobre, con un approfondimento sull’introduzione al pensiero, svolto dalla ricercatrice del Dipartimento di Matematica e Applicazioni del Federico II Florinda Capone, il ciclo di seminari sulla comunicazione tenuto da esperti e personalità del mondo delle professioni, per affrontare temi di interesse trasversale. E’ rivolto agli studenti delle Facoltà di Lettere e Scienze della Formazione. L’iniziativa fornirà agli studenti la possibilità di vedersi riconosciuti, o in termini di attività extra curriculari o in termini di punti bonus da aggiungere alla media su centodieci in seduta di laurea, dei crediti formativi. “Si tratta di una sperimentazione che speriamo di poter estendere all’intero ateneo – dice la prof.ssa Natascia Villani, docente di Filosofia Politica e Manager Didattico dell’Ateneo – Rappresenta l’occasione di un maggiore approfondimento, con la possibilità di avere dei crediti utili per la media. Abbiamo coinvolto nell’iniziativa alcuni nostri ex docenti di grande qualità ed esperienza, i quali, invece di svolgere, come in passato, un vero e proprio corso, con l’aggravio delle sedute di laurea, terranno un ciclo di seminari ciascuno”. Al termine di ciascun ciclo, i ragazzi redigeranno una relazione da consegnare al tutor del seminario e riceveranno un attestato, da presentare insieme all’allegato D se conferisce crediti, insieme alla domanda di laurea se conferisce bonus. La prof.ssa Villani partecipa all’iniziativa con una serie di lezioni, cominciate martedì 8 novembre, sulla metodologia dello studio: “si tratta di una introduzione alle tecniche, che dovrebbero essere apprese a scuola, di sottolineatura, scrittura e organizzazione degli appunti”. Prestigiosa la rosa dei nomi coinvolti nel progetto. A partire da Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico, che il 28 novembre inizierà un percorso, strutturato in quattro incontri da tre ore ciascuno, dedicato alla Scrittura per la Produzione Documentaristica sul tema della Fine del Mondo. “Lo abbiamo scelto in accordo con il rettorato perché, in vista del 2012, è un argomento di grande attualità” racconta Cecchi Paone. Quattro gli approcci scelti per svilupparlo. Il primo sarà quello di religioso e filosofico, dalla tradizione Maya a quella millenaristica, cara al Cristianesimo e all’Ebraismo, ma non solo, passando anche per le visioni greco-romana ed orientale, secondo le quali il tempo è circolare e la fine del mondo nemmeno esiste. Il secondo punto di vista sarà quello degli studi naturalistici che rivelano che il mondo è già finito molte volte, basti pensare ai dinosauri e ai danni provocati dall’aumento delle temperature e dai cambiamenti climatici. La Fantascienza e gli studi di Astrofisica ed Astronomia sulle comete, forniranno il materiale per il terzo approccio. Chiuderà il ciclo una riflessione sull’attualità con un approfondimento sulla scienza e la tecnologia la quale, da un lato, con la bomba nucleare, ha quasi rischiato di provocare la fine del mondo, ma dall’altro trova le soluzioni a tantissimi problemi grazie alle tecnologie green, come le auto elettriche. “Accanto alla grande tradizione documentaristica italiana, le culture di riferimento saranno quelle anglosassoni della BBC, di History Channel, del National Geographic e di Discovery Channel”, dice ancora il giornalista. Il riferimento testuale sarà il suo libro “2012 Manuale Contro la Fine del Mondo” edito dalla Gangemi. “Tutti i miei corsi si concludono sempre con la produzione ed il montaggio finale di un documentario, ma questa volta, poiché gli studenti avranno provenienze diverse, cercherò di capire quali saranno i loro interessi. Se potessi dare un consiglio, suggerirei, compatibilmente con le attività, di leggere già il mio manuale, che è piuttosto agile e di cercare ovunque materiale, anche scadente, anche fasullo di ogni genere, programmi televisivi, documentari, film. Perché partirò dal loro vissuto”. Fra tutti il linguaggio documentaristico è il più adatto alle nuove generazioni: “è uno strumento didattico al tempo stesso di formazione e di informazione, essenziale soprattutto in un’epoca in cui le nuove generazioni non leggono e non scrivono più. Il documentario classico, però, quello di 50 minuti, sebbene ancora molto diffuso sul mercato, non funziona più, a meno che non si possa segmentare, interrompendolo, senza però perderne il filo. Sono  migliori i formati veloci disponibili in rete”, conclude Cecchi Paone.  
Nel secondo semestre sarà la volta delle lezioni di Gianfranco Bettetini, docente di Teoria e Tecnica delle Comunicazioni sociali all’Università Cattolica di Milano, sui cinquant’anni degli studi sulla Comunicazione, e degli autori e registi Ugo Gregoretti e Luigi Barletta, che affronteranno il tema della scrittura per il cinema e la televisione. La frequenza ai corsi è obbligatoria (è consentito un numero massimo di assenze pari al 20% delle ore previste). Per iscriversi ai corsi del primo semestre basta presentarsi in aula il primo giorno di lezione. Per i corsi del secondo semestre, verrà attivata, sul sito, una procedura informatica.
Simona Pasquale
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