Algebra, disciplina impegnativa per le matricole

Nonostante l’entusiasmo ed il numero di iscritti non elevatissimo – “in aula siamo trenta persone”, dice Erika Di Costanzo, studentessa al primo anno che ha scelto il Corso di Laurea in Matematica “perché presenta molti aspetti pratici” – gli orari dei corsi sono pesanti. “Abbiamo lezione tutti i giorni dalla mattina al pomeriggio”, sottolinea Giuseppe Normandia, anche lui iscritto al primo anno. I primi mesi di lezione prevedono alcune materie, come Fisica e Analisi Matematica, familiari ai ragazzi provenienti dal liceo scientifico e dagli istituti tecnici industriali, ed altre, ad esempio Algebra e Algebra Lineare e Geometria, che rappresentano, invece, delle novità quasi assolute. “L’approccio alla Fisica è molto simile a quello del liceo. Il professore, inoltre, è chiarissimo”, afferma Daniela Ferrentino. Più problemi la studentessa li riscontra con Algebra: “il programma fino ad ora ha affrontato argomenti che più o meno conoscevamo già, come l’insiemistica. Adesso, nel passaggio alle proprietà, sta diventando arabo”. “Anche il corso di Analisi I sta diventando impegnativo, perché la docente è particolare ed ha un approccio non sempre sereno con gli studenti”, sottolineano i ragazzi. 
Un anno fa gli studenti di Matematica avevano sottoscritto una petizione per sollecitare una migliore e più rigorosa preparazione, utile per trovare lavoro ma anche per superare le prove di ammissione alle Lauree Magistrali, ai Dottorati ed alle Scuole di Specializzazione di altre sedi italiane. In pratica, chiedevano al Consiglio di Corso di Laurea di introdurre prove scritte per gli esami di Algebra, Fisica Matematica, Probabilità e Statistica e Geometria II. Il Corso di Laurea, a suo tempo, aveva risposto attivando ore aggiuntive di esercitazione. “Abbiamo rinnovato anche quest’anno questo tipo di servizio. Per il resto, gli esami del primo anno prevedono una prova scritta, ma il Consiglio di Corso non può intervenire più di tanto sulla libertà di ciascun docente”, commenta il Presidente Marco Lapegna. Per gli studenti, la vita non è cambiata più di tanto: “credo che eventuali interventi riguardino gli anni successivi”, dice Mirella, iscritta al secondo anno. “Per noi è rimasto tutto uguale”, confermano Maria Ciotola e Francesca Pontano, iscritte al terzo anno che rivolgono ai docenti un’altra richiesta: “di recente abbiamo avuto un incontro con una Scuola di formazione che ci ha presentato il suo Master in Finanza, una possibilità della quale non avevamo proprio idea. Perché non organizzare più incontri di orientamento sulle possibilità occupazionali e formative post laurea?”.
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