La sua è la storia di una felice emigrazione, seguendo la scia tracciata dai paesi emergenti nel contesto globale. Antonio Fasano, 31 anni, ha raccontato la sua esperienza di imprenditore italiano in India martedì 17 maggio al corso di Economia e Gestione del prof. Paolo Stampacchia. Laureato nel 2005 in Economia e Commercio, ha cominciato ad avere esperienze significative in giro per l’Europa già da studente, quando era membro dell’associazione Aiesec. “Sono stato prima presidente del comitato locale e poi, nel 2003, di quello nazionale ed ho viaggiato molto per rappresentare Aiesec Italia”. Da sempre interessato all’oriente (la sua tesi aveva come oggetto le opportunità di sviluppo delle imprese italiane nel mercato cinese), ha iniziato la sua avventura asiatica proprio nel Subcontinente, a Mumbai, con uno stage presso il centro servizi della banca d’affari olandese ABN AMRO. In seguito, entra nella Royal Bank of Scotland, lavorando prima a Londra, poi Milano. Tre anni fa, la svolta. Decide di lasciare il suo lavoro nella finanza strutturata, per trasferirsi definitivamente nella capitale indiana e fondare la Relations at Work, una società che fornisce assistenza gestionale, logistica e finanziaria alle industrie italiane che cercano sbocchi in questo immenso paese. “Sono stato attirato dalle vibrazioni positive che ci sono, per chi ha voglia di fare, non c’è paragone con il torpore italiano”. A chi volesse intraprendere una strada simile suggerisce di vivere a pieno l’università: “impegnandosi a capire le logiche delle materie studiate, conoscenze che, in seguito, è molto difficile recuperare, ma di cui è molto facile aver bisogno. L’intraprendenza insieme alla propensione al rischio sono fondamentali”.