Appelli autunnali, tutto come prima

Ottobre e la possibilità di scelta tra novembre o dicembre: ecco come si presenterà la prossima sessione autunnale degli appelli d’esame. Unica modifica: l’opportunità per i laureandi di usufruire del mese di settembre, una new entry che permette di ultimare gli esami in vista della seduta di laurea di ottobre. La delibera del Consiglio di Facoltà dello scorso ottobre che aveva modificato la sessione autunnale degli esami sembra ormai archiviata. Ricordiamo che per consentire agli iscritti di Scienze Giuridiche di concludere il percorso di studi triennale in tempo utile per accedere alla Specialistica  ed agli studenti della Specialistica e del vecchio ordinamento di laurearsi in tempo per l’iscrizione all’albo dei praticanti, il Consiglio aveva stabilito che gli appelli degli esami di profitto si tenessero dal 15 al 30 settembre (primo appello) e, a scelta del docente, dal 1 al 30 ottobre o dal 1 al 20 novembre (secondo appello). La questione, che per molto tempo ha catalizzato l’attenzione degli studenti (sono state raccolte più di 1500 firme con  una petizione presentata al preside nella quale si richiedeva il ripristino del vecchio regime: ottobre, novembre o dicembre), sembra essere arrivata al capolinea. La svolta nella Commissione Didattica del 15 maggio. Conferma il prof. Mario Rusciano, presidente della Commissione. “Aumentare a dismisura il numero degli appelli non è concepibile – spiega il docente-  quindi abbiamo deciso di ripristinare il vecchio regime. La sessione autunnale rimarrà invariata rispetto all’anno scorso, vi sarà un appello ad ottobre e, a scelta del docente, un appello o a novembre o a dicembre. Tuttavia, consapevoli dell’esigenza degli studenti che si volessero laureare ad ottobre (studenti a cui manca uno o al massimo due esami), abbiamo pensato di introdurre il mese di settembre per consentire lo svolgimento degli ultimi esami. A beneficiare di questi appelli, tutti i laureandi che abbiano depositato la tesi entro il 15 settembre. Abbiamo cercato di soddisfare questa esigenza specifica con la sensibilità tipica richiesta da tali situazioni, l’avere un appello ad hoc nel mese di settembre  mi sembra una proposta che gli studenti non possono che accettare”. 
Esami da settembre
a dicembre
Ricapitolando: ottobre, novembre e dicembre rimangono mesi certi in cui si possono sostenere gli esami, settembre resta a beneficio dei laureandi che così non devono aspettare marzo per laurearsi. “L’informazione ufficiale partirà dalla presidenza e dalla segreteria, così si chiariranno i termini”. Ma -sottolinea il professore- “quello degli appelli è un falso problema. Gli studenti vorrebbero avere a disposizione una continua sede di valutazione, se dipendesse da loro si farebbero esami tutti i giorni. Il ripetersi frequente delle prove, toglie spazio ad altre attività, gli esami diventano deleteri per i corsi, i seminari e tutto ciò che concerne il mondo universitario. Gli studenti che sono interessati solo alle sedute d’esame hanno il fiato corto perché non hanno capito la vera filosofia universitaria”. 
Soddisfatte le rappresentanze studentesche. “La Commissione Didattica ha valutato attentamente le proposte degli studenti cercando di individuare la soluzione più idonea –dice Vincenzo Fischetti-  Siamo molto soddisfatti degli obiettivi raggiunti, la situazione è tornata alla normalità con la possibilità di scegliere tra due appelli nella sessione autunnale”.
Susy Lubrano 
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