E’ nato un nuovo punto informativo al piano terra della Facoltà di Scienze Biotecnologiche. Michele Campitelli, Manuel Cozzolino e Sara Gelsomino sono i tre rappresentanti degli studenti che si alternano per indirizzare i loro colleghi, rispondere alle loro domande e dare ascolto alle loro richieste (sono disponibili dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00). “Ciò di cui gli studenti lamentano più spesso è l’insufficienza del numero degli appelli. Abbiamo spiegato loro che non si possono sospendere i corsi per sostenere gli esami e poi abbiamo organizzato una raccolta di firme per portare in Consiglio una nostra proposta”, sostiene Michele. Attraverso una sorta di sondaggio, viene chiesto agli studenti se preferiscano la frequenza delle lezioni e un appello straordinario a marzo accessibile anche agli studenti in corso, oppure la frequenza non obbligatoria e una terza data d’esame tra gennaio e febbraio. “In tal modo gli studenti avrebbero la possibilità di usufruire soltanto di due di queste tre date ma godrebbero di maggiore libertà di manovra per organizzarsi meglio”, spiega Manuel. Per adesso il 75% dei firmatari è pronto a rinunciare all’appello di marzo pur di non essere costretto alla presenza in aula. E’ infatti opinione di una buona fetta di studenti che sia utile seguire alcuni corsi ma non altri. “Con la Fisica e la Matematica devi seguire necessariamente, altrimenti non ci capisci niente – sostengono Gigi, Andrea e Antonio, tre studenti del primo anno – La biologia, invece, si potrebbe studiare direttamente dal libro. Anche la Genetica si potrebbe impararla da soli ma senza spiegazioni diventerebbe molto più ostica”. I ragazzi raccontano che in nessuno dei corsi seguiti sinora sono state raccolte le firme di frequenza: “Chi vive lontano cerca di venire in Facoltà il meno possibile. In classe non ci sono mai più di un centinaio di persone, cioè, considerando che siamo divisi tra pari e dispari, al massimo due terzi degli iscritti”.
Un secondo problema sollevato dagli studenti riguarda i requisiti per poter usufruire dell’appello straordinario di maggio riservato ai fuori corso. “Chi, come me, è ripetente ma risulta iscritto per la seconda, la terza volta al medesimo anno non può avvalersi della sessione di maggio – fa notare Sara – La situazione appelli si complica ulteriormente per il passaggio da un ordinamento ad un altro. Per esempio, i due esami di Microbiologia e Immunologia e di Anatomia e Fisiologia sono previsti lo stesso giorno, il 18 giugno. Nel Nuovissimo Ordinamento si tratta di due prove del I e del II semestre del II anno ma per chi è iscritto agli Ordinamenti precedenti sono esami da sostenere nello stesso semestre”.
Le matricole non si lamentano della distribuzione delle date d’esame ma vorrebbero che venisse dato maggior peso alle prove intercorso: “Quelle di Biologia servono solo per verificare che ti tieni al passo con il programma. Se la superi ottieni un solo punto in più sul voto di partenza dell’orale. E’ poca cosa, non ti cambia la vita, per questo non tutti si presentano alle prove”.
La richiesta di incrementare le attività di laboratorio accomuna gli studenti dei vari anni. “A novembre abbiamo trascorso una mattinata nel laboratorio di Chimica Organica di Mezzocannone. E’ stata la nostra prima e ultima esperienza. Abbiamo anche comprato il camice per l’occasione ed ora chissà quando lo indosseremo di nuovo”, raccontano Antonio e Gigi, iscritti al primo anno. “Arriviamo alla laurea senza neppure aver capito se la vita di laboratorio ci piacerà – commenta Michele, iscritto al III anno – Frequentiamo i laboratori soltanto durante i tirocini pre-laurea. Dopo la Magistrale ci troviamo a competere con i laureati in CTF che hanno molta più esperienza pratica rispetto a noi”. “La prof.ssa Margherita-Gabriella De Biasi di Fisiologia vegetale è una delle poche che si fa in quattro per portarci in laboratorio e, se non è possibile, ci invita a fare semplici esperimenti in aula – afferma Sara – Per esempio, ci ha raccomandato di portare oggi a lezione un barattolo pieno di acqua e due foglie di piante differenti. Ora siamo tutti curiosi di sapere a cosa serviranno”.
Manuela Pitterà
Un secondo problema sollevato dagli studenti riguarda i requisiti per poter usufruire dell’appello straordinario di maggio riservato ai fuori corso. “Chi, come me, è ripetente ma risulta iscritto per la seconda, la terza volta al medesimo anno non può avvalersi della sessione di maggio – fa notare Sara – La situazione appelli si complica ulteriormente per il passaggio da un ordinamento ad un altro. Per esempio, i due esami di Microbiologia e Immunologia e di Anatomia e Fisiologia sono previsti lo stesso giorno, il 18 giugno. Nel Nuovissimo Ordinamento si tratta di due prove del I e del II semestre del II anno ma per chi è iscritto agli Ordinamenti precedenti sono esami da sostenere nello stesso semestre”.
Le matricole non si lamentano della distribuzione delle date d’esame ma vorrebbero che venisse dato maggior peso alle prove intercorso: “Quelle di Biologia servono solo per verificare che ti tieni al passo con il programma. Se la superi ottieni un solo punto in più sul voto di partenza dell’orale. E’ poca cosa, non ti cambia la vita, per questo non tutti si presentano alle prove”.
La richiesta di incrementare le attività di laboratorio accomuna gli studenti dei vari anni. “A novembre abbiamo trascorso una mattinata nel laboratorio di Chimica Organica di Mezzocannone. E’ stata la nostra prima e ultima esperienza. Abbiamo anche comprato il camice per l’occasione ed ora chissà quando lo indosseremo di nuovo”, raccontano Antonio e Gigi, iscritti al primo anno. “Arriviamo alla laurea senza neppure aver capito se la vita di laboratorio ci piacerà – commenta Michele, iscritto al III anno – Frequentiamo i laboratori soltanto durante i tirocini pre-laurea. Dopo la Magistrale ci troviamo a competere con i laureati in CTF che hanno molta più esperienza pratica rispetto a noi”. “La prof.ssa Margherita-Gabriella De Biasi di Fisiologia vegetale è una delle poche che si fa in quattro per portarci in laboratorio e, se non è possibile, ci invita a fare semplici esperimenti in aula – afferma Sara – Per esempio, ci ha raccomandato di portare oggi a lezione un barattolo pieno di acqua e due foglie di piante differenti. Ora siamo tutti curiosi di sapere a cosa serviranno”.
Manuela Pitterà