Appelli: il Collettivo presenta la sua proposta in Consiglio di Facoltà

Si concretizza il movimento degli studenti di Lettere che chiedono “più appelli”, come recitano i manifesti colorati affissi su tutti i muri della Facoltà. Un’iniziativa promossa dagli studenti del Collettivo dell’Aula Occupata A-12. Dopo l’organizzazione di un’assemblea e la diffusione di un questionario nelle aule, hanno portato la loro proposta direttamente al Consiglio di Facoltà del 26 aprile. Ora si aspetta che venga messa ai voti. Accadrà nel prossimo Consiglio di fine maggio.
“Abbiamo elaborato una proposta dettagliata – spiegano i ragazzi del Collettivo- per evitare che vada come due anni fa, quando chiedemmo un aumento degli appelli in sede istituzionale ma il problema fu di fatto aggirato. Perché, nonostante molti docenti avessero concordato con la nostra proposta, l’esame in più fu sì introdotto, ma nella sessione di gennaio e febbraio: in un periodo di tempo così ristretto ce n’erano già due e ne fu aggiunto un terzo. Invece, c’è proprio la necessità di dilatare i tempi, per rendere il sapere meno nozionistico”. Per questo, si richiede l’inserimento di due nuovi appelli, accessibili a tutti gli studenti, ad aprile e novembre, con la sospensione dei corsi per una settimana in ognuna di queste sessioni extra. “E’ una soluzione già sperimentata ad Economia, a Sociologia e a Fisica”, continuano i ragazzi del Collettivo. “Due anni fa ci fu risposto che presunte direttive ministeriali impedivano le sessioni d’esame durante lo svolgimento dei corsi. Ma abbiamo appurato che non è così, come dimostrano i casi delle università di Roma, Milano, Torino, Reggio Emilia, Bologna e molte altre, oltre alle già citate Facoltà nella stessa Federico II. Si tratta solo di interpretazioni più o meno elastiche di disposizioni di carattere generale, non di veri e propri vincoli”, spiegano. “Un altro impedimento all’aggiunta di altri appelli, ci hanno detto, sarebbe la mancanza di aule – continuano i membri del Collettivo A12- Ma abbiamo fatto un sopralluogo e le cose non stanno così. Le aule necessarie, ogni giorno, per organizzare nell’arco di una settimana un appello per ogni esame degli otto Corsi di Laurea della Facoltà – escludendo a priori Scienze del Servizio Sociale, che utilizza la sede alla Doganella – sarebbero 28, mentre abbiamo calcolato che quelle effettivamente disponibili sono 30. Senza contare gli studi dei docenti dove si tiene quasi la metà degli esami”. 
La proposta degli studenti prevede quindi di inserire, seguendo il modello di Sociologia, più restrittivo rispetto a quello di Economia e Fisica, un appello ad aprile nel quale sarebbe possibile sostenere soltanto gli esami degli insegnamenti del primo semestre, ed uno a novembre per gli esami riguardanti i corsi del secondo semestre; in entrambi i casi le lezioni verrebbero sospese per una sola settimana, prevedendo un solo appello per ogni esame. 
Nel frattempo che maturino le decisioni delle autorità accademiche, i membri dell’A12 stanno distribuendo agli altri studenti un questionario con doppia valenza di inchiesta e raccolta firme. Nelle due facciate del foglio, oltre alla firma e al numero di matricola, si chiede ai ragazzi di rispondere ad otto domande, tra cui: se pensano che le sessioni d’esame siano sufficienti per laurearsi nei tempi previsti, se ritengono possibile conciliare vita sociale e lavoro con gli impegni universitari del post-riforma, cosa ne pensano degli appelli “non ufficiali” indetti da alcuni docenti, in quale periodo collocare altri appelli, l’ipotesi di avere appelli ogni mese per i laureandi. Le firme raccolte finora sono circa 400, sostengono i ragazzi del Collettivo, e la maggior parte delle risposte sembrerebbe sostenere un aumento degli appelli, anche se bisognerà aspettare dati più completi.
Al Consiglio di Facoltà del 26 erano presenti anche i rappresentanti degli studenti, che secondo gli studenti dell’A12, quando si affrontò l’argomento due anni fa “in parte si opposero, in parte appoggiarono la mozione ma solo fino al momento delle elezioni”. Sostiene invece Giancarlo Marino, rappresentante nel Consiglio di Facoltà in carica fino alla riunione del 26 compreso per poi passare al Consiglio di Ateneo, che “la posizione di U-Link è favorevole all’introduzione di nuovi appelli. E’ giusto perché la legge che prevede la rimodulazione degli esami (sulla base dei 6 crediti e per un massimo di 20 esami per il triennio e 12 per il biennio) potrà partire solo nell’anno 2008-2009. Perciò è importante per lo meno tamponare la situazione per il prossimo anno accademico”, inserendo più appelli che consentono di diminuire la congestione dei troppi esami in poche sessioni. Marino non si sbilancia sul concreto della proposta portata dagli studenti del Collettivo, ma, dice, “è importante che se ne sia parlato in Consiglio. Poi si vedrà quale soluzione adottare nel dettaglio”. 
Piuttosto a sé stante la proposta di Ateneo Studenti, che, come spiega Luca Addonizio, rileletto in Consiglio di Facoltà, vorrebbe ottenere un nuovo appello nelle prime due settimane di marzo. “Non si inciderebbe sull’offerta didattica poiché la prima settimana di marzo non prevede lezioni per nessuno dei Corsi di Laurea, quelle della seconda settimana sarebbero invece recuperate la prima settimana di giugno”, spiega. Ma la proposta non è stata per ora presentata ufficialmente.
Viola Sarnelli
- Advertisement -




Articoli Correlati