Delusione tra gli studenti di Medicina i quali, dopo aver appreso – con gioia – l’introduzione di una finestra d’esami a marzo per i fuoricorso, hanno appurato che vi poteva partecipare solo un numero limitato di iscritti. Alla base c’è un’incomprensione e un generale disorientamento da parte dei ragazzi che hanno difficoltà a capire la differenza tra fuoricorso e ripetente. Se poi entrambe le diciture assumono significati diversi per i due Corsi di Laurea Magistrale (quello di Napoli e quello di Caserta), allora le cose si complicano ulteriormente. “Gli studenti sono rimasti veramente male – afferma Saverio D’Elia, rappresentante per la sede casertana – avevano inteso che la sessione d’esami fosse per tutti i fuoricorso. Nel momento in cui sono state rese pubbliche le date, ci siamo resi conto che erano solo per i fuoricorso del vecchio ordinamento, cioè coloro che sono iscritti più volte al sesto anno. Quelli del nuovo ordinamento sono stati esclusi. Evidentemente, c’è stato un disguido tra ciò che si era detto in commissione didattica e la successiva delibera. Purtroppo, a breve, non si potrà risolvere nulla e marzo resterà una sessione solo per una parte dei fuoricorso”. Sembra che, a Caserta, col termine ‘fuoricorso’ si voglia indicare lo studente che non ha superato lo sbarramento (a febbraio), non ha raggiunto il cinquanta per cento dei crediti formativi dell’anno in corso ed il cento per cento degli anni precedenti. Secondo il regolamento adottato, invece, presso la sede partenopea, quelli che, a Caserta, vengono definiti ‘fuoricorso’ sono ‘ripetenti’. “A Napoli – afferma Maria Francesca Muscio, rappresentante e membro della commissione didattica – i fuoricorso sono quegli studenti che hanno seguito i corsi di tutti e sei gli anni e che non hanno più necessità di accumulare presenze. Sono ancora iscritti in quanto hanno esami da sostenere. C’è da dire che la stessa segreteria confonde tra ripetenti e fuoricorso”. “Sapere – continua Maria Francesca – che le date di marzo fossero solo per gli iscritti dal settimo anno in poi è stata una sorpresa. Pensavamo che vi potessero partecipare anche gli studenti di quarto e quinto anno”. Secondo Francesco Costiero, rappresentante al terzo anno del Corso di Laurea di Napoli, “nell’immediato, non può essere cambiato nulla. In vista del prossimo anno, magari, si potrà riprendere la questione”. A chiarire tutto, il prof. Italo Francesco Angelillo, Presidente del Corso di Laurea napoletano. “I ragazzi – afferma il docente – hanno diversi ordinamenti e sono disorientati rispetto ai regolamenti. L’attuale ordinamento non cita mai i fuoricorso. Parla solo di ripetenti, cioè studenti che, nel momento in cui non hanno accumulato un determinato numero di presenze o hanno debiti formativi, devono ripetere l’anno senza poter effettuare l’iscrizione a quello successivo”. Dunque, ad oggi, i fuoricorso, “come prevedevano i vecchi ordinamenti, sono coloro che hanno completato il percorso didattico dei sei anni, non sono più tenuti a seguire le lezioni, ma devono ancora sostenere alcuni esami per poter conseguire il titolo di laurea”. E sono proprio questi ultimi che, a marzo, hanno la possibilità di sostenere esami. “Sono un numero considerevole, circa trecento, che non frequentano più la Facoltà e a cui mancano pochi esami al traguardo. Inoltre, proprio per venire incontro alle esigenze di alcuni fuoricorso della Specialistica e del vecchio ordinamento, abbiamo provveduto ad un’integrazione del calendario del mese di marzo, aggiungendo, a quelli già esistenti, gli esami di Istologia ed Embriologia, Microbiologia, Fisiologia, Medicina interna e Chirurgia generale”. La novità di quest’anno è l’appello di dicembre, a cui potranno partecipare tutti gli studenti. “I ragazzi hanno guadagnato una data per il 2011 – che, tra l’altro, chiedevano da diverso tempo – daremo diritto a tutti di poter sostenere gli esami”. Intanto, si lavora per arrivare all’uniformità dei due Corsi di Laurea. “Ho cominciato a discutere con il prof. Paolo Golino, Presidente del Corso di Caserta e speriamo, per questa estate, di riuscire a rendere omogenei due Corsi che fanno parte della stessa Facoltà”, conclude Angelillo.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito