Armato: “impegno per un nuovo welfare studentesco”

“Mi mancavano 4-5 esami per laurearmi a Scienze Politiche dell’Orientale. Poi gli impegni politici”… Consigliere regionale negli anni ’80 e primi ’90, quindi vice Presidente della Provincia di Napoli dal ’97 al 2000, assessore regionale dal maggio 2000, prima alla Sanità e poi al Turismo. È il curriculum di Teresa Armato, assessore riconfermato a maggio 2005, con delega all’Università e Ricerca Scientifica. “La scelta della Facoltà è stata molto condizionata da alcuni insegnanti del liceo (l’Umberto) che mi hanno fortemente  suggerito quella Università, che allora era molto esclusiva ed abbastanza alternativa; inoltre pochi studenti, quasi un liceo. Un’esperienza bellissima, con una forte internazionalità e lo studio della civiltà e della cultura di paesi così lontani. Come l’Oriente e l’Africa. Tutto bellissimo. Scienze Politiche indirizzo medio-orientale”. “Allora la scelta era meno consapevole (negli anni ‘74-75), si veniva dalla contestazione studentesca, erano scelte più di passione che di proiezione verso il mondo del lavoro. Una scelta in difformità anche con i genitori, d’indipendenza. Allora si sceglieva Architettura e Sociologia, scelte molto politiche”. “Oggi la scelta è più consapevole. L’orientamento è fatto a scuola, nelle università, in parte anche dalla Regione”. “Le famiglie vogliono sapere se il loro investimento economico poi porterà dei risultati. Ed è giusto. Però il ragazzo non va stressato, se uno vuole fare il poeta è bene che lo faccia”.  Perciò il Diritto allo studio, i costi per le famiglie e per i fuorisede “costituiscono un problema. Ed io mi impegno, per il prossimo bilancio regionale, a prevedere più fondi per il diritto allo studio. Per un nuovo welfare studentesco. Perché la Campania è penalizzata dai fondi nazionali, ministeriali. Ripeto, sarà una delle mie missioni. Dobbiamo assicurare incentivi, qualità e che siano eliminati gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dei massimi livelli di istruzione”. Fra le priorità: le Case dello Studente: “di concerto con l’assessore Cundari, in autunno presenterò un piano residenze. E poi metteremo mano ad un nuovo piano per il Diritto allo Studio che interessa molto il Presidente Bassolino e me”. Ancora: “sosterremo il progetto Campus Campania e anche l’internazionalizzazione andrà avanti. Ed avvieremo la seconda fase dei Centri di Competenza”. Ci sono state delle critiche da parte della rappresentanza studentesca nei primi mesi del suo mandato sul mancato insediamento degli Adisu (nonostante gli studenti siano stati eletti da ormai 9 mesi, questi enti continuano ad essere amministrati senza alcuna rappresentanza studentesca) e sulla riduzione di 3,5 milioni nelle borse di studio.  “E’ vero. Ci sono state delle critiche. Ma ho intenzione di attivare una campagna di ascolto, per conoscerci meglio e raccogliere proposte ed istanze”. “Sia chiaro, lo scriva, gli ADISU li voglio insediare anch’io. È il 5 agosto (il giorno dell’intervista) e sto lavorando proprio su questo. Però sono contraria a scelte pasticciate. Sto infatti attendendo i risultati di una indagine affidata dal mio predecessore ad una società terza”. “A fine luglio ci sono stati i decreti di nomina dei Presidenti degli Adisu. Sentiti i Rettori e gli eletti al Consiglio Regionale, come dice la legge”. E le borse di studio? “Debbo effettuare delle verifiche. Ci siamo insediati da poco”. E le Case dello Studente a Caserta, S. Maria Capua Vetere, Pozzuoli e Salerno? “Con il delegato all’edilizia, il prof. Manfredi, ci stiamo lavorando e siamo prossimi a qualche realizzazione. Abbiamo in atto il 50% degli interventi previsti. In tutto 1.500 posti letto”. Ci saluta dicendo: “io sarò molto presente. Sono orgogliosa di essere assessore all’Università e Ricerca Scientifica e mi darò molto da fare. È un impegno. Credo che le nostre Università sono un orgoglio nazionale. E sono disponibile al confronto. Con tutti”. “Se invitata”, aggiunge.  
(P.I.)
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