Atletica, la squadra vincente del Torneo Ettore Milone

Anche quest’anno non è mancato il consueto “Memorial Ettore Milone”, la prima gara della stagione del settore dell’atletica, dedicata allo storico allenatore del Cus. Milone, figura di rilievo internazionale, è stato tra le altre cose il preparatore atletico della nazionale italiana di tennis di Panatta l’anno della Coppa Davis. Il ‘Memorial’ per la polisportiva è quindi un appuntamento importante sia dal punto di vista emotivo che agonistico. Si tratta di una staffetta 4×100 mista a cui possono partecipare tutti gli iscritti. “È un primo momento per sondare la preparazione dei nostri atleti – spiega il responsabile del settore Giovanni Munier – ma il bello verrà a maggio quando ci sono prima i Campionati Nazionali Universitari e poi i Campionati regionali per società. Appuntamenti importanti ai quali contiamo di arrivare ben preparati. Quest’anno ci sono davvero ottimi elementi in squadra e anche tra le ragazze, che per un periodo non avevano partecipato all’agonismo, ci sono atlete che ci fanno ben sperare”. Munier allena al Cus dal lontano 1979, la sua è stata una vita dedicata all’atletica. “È uno sport che richiede sacrificio e dedizione, qui abbiamo la possibilità di fare un buon lavoro e gli iscritti al settore sono in aumento. E’ un bel gruppo e gli atleti vengono formati in tutte le discipline, a seconda delle caratteristiche fisiche e delle preferenze: dalla corsa al salto in lungo e in alto, fino al lancio del giavellotto”, afferma. 
Luca Accetto è per il secondo anno consecutivo uno dei corridori della squadra vincente del trofeo Milone. Agli scorsi campionati regionali ha conseguito sui 100 metri il terzo miglior tempo a livello regionale: “alle prossime competizioni conto di fare ancora meglio. È il secondo anno che mi alleno al Cus e sono cresciuto molto dal punto di vista atletico. Ho raggiunto delle buone prestazioni sulla corsa, che è la disciplina che preferisco, con tempi abbastanza soddisfacenti: 50,9 sui 400 metri, 23,39 sui 200 e 11,48 sui 100. Prima di arrivare qui facevo atletica in un’altra struttura già da due anni ma ho notato una grande differenza nell’efficacia dell’allenamento. Quello del Cus all’inizio lo trovavo troppo faticoso e volevo mollare. E invece ho stretto i denti e i risultati si sono visti. Ora ne sono molto contento”. Studente di Economia, frequentava il Corso di Management dell’impresa internazionale, quest’anno non si è iscritto: “mi sono preso un periodo di riposo perché sto lavorando a tempo pieno in una piccola azienda di famiglia. La vita è molto cambiata ma non rinuncio ad allenarmi, dal punto di vista mentale forse sono più libero e posso concentrarmi di più e migliorami ancora”. Secondo corridore della squadra vincente è Gianluca Giordano, 37 anni, da 20 si allena al Cus: “ho anche conosciuto il prof. Milone e mi sono anche allenato con lui – ricorda – Amo la velocità e per questo prediligo i 100 e i 200 metri ma ho fatto anche 400 ostacoli e il lancio del giavellotto. Ho cominciato da ragazzo perché mi ero appassionato guardando in televisione le gare del marocchino Said Aouita che per me resta uno dei più grandi di sempre”. Terzo membro del gruppo è Salvatore Venusto, studente di Ingegneria di 26 anni: “è il secondo anno che mi alleno qui, da quando sono venuto a Napoli per fare la Specialistica – ricorda – Ho partecipato ai campionati regionali nelle gare di 100 e 200 metri ma mi sto allenando anche nel salto in lungo. Qui al Cus siamo abbastanza versatili e non ci fossilizziamo mai su una sola disciplina. L’atletica richiede sacrificio, io mi alleno quattro volte a settimana. Devo regolarmi con lo studio e non sempre è facile. La mattina ai corsi e sui libri, il pomeriggio in pista. È uno sport che richiede grande passione e te ne accorgi subito, se lo ami non lo abbandoni più, altrimenti non duri molto”. Laureato alla Triennale in Ingegneria Aerospaziale, è al secondo anno della Specialistica: “mi mancano otto esami, tra cui due molto difficili – Aerodinamica aerospaziale e numerica – È una materia che mi piace molto e vorrei lavorare in questo campo, ma per il momento credo sia presto per decidere. L’ho imparato dall’atletica dove c’è una regola fondamentale: prima si finisce la gara e poi si pensa al tempo. Insomma, prima devo finire gli studi e poi vedrò cosa fare”. 
(Al.Bi.)
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