“E’ una bella struttura!- esclama Fabio Molli, iscritto al I anno di Farmacia riferendosi alla sede della Facoltà – ed è facilmente raggiungibile dall’uscita della tangenziale. Il parcheggio più vicino costa 1 euro l’ora, perciò ricorriamo agli abusivi. Dietro l’angolo c’è persino un signore che con 2 euro ti fa lasciare l’auto nel cortile di casa sua per tutta la giornata”. “E’ comodissimo che vi sia la metropolitana a due passi” afferma Clara Iadevaia, iscritta al I anno di Farmacia e proveniente da Maddaloni. Lungo il tragitto che percorre tutte le mattine per arrivare in Facoltà, Clara ha stretto amicizia con due colleghe provenienti da Santa Maria Capua Vetere: Serena Ciarmiello e Gaetana Di Caprio. Entrambe le studentesse sono soddisfatte del primo mese di frequenza e contente del cordiale rapporto instaurato con i professori. “Io non ho problemi a venire a lezione perché abito qui vicino – afferma Mario Pariante, iscritto al IV anno del CTF che ritiene di esser stato sempre ben seguito dai docenti. “Abbiamo laboratori attrezzati e la possibilità di prenotare un PC per navigare in Internet – afferma Mario Pagnari, anche lui al IV anno del CTF – unici nei la carenza di aule ed il numero esiguo di appelli d’esame”. “Abbiamo incontrato professori competenti ma i corsi sono troppo affollati – sostiene Pasquale Auriemma, al I anno di Farmacia – Se non si arriva almeno un quarto d’ora prima non si trova più posto a sedere. Ora dovrei essere alla lezione di Biologia ma sono arrivato tardi ed ho rinunciato a seguirla in piedi”. “L’aula studio è sempre piena – si lamenta Nello Nigro, anche lui al I anno di Farmacia – Studiare sui tavolini del bar è difficile perché c’è troppa confusione ma io o mi adatto lì o mi metto in cerca di un’aula vuota”.
In un complesso che detiene a pieno merito il primato di migliore Facoltà di Farmacia d’Italia, l’unico motivo di malcontento tra gli studenti risulta il sovraffollamento. “A Farmacia la carenza di aule è cronica – afferma il Preside Giuseppe Cirino – Il Rettore Trombetti, durante la campagna elettorale promise di fare uno sforzo per portare a termine l’aulario nel corpo D, situato accanto alla Facoltà. Adesso che abbiamo dalla nostra anche il Presidente del Polo, il professor Luciano Mayol, speriamo di riuscire a reperire i finanziamenti necessari. Puoi avere delle belle idee, ma se non ci sono i fondi…”
Il Rettore ha da poco comunicato che il taglio per l’Università in Finanziaria sarà di 23 milioni di euro. “Se questo provvedimento passerà, avremo problemi anche a istituire i dottorati – fa notare il Preside – Negli Stati Uniti le aziende private devolvono spesso le tasse agli Enti di Ricerca ma in Italia non c’è uno sgravio fiscale tale da permettere di finanziare opere murarie.”
Quando si accavallano lezioni, lauree ed esami la carenza di aule diventa più difficile da gestire: Preside, ha ricevuto già richieste dai rappresentanti degli studenti in tal senso? “Li ho convocati una prima volta per metterli al corrente di un documento contro la camorra redatto dal Consiglio degli studenti, una seconda per parlare del numero di sedute d’esame”. E’ intenzione del Preside lasciare le 4 sedute esistenti tra gennaio e febbraio ma non è facile sincronizzare le 147 commissioni d’esame nelle 14 aule disponibili, aula del Consiglio compresa. “Se volessi garantire un’aula al giorno a ciascuna commissione, mancherebbero 35 aule. Nella pratica affianchiamo due commissioni nella stessa aula in attesa che nel futuro aulario del corpo D sorgano grandi spazi in grado di contenere i grandi numeri delle prove scritte”.
(Ma.Pi.)
In un complesso che detiene a pieno merito il primato di migliore Facoltà di Farmacia d’Italia, l’unico motivo di malcontento tra gli studenti risulta il sovraffollamento. “A Farmacia la carenza di aule è cronica – afferma il Preside Giuseppe Cirino – Il Rettore Trombetti, durante la campagna elettorale promise di fare uno sforzo per portare a termine l’aulario nel corpo D, situato accanto alla Facoltà. Adesso che abbiamo dalla nostra anche il Presidente del Polo, il professor Luciano Mayol, speriamo di riuscire a reperire i finanziamenti necessari. Puoi avere delle belle idee, ma se non ci sono i fondi…”
Il Rettore ha da poco comunicato che il taglio per l’Università in Finanziaria sarà di 23 milioni di euro. “Se questo provvedimento passerà, avremo problemi anche a istituire i dottorati – fa notare il Preside – Negli Stati Uniti le aziende private devolvono spesso le tasse agli Enti di Ricerca ma in Italia non c’è uno sgravio fiscale tale da permettere di finanziare opere murarie.”
Quando si accavallano lezioni, lauree ed esami la carenza di aule diventa più difficile da gestire: Preside, ha ricevuto già richieste dai rappresentanti degli studenti in tal senso? “Li ho convocati una prima volta per metterli al corrente di un documento contro la camorra redatto dal Consiglio degli studenti, una seconda per parlare del numero di sedute d’esame”. E’ intenzione del Preside lasciare le 4 sedute esistenti tra gennaio e febbraio ma non è facile sincronizzare le 147 commissioni d’esame nelle 14 aule disponibili, aula del Consiglio compresa. “Se volessi garantire un’aula al giorno a ciascuna commissione, mancherebbero 35 aule. Nella pratica affianchiamo due commissioni nella stessa aula in attesa che nel futuro aulario del corpo D sorgano grandi spazi in grado di contenere i grandi numeri delle prove scritte”.
(Ma.Pi.)