“Dov’è l’aula I?”. “Ho degli appunti del corso di Analisi dello scorso anno. Il programma è lo stesso?”. “Com’è questa professoressa?”. A pochi giorni dall’inizio delle lezioni alla Facoltà di Ingegneria, passeggiando per i suoi cortili, non è raro imbattersi in gruppetti di matricole che cercano di ‘prendere confidenza’ con l’ambiente e orientarsi fra le strutture. Curiosano nelle aule dei corsi e cercano di carpire consigli dai colleghi più anziani. In quasi 4mila gli studenti che, quest’anno, hanno sostenuto la prova OFA agli inizi di settembre, un dato che conferma il sempre più forte interesse per questi studi da parte dei ragazzi, perché, dicono, sono interessanti e non ti legano, necessariamente, ad un solo ambito, quindi hanno più sbocchi. L’ingente numero di iscritti poteva far paventare problemi di gestione alla ripresa e, invece, ad eccezione di qualche problema ‘ambientale’, circoscritto per lo più a Monte Sant’Angelo, dove si concentra comunque la maggior parte dei corsi del primo anno, la situazione nella prima settimana di lezione appare sotto controllo ed i malumori maggiori sono provocati dall’orario, come sempre negli ultimi anni, concentratissimo, con aule piene dalle 8.30 alle 19.00. “L’orario è disordinato – lamentano Daniela Scotti, Alessia Volpe e Diana Sibio – matricole ad Ingegneria Chimica – In alcuni giorni seguiamo solo per due ore, in altri facciamo lezione dal mattino presto alla sera tardi, senza interruzione, ed altri in cui, invece, abbiamo buchi di tre ore. In aula, poi, fa caldo, manca l’aria condizionata e anche se siamo stretti come sardine è capitato di non trovare posto”. Luca Esposito, iscritto ad Ingegneria Aeronautica, durante una pausa se ne sta seduto davanti l’aula a sfogliare il manuale di Fisica. Racconta: “sono perito aeronautico, da sempre le materie che mi piacciono sono Matematica e Fisica. La Facoltà è bella ma l’orario dei corsi è scomodo, perché è spezzato con lunghe pause fra una lezione e l’altra e resterà così anche quando ci verranno assegnati tutti i docenti”. Luca, infatti, insieme a molti altri suoi colleghi, ha iniziato a seguire le lezioni di Fisica e Algebra Lineare e Geologia solo dopo il 10 ottobre. Come molte altre Facoltà dell’Ateneo, anche ad Ingegneria nelle prime settimane di lezione alcuni insegnamenti sono rimasti scoperti creando dei disagi. “Mi ha dato fastidio dover arrivare fino all’aula di Disegno per scoprire che le lezioni sarebbero cominciate dopo quindici giorni, sarebbe bastato pubblicare un avviso sul sito”, sottolinea Massimo, matricola al Corso di Laurea in Ingegneria Chimica. Ginevra Giovansanti si è iscritta Ingegneria Gestionale per la Logistica e la Produzione ed è soddisfatta dell’ambiente: “anche se in aula siamo centocinquanta, si sta bene. Solo il primo giorno c’erano delle persone in piedi, ma erano studenti fuori corso, già oggi, dopo pochi giorni, siamo tutti seduti. L’orario è comodo, seguiamo quattro giorni la settimana, due volte di pomeriggio e due di mattina, per cui c’è il tempo per studiare”. Commenta: “per fortuna i docenti stanno cominciando da zero. E’ incoraggiante per me che vengo dal Classico”. Un po’ di fatica, invece, per Pasquale Cerqua che ha scelto Ingegneria Meccanica, spinto dalla passione per le automobili e le corse: “le lezioni sono interessanti, si corre parecchio, ma credo che all’università sia normale”. Mentre il collega Biagio Citarella soffre il caldo in aula: “in aula entriamo giusti giusti e fa molto caldo. Per questo lasciamo sempre la porta aperta”. Condizioni migliori, almeno per le aule del primo anno, si registrano nelle altre sedi della Facoltà. Rosario Tampone fa lezione a via Claudio. Si è iscritto ad Ingegneria Edile, dopo un tentativo non andato a buon fine ad Architettura: “seguiamo quattro volte la settimana, con orario che varia dalla mattina al pomeriggio. L’ambiente che ho trovato mi è piaciuto molto e non ho problemi a studiare in Facoltà nelle ore di spacco fra una lezione e l’altra. Anche in aula si sta bene e siamo tutti seduti”. Davide Porzio, da sempre appassionato di Matematica, Fisica e Disegno, ha scelto Ingegneria Civile e segue ad Agnano: “l’aula è confortevole. L’unico trauma dei primi giorni è stato l’orario. Per quattro volte la settimana seguiamo le lezioni di pomeriggio. Io sono di Castellammare e rientro a casa tardissimo, così il tempo per studiare, anche solo per ripetere la lezione del giorno, è scarso”.
Simona Pasquale
Simona Pasquale