Bagni, gli studenti parlano di emergenza

Sedute ‘tecnica’ del Consiglio di Facoltà, quella del 7 febbraio scorso. 
Pezzo forte di giornata è stata la discussione sulla ripartizione dei fondi. Il totale a disposizione della Facoltà sarebbe stimato in 160mila euro, circa il 15% in meno rispetto all’anno scorso, praticamente una elemosina. La cifra dovrebbe andare a coprire i costi di gestione del personale docente e ricercatore dei Dipartimenti, per questa ragione il Preside Michele Scudiero ha pregato i Direttori dei Dipartimenti di redigere nel più breve tempo possibile un bilancio previsionale (valido per un triennio) nel quale dovrebbe essere fissato il fabbisogno di ogni singolo comparto. 
Venendo alle deliberazioni più interessanti, va segnalato che il prof. Riccio è stato confermato quale responsabile della cattedra di Procedura penale avanzata presso il corso di Laurea specialistica in Giurisprudenza e, di conseguenza, la I cattedra di Procedura penale a Scienze giuridiche, da lui precedentemente occupata, sarà affidata al prof. Grosso che, al contempo, guiderà anche la II.
Esami aboliti dal nuovo ordinamento: è stata data indicazione ai docenti di riferimento di continuare ad accettare prenotazioni solo da vecchi studenti che ne fossero ancora in debito (es. Scienza delle finanze, Diritto romano ecc.), ma nessuno potrà, a nessuno titolo, scegliere di sostenerli in futuro. 
Il Consiglio si è chiuso con un altro paio di notazioni di rilievo, il posto di ricercatore messo a bando per la cattedra di Diritto ecclesiastico e la richiesta di autorizzazione (accolta) da parte di alcuni docenti a seguire all’estero seminari e corsi di aggiornamento. Francia, Spagna e Cuba alcune delle destinazioni citate.
In ultimo, i consiglieri degli studenti Vincenzo Fischetti (Università Europea) e Fabrizio Cappella (Confederazione) hanno chiesto al Preside di provvedere urgentemente a dare disposizione per la risistemazione dei bagni nella sede di via Porta di Massa. Nonostante i consiglieri, come i loro colleghi, siano stati invitati al Consiglio solo in qualità di uditori, non avendo ancora ricevuto l’investitura ufficiale, hanno sentito la necessità di farsi portavoce di questa richiesta perché nasce da una “situazione di emergenza incredibile che non può più attendere”, hanno detto. 
Mar.Mer.
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