Caro libri e testi imposti dai docenti

Quante volte vi è capitato di studiare da dispense o fotocopie? O magari da un libro prestato da un amico? Beh! Per questo potreste essere bocciati ad un esame. Non è la prima volta, infatti, che docenti dell’Orientale, ma purtroppo non solo di questo Ateneo, esigono che alla seduta d’esame lo studente si presenti munito del proprio libro di testo, nuovo ed originale. La denuncia arriva dagli studenti del Collettivo dell’Orientale che ricordano come, a fronte di un aumento incalzante del costo dei testi universitari (600 euro, la spesa media annuale che hanno calcolato su un massimo di otto esami all’anno), siano sempre più numerosi i professori che invitano i loro studenti a non presentarsi a mani vuote all’esame.
“Lo scorso anno – spiega un membro del Collettivo- avevamo già denunciato al Preside Di Maio il caso di un docente di Diritto pubblico della Facoltà di Scienze Politiche: aveva minacciato gli studenti di bocciarli se non si fossero presentati all’esame con il testo originale. Naturalmente non c’è nessun regolamento che obbliga gli studenti a portare il libro in seduta d’esame. Ma dopo un po’ di bufera iniziale la nostra denuncia è caduta nel vuoto”.
Anche quest’anno, infatti, i ragazzi del Collettivo stanno distribuendo volantini informativi fra le varie sedi dell’Ateneo, in seguito a nuove segnalazioni giunte dagli studenti. Sul banco degli imputato alcuni docenti di Storia Contemporanea e di Statistica a Scienze Politiche, ma anche  un docente d’Inglese  alla Facoltà di Lingue. Gli studenti lamentano forti pressioni durante ma anche ad inizio corso. “Il fatto che dopo lo scorso anno si siano verificati altri esempi del genere- aggiungono- dimostra che non si tratta di casi isolati, ma di un sistema legato sempre più anche agli introiti delle case editrici. Alcuni ragazzi ci hanno anche segnalato di docenti che hanno esercitato un vero e proprio terrorismo psicologico spingendo i loro allievi ad acquistare i libri di testo nuovi”.
“Invitiamo a denunciare qualunque caso di intimidazione presso l’aula R5”, dicono i ragazzi del Collettivo.
E’ in fase di produzione anche un cd-rom contenente, in formato pdf., i testi di tutti i libri usati durante l’anno accademico in corso. Il cd verrà distribuito gratuitamente nei primi giorni di giugno a tutti gli studenti dell’Ateneo.
Ancora, dal 26 marzo è in funzione il portale www.libreremo.org, un sito finalizzato alla libera circolazione del materiale di studio che si basa sul sistema peer to peer per lo scambio di diversi libri, materiale d’esame e dei testi usciti ormai fuori produzione. Il sito s’inserisce in un percorso di lotta per l’accesso alle conoscenze e alla formazione promosso dal CSOA Terra Terra, CSOA Officina 99, Get Up Kids! e Neapolis Hacklab. “In un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti e sempre più subordinata agli interessi delle aziende- si legge sul sito- Libreremo intende mettere nelle mani degli studenti uno strumento per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi”. 
Ma un’altra idea, che arriva dalle indagini svolte dal Collettivo Orientale, ripropone un mezzo di diffusione dei testi che si era diffuso qualche anno fa in Ateneo. Il vecchio Ente per il Diritto allo Studio (Edisu adesso Adisu)  aveva, infatti, messo a disposizione dei docenti una piccola tipografia: “fino a circa sei anni fa- raccontano i ragazzi del Collettivo- molti professori, rinunciando ai loro diritti d’autore sui testi, stampavano i loro libri presso  l’Edisu a prezzo di costo. Purtroppo questo incideva sulle carriere accademiche dei docenti perché non potevano annoverare questi volumi fra le loro pubblicazioni, quindi non è durato molto. Ma sappiamo di alcuni testi che hanno raggiunto addirittura le quindici ristampe. Perché non ritentare con questo sistema?”
(Va.Or.)
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