Gli studenti di Tecnologie Alimentari vedono nell’esame di Chimica Organica con il prof. Antonio Evidente un ostacolo non indifferente. Ne parla il rappresentante degli studenti Claudio Dinacci. “La materia è difficile ed il programma lungo, in più siamo penalizzati dal fatto di non avere spazi sufficienti, perché le aule 2 e 8 sono sempre stracolme ed è difficile seguire in quelle condizioni”. Claudio, però, è critico nei confronti dei colleghi che prendono un po’ sottogamba l’esame. “Secondo me è sufficiente seguire bene e studiare di volta in volta, parallelamente al corso. Il problema è che gli studenti di Agraria non sono molto abituati a lavorare duro, e appena un esame richiede maggiore impegno, facilmente si scoraggiano o si avviliscono”.
Il prof. Evidente spiega quali sono le principali difficoltà degli studenti. “Innanzitutto la provenienza. Chi viene dal Liceo Scientifico non ha problemi, perché possiede una preparazione maggiore ed un metodo di studio corretto, mentre chi proviene da altri indirizzi spesso non riesce a concentrarsi a sufficienza sull’esame”. La situazione è cambiata da alcuni anni: “Una trentina d’anni fa questo corso aveva al massimo 60 studenti, che riuscivo a seguire con più facilità. Ora invece ne abbiamo 300 l’anno, ecco il motivo dello sdoppiamento delle cattedre”. Infatti, per ovviare al problema del sovraffollamento, c’è stata la divisione in matricole pari e dispari. “Ora non c’è neanche più l’intoppo dello spazio, quindi con facilità riesco a venire incontro alla difficoltà del singolo studente, peccato solo che questi non si presentano in aula o abbandonano la lezione al momento dell’esercitazione pomeridiana”. Per superare l’esame è necessario seguire: “La chimica richiede metodo e le esercitazioni sono indispensabili per acquisirlo, non a caso tutti i frequentanti hanno superato l’esame con voti alti”. Per aiutare gli studenti sono stati anche previsti corsi di recupero, “ma non tutti si sono presentati, quelli che l’hanno fatto sono riusciti a superare le iniziali difficoltà e ad ottenere 30 e lode. Il problema è che alcuni studenti di Agraria non sono abituati all’impegno”, afferma il docente, in linea con quanto detto da Dinacci.
Il prof. Evidente spiega quali sono le principali difficoltà degli studenti. “Innanzitutto la provenienza. Chi viene dal Liceo Scientifico non ha problemi, perché possiede una preparazione maggiore ed un metodo di studio corretto, mentre chi proviene da altri indirizzi spesso non riesce a concentrarsi a sufficienza sull’esame”. La situazione è cambiata da alcuni anni: “Una trentina d’anni fa questo corso aveva al massimo 60 studenti, che riuscivo a seguire con più facilità. Ora invece ne abbiamo 300 l’anno, ecco il motivo dello sdoppiamento delle cattedre”. Infatti, per ovviare al problema del sovraffollamento, c’è stata la divisione in matricole pari e dispari. “Ora non c’è neanche più l’intoppo dello spazio, quindi con facilità riesco a venire incontro alla difficoltà del singolo studente, peccato solo che questi non si presentano in aula o abbandonano la lezione al momento dell’esercitazione pomeridiana”. Per superare l’esame è necessario seguire: “La chimica richiede metodo e le esercitazioni sono indispensabili per acquisirlo, non a caso tutti i frequentanti hanno superato l’esame con voti alti”. Per aiutare gli studenti sono stati anche previsti corsi di recupero, “ma non tutti si sono presentati, quelli che l’hanno fatto sono riusciti a superare le iniziali difficoltà e ad ottenere 30 e lode. Il problema è che alcuni studenti di Agraria non sono abituati all’impegno”, afferma il docente, in linea con quanto detto da Dinacci.