Dovevano essere i fiori all’occhiello dell’Ateneo –per l’ex Rettore Tessitore e l’allora Presidente del Polo Nicolais. Oggi, a distanza di tredici anni, chiudono i “College Store” della Federico II. Colpa di un contenzioso legale tra la College Store srl e l’Ateneo che va avanti da oltre un anno. Il punto vendita del centro storico, ubicato sotto lo Scalone della Minerva, ha serrato i battenti già da un mese, mentre l’altro, quello situato al pian terreno della Facoltà di Ingegneria di piazzale Tecchio, cesserà la sua attività dal prossimo 9 maggio. “Ecco l’ennesima dimostrazione del completo fallimento della gestione privata all’interno delle università”, denunciano Daniele Capocelli, Livio Carlucci e Paolo Renzo, rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Ingegneria e membri dell’Unione degli Universitari.
Nati nel 1998, i due negozi (lanciati dalla Federico II con una grande campagna pubblicitaria) avrebbero dovuto rafforzare il senso di appartenenza degli studenti all’Ateneo attraverso la vendita di prodotti in merchandising (felpe, t-shirt, cappellini, ecc.), disegnati in perfetto stile college americano. Dopo otto anni di attività, invece, i guadagni non sono stati quelli preventivati, tant’è che da più di un anno le due proprietà, College Store srl e Federico II, lamentano il mancato rispetto della convenzione siglata tempo addietro. Secondo i due contendenti, da un lato, la società privata non ha pagato le royalties pattuite all’Università, dall’altro, l’Ateneo non si è impegnato abbastanza nella sponsorizzazione del marchio Federico II tra studenti e docenti, impedendo alla College Store di raggiungere il fatturato necessario agli adempimenti contrattuali.
Fatto sta che lo store di via Mezzocannone è in perdita da tempo, colpa – si dice in giro – della cattiva collocazione del negozio, dislocato lontano dal core universitario del centro storico, che al momento si riversa principalmente su via Marina. Discorso a parte merita invece il punto vendita della Facoltà di Ingegneria, che paradossalmente viene chiuso in un momento in cui è in chiara crescita. A dare una spinta all’esercizio è stata la recente introduzione della vendita di libri di testo (ivi inclusi quelli stranieri), i cui prezzi scontati agevolano le tasche degli studenti, che altresì evitano di arrivare sino a Monte Sant’Angelo per i loro acquisti. Accanto ai libri, lo store offre prodotti di cancelleria a prezzi calmierati oltre ai classici gadgets col logo della Federico II (dall’abbigliamento, vario e colorato, ai bicchieri, tazze, portachiavi, ecc.).
Famoso per la sua “pause zone”, un’area di relax a disposizione di tutti gli iscritti di Ingegneria dove poter ascoltare un cd o scambiare una chiacchiera in tranquillità, “il College Store d’Ingegneria ha sempre rappresentato un punto di riferimento per noi studenti”, dichiara Daniele Capocelli. L’Unione degli Universitari chiede che: “l’Ateneo, in collaborazione con l’Adisu o con qualsiasi altro ente pubblico, si assuma la gestione di quel punto vendita, salvaguardando così anche il futuro lavorativo dei dipendenti del College Store, vittime di questa situazione al pari di noi studenti”. (P.M.)
Nati nel 1998, i due negozi (lanciati dalla Federico II con una grande campagna pubblicitaria) avrebbero dovuto rafforzare il senso di appartenenza degli studenti all’Ateneo attraverso la vendita di prodotti in merchandising (felpe, t-shirt, cappellini, ecc.), disegnati in perfetto stile college americano. Dopo otto anni di attività, invece, i guadagni non sono stati quelli preventivati, tant’è che da più di un anno le due proprietà, College Store srl e Federico II, lamentano il mancato rispetto della convenzione siglata tempo addietro. Secondo i due contendenti, da un lato, la società privata non ha pagato le royalties pattuite all’Università, dall’altro, l’Ateneo non si è impegnato abbastanza nella sponsorizzazione del marchio Federico II tra studenti e docenti, impedendo alla College Store di raggiungere il fatturato necessario agli adempimenti contrattuali.
Fatto sta che lo store di via Mezzocannone è in perdita da tempo, colpa – si dice in giro – della cattiva collocazione del negozio, dislocato lontano dal core universitario del centro storico, che al momento si riversa principalmente su via Marina. Discorso a parte merita invece il punto vendita della Facoltà di Ingegneria, che paradossalmente viene chiuso in un momento in cui è in chiara crescita. A dare una spinta all’esercizio è stata la recente introduzione della vendita di libri di testo (ivi inclusi quelli stranieri), i cui prezzi scontati agevolano le tasche degli studenti, che altresì evitano di arrivare sino a Monte Sant’Angelo per i loro acquisti. Accanto ai libri, lo store offre prodotti di cancelleria a prezzi calmierati oltre ai classici gadgets col logo della Federico II (dall’abbigliamento, vario e colorato, ai bicchieri, tazze, portachiavi, ecc.).
Famoso per la sua “pause zone”, un’area di relax a disposizione di tutti gli iscritti di Ingegneria dove poter ascoltare un cd o scambiare una chiacchiera in tranquillità, “il College Store d’Ingegneria ha sempre rappresentato un punto di riferimento per noi studenti”, dichiara Daniele Capocelli. L’Unione degli Universitari chiede che: “l’Ateneo, in collaborazione con l’Adisu o con qualsiasi altro ente pubblico, si assuma la gestione di quel punto vendita, salvaguardando così anche il futuro lavorativo dei dipendenti del College Store, vittime di questa situazione al pari di noi studenti”. (P.M.)