Le prime proiezioni del Cineforum che si sta svolgendo ad Ingegneria su iniziativa di un gruppo di studenti, tra i quali Vittorio Acocella, rappresentante in Consiglio d’Amministrazione, e Ciro Borrelli, iscritto al Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale e delegato all’iniziativa, hanno fatto registrare un notevole afflusso di pubblico. Sottolinea Acocella: “per i primi due film abbiamo avuto, complessivamente, novecento spettatori. Alla prima proiezione sono entrati in aula circa 550 ragazzi; poi il preside ha posto un problema di agibilità ed ha stabilito che in sala non dovessero essere ammesse più di 350 persone. Per accontentare tutti, in occasione del secondo film – L’amico del cuore – abbiamo organizzato due proiezioni”. Qualche piccolo problema è sorto allorquando ci si è resi conto dell’indisponibilità del proiettore della facoltà, guasto ormai da alcune settimane. “Fortunatamente abbiamo potuto utilizzare quello che ci hanno prestato i dipartimenti – spiega- Sinceramente non mi capacito di come sia possibile che una facoltà di Ingegneria, dove si organizzano seminari, conferenze ed incontri vari, non provveda a far riparare tempestivamente un proiettore”.
La leggenda del pianista sull’oceano è stato l’ultimo film proiettato nel ‘99, a metà dicembre. Si riparte a gennaio.
L’auspicio che formulano i ragazzi che hanno organizzato l’iniziativa, finanziata dall’Ateneo nell’ambito dei fondi per le iniziative culturali degli studenti, è di usufruire dell’aula anche in orario serale, nei giorni stabiliti per le proiezioni: ”sappiamo che è difficile, ma sarebbe un contributo alla trasformazione di Ingegneria in un polo di aggregazione, soprattutto a vantaggio dei fuorisede”.
Qualche polemica, nel frattempo, è sorta in seguito alla decisione di Borrelli, Acocella e colleghi di far compilare agli spettatori un tesserino contenente i dati personali, indirizzo e recapito telefonico inclusi. Antonio Maria Rinaldi, presidente del Consiglio degli Studenti di facoltà, è estremamente critico: ”è inconcepibile che per un’iniziativa universitaria finanziata dall’Ateneo gli organizzatori del Cineforum abbiano bisogno dei dati personali degli spettatori. Sono informazioni che potrebbero essere utilizzate arbitrariamente in molti modi, per esempio per fare campagna elettorale in previsione delle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti (CNSU), oppure per propagandare a domicilio le iniziative politiche di organizzazioni giovanili di partito di riferimento di alcuni dei promotori. Io ho incontrato anche il Preside Naso, sollecitandolo ad attivarsi per far cessare questa raccolta di dati, ma lui mi ha risposto che le modalità di gestione delle iniziative ricadono sotto la responsabilità degli studenti ad esse delegati. Allora io dovrei andare a denunciare i delegati delle iniziative. Ovviamente non voglio arrivare a questo e mi auguro che non proseguano su questa strada”. Acocella replica in questi termini: ”nessuna schedatura o raccolta dati da utilizzare per chissà quali fini. Le tessere servono semplicemente ad avere un’idea di quali e quante siano le persone che partecipano al Cineforum”. A chi metta in relazione questa raccolta di nominativi con la sua presunta ed ipotetica candidatura al CNSU in primavera e quindi con la necessità di formarsi un parco elettori, risponde a muso duro: ”per il CNSU ci sono in lizza tante persone che mi sembra improbabile facciano candidare me, che sono più giovane; non sono io ad organizzare il Cineforum, sto semplicemente dando una mano nell’interesse degli studenti”.
La leggenda del pianista sull’oceano è stato l’ultimo film proiettato nel ‘99, a metà dicembre. Si riparte a gennaio.
L’auspicio che formulano i ragazzi che hanno organizzato l’iniziativa, finanziata dall’Ateneo nell’ambito dei fondi per le iniziative culturali degli studenti, è di usufruire dell’aula anche in orario serale, nei giorni stabiliti per le proiezioni: ”sappiamo che è difficile, ma sarebbe un contributo alla trasformazione di Ingegneria in un polo di aggregazione, soprattutto a vantaggio dei fuorisede”.
Qualche polemica, nel frattempo, è sorta in seguito alla decisione di Borrelli, Acocella e colleghi di far compilare agli spettatori un tesserino contenente i dati personali, indirizzo e recapito telefonico inclusi. Antonio Maria Rinaldi, presidente del Consiglio degli Studenti di facoltà, è estremamente critico: ”è inconcepibile che per un’iniziativa universitaria finanziata dall’Ateneo gli organizzatori del Cineforum abbiano bisogno dei dati personali degli spettatori. Sono informazioni che potrebbero essere utilizzate arbitrariamente in molti modi, per esempio per fare campagna elettorale in previsione delle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti (CNSU), oppure per propagandare a domicilio le iniziative politiche di organizzazioni giovanili di partito di riferimento di alcuni dei promotori. Io ho incontrato anche il Preside Naso, sollecitandolo ad attivarsi per far cessare questa raccolta di dati, ma lui mi ha risposto che le modalità di gestione delle iniziative ricadono sotto la responsabilità degli studenti ad esse delegati. Allora io dovrei andare a denunciare i delegati delle iniziative. Ovviamente non voglio arrivare a questo e mi auguro che non proseguano su questa strada”. Acocella replica in questi termini: ”nessuna schedatura o raccolta dati da utilizzare per chissà quali fini. Le tessere servono semplicemente ad avere un’idea di quali e quante siano le persone che partecipano al Cineforum”. A chi metta in relazione questa raccolta di nominativi con la sua presunta ed ipotetica candidatura al CNSU in primavera e quindi con la necessità di formarsi un parco elettori, risponde a muso duro: ”per il CNSU ci sono in lizza tante persone che mi sembra improbabile facciano candidare me, che sono più giovane; non sono io ad organizzare il Cineforum, sto semplicemente dando una mano nell’interesse degli studenti”.