“Il nuovo sistema di tassazione risponde a logiche di democrazia reddituale e di trasparenza e ad un principio costituzionale oltre che di buon senso: chi ha di più paga più tasse. Preciso anche che non si tratta di una decisione calata dall’alto, all’ultimo momento, ma di un deliberato di ateneo del 2004, frutto delle risultanze di una Commissione paritetica composta da due studenti, (il Presidente del Consiglio degli studenti; Eduardo Napolitano, espressione degli iscritti di sinistra, uno studente straniero, Alì Cesare Hassan (detto Mahad), e Paolo Enrico Meo, espressione dell’area di Confederazione), due docenti (l’attuale Preside di Scienze Politiche, prof. Amedeo Di Maio, il germanista della Facoltà di Lingue, prof. Sergio Corrado) e, per l’amministrazione, il dott. Aldo Accurso”. Ancora: “questo sistema, utilizza un metodo di calcolo della ricchezza reale delle famiglie in forte espansione, il modello ISEE, – già da tempo attuato sia dagli Adisu che dall’Inps, ad esempio, – e che meglio configura il livello socio-economico delle famiglie. In esso, infatti, compare non solo il reddito da retribuzione, ma anche altri beni, come immobili, titoli azionari, terreni, titoli bancari etc, insieme a detrazioni in base ai familiari a carico, eventuale presenza di portatori di handicap, etc. Insomma una situazione reddituale più veritiera”. “Infine, per dirla tutta, facendo pagare di più a chi ha di più, abbiamo la possibilità di garantire maggiori agevolazioni agli studenti meno abbienti e, mi sia permesso, in conformità con gli studenti che con noi adottarono questa deliberazione, attuiamo un altro mandato costituzionale: garantire ai capaci e meritevoli, anche se economicamente svantaggiati, di poter accedere ai massimi livelli di istruzione”. A parlare è il rettore dell’ Università L’Orientale, prof. Pasquale Ciriello, chiaramente infastidito dal pericolo di eventuali polveroni sull’argomento, sempre delicato, delle tasse universitarie. Ciriello non nasconde anche il timore che l’avvicinarsi della scadenza delle elezioni studentesche, possa essere utilizzata come ulteriore elemento di turbativa. Perciò ribadisce con fermezza: “il modello Isee elimina eventuali ambiguità nelle denunce dei redditi”. Ribadisce: “una decisione così delicata, come da tradizione del nostro ateneo, è stata presa di comune accordo con le rappresentanze studentesche”. Dunque? “Dunque, non capisco chi contesta a chi tira la volata”, forse – è implicito – a chi dichiara il falso?
Mostra comunque anche aperture, Ciriello: “essendo un sistema adottato per la prima volta, siamo naturalmente disponibili, nel caso si commetta qualche errore, a verificare insieme i correttivi necessari. Ma, nella sostanza, riteniamo questo metodo un calcolo della reale fascia di appartenenza dello studente e della sua famiglia, quello che meglio rappresenta la situazione reddituale reale”. Ammette anche qualche errore: “forse, andava meglio pubblicizzato il nuovo metodo di calcolo. Già all’atto delle immatricolazioni. In tal senso, c’è stato un errore, un difetto di comunicazione, anche nel licenziare la guida dello studente 2006/2007 senza adeguata esplicitazione”. Non pensa che avete commesso qualche errore? “Chi non lavora non sbaglia. Ma l’idea non era di spillare più soldi agli studenti, ma di garantire maggiore equità”. Del resto, “rispetto ad altri atenei italiani, l’Università L’Orientale, in questi anni ha portato importanti dispendiose realizzazioni, senza gravare neppure per un euro sulle tasse, tranne il normale aumento Istat – 1,2 – 1,5% di incremento – ”. E cita: “il bel palazzo del Mediterraneo, in via Marina, invidiatoci, e molto apprezzato dagli studenti, che tra l’altro in questi giorni lo stanno utilizzando anche per tenervi assemblee contro l’aumento delle tasse; l’utilizzo di tecnologie informatiche per la didattica e per nuovi servizi agli studenti, la prima Casa dello Studente di ateneo, – dalla fondazione, – nei pressi di Piazza Municipio, in via Melisurgo, dove troveranno alloggio 80 studenti, pronta fra poche settimane. Ribadisco, tutte realizzazioni senza onere alcuno per gli studenti”. “Tra l’altro, non è vero che più fasce di reddito significano minore tassazione, anche perché, slittando di qualche centinaia di euro, si rischia di pagare significativamente di più della fascia appena precedente”. Conclude: “una tassazione più veritiera della situazione reale delle famiglie, garantisce la salvaguardia delle agevolazioni per i redditi più bassi”. Insomma, “apertura al dialogo con chi protesta, come da nostra tradizione”, ma fermezza sui principi “su una deliberazione che doveva essere introdotta dall’anno accademico 2005/6 e che invece è slittata di un anno, al 2006/2007. Ma la cui bontà non si discute”.
Paolo Iannotti
Mostra comunque anche aperture, Ciriello: “essendo un sistema adottato per la prima volta, siamo naturalmente disponibili, nel caso si commetta qualche errore, a verificare insieme i correttivi necessari. Ma, nella sostanza, riteniamo questo metodo un calcolo della reale fascia di appartenenza dello studente e della sua famiglia, quello che meglio rappresenta la situazione reddituale reale”. Ammette anche qualche errore: “forse, andava meglio pubblicizzato il nuovo metodo di calcolo. Già all’atto delle immatricolazioni. In tal senso, c’è stato un errore, un difetto di comunicazione, anche nel licenziare la guida dello studente 2006/2007 senza adeguata esplicitazione”. Non pensa che avete commesso qualche errore? “Chi non lavora non sbaglia. Ma l’idea non era di spillare più soldi agli studenti, ma di garantire maggiore equità”. Del resto, “rispetto ad altri atenei italiani, l’Università L’Orientale, in questi anni ha portato importanti dispendiose realizzazioni, senza gravare neppure per un euro sulle tasse, tranne il normale aumento Istat – 1,2 – 1,5% di incremento – ”. E cita: “il bel palazzo del Mediterraneo, in via Marina, invidiatoci, e molto apprezzato dagli studenti, che tra l’altro in questi giorni lo stanno utilizzando anche per tenervi assemblee contro l’aumento delle tasse; l’utilizzo di tecnologie informatiche per la didattica e per nuovi servizi agli studenti, la prima Casa dello Studente di ateneo, – dalla fondazione, – nei pressi di Piazza Municipio, in via Melisurgo, dove troveranno alloggio 80 studenti, pronta fra poche settimane. Ribadisco, tutte realizzazioni senza onere alcuno per gli studenti”. “Tra l’altro, non è vero che più fasce di reddito significano minore tassazione, anche perché, slittando di qualche centinaia di euro, si rischia di pagare significativamente di più della fascia appena precedente”. Conclude: “una tassazione più veritiera della situazione reale delle famiglie, garantisce la salvaguardia delle agevolazioni per i redditi più bassi”. Insomma, “apertura al dialogo con chi protesta, come da nostra tradizione”, ma fermezza sui principi “su una deliberazione che doveva essere introdotta dall’anno accademico 2005/6 e che invece è slittata di un anno, al 2006/2007. Ma la cui bontà non si discute”.
Paolo Iannotti