“Presto, sarò uno di voi!”. È l’annuncio di Clemente Russo, pugile vice-campione olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012, soprannominato il gladiatore di Marcianise, agli studenti della Seconda Università. “Il prossimo anno – spiega – mi iscriverò al Dipartimento di Scienze Politiche ‘Jean Monnet’, ci sto pensando da un po’ e credo sia il percorso di studi più adatto a me: si collega bene alle attività di pubbliche relazioni e poi una laurea in questo settore mi darà la possibilità di partecipare a concorsi pubblici, tenuto conto che faccio parte del corpo della Polizia dello Stato”. Nella vita di Clemente, però, lo sport ha avuto sempre la meglio lasciando poco spazio allo studio. Racconta: “Ho frequentato l’ITIS di Marcianise, ma non ho avuto mai un buon rapporto con lo studio, facevo il minimo indispensabile per essere promosso, anche perché gli allenamenti mi tenevano molto impegnato, spesso ero in ritiro fuori Italia, e mi rimaneva davvero poco tempo per studiare”. Tra un campionato e l’altro, però, non ha abbandonato l’idea di tornare sui libri. “Nel 2004 mi sono iscritto alla Facoltà di Scienze Motorie, presso l’Università di Perugia, ma non sono riuscito a sostenere neanche un esame, preso dai miei impegni sportivi”. Forse è arrivato il momento giusto. “Frequento un corso in Sport Management presso l’Università Bocconi di Milano. Tenuto conto che probabilmente gareggerò fino al 2016, potrebbe essere l’occasione da non perdere per mettermi finalmente a studiare”. Figlio di un operaio e di una casalinga, dopo la prima importante vittoria del Campionato italiano a soli quattordici anni, Clemente è cresciuto con il sogno olimpico e con l’obiettivo di diventare un campione, disputando il maggior numero di incontri di tutte le categorie della boxe. “Il pugilato mi ha forgiato non solo fisicamente ma anche caratterialmente: mi ha tenuto lontano dalla strada e dalle cattive amicizie e, con il tempo, girando per il mondo, ho imparato a relazionarmi con sportivi di tutte le nazioni ed etnie”. Tenacia, impegno, sacrificio e sani valori hanno fatto la loro parte: “Lo sport, in generale, fa crescere, cambia le persone in meglio e, a mio avviso, va a braccetto con lo studio. Suggerisco sempre ai ragazzi di intraprende uno sport piuttosto che passare ore davanti al computer”. E, in un momento critico dell’economia italiana e di piena sfiducia dei giovani, il consiglio di Clemente è quello di continuare a credere nei propri sogni: “Non abbattetevi davanti alle prime difficoltà, impegnatevi e tenete sempre presenti i vostri obiettivi”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito