Coming Sun ad Economia, un’occasione per avvicinarsi al mondo del lavoro

Ancora un’iniziativa per agevolare il difficile incontro tra Università e mondo del lavoro alla SUN. Ha preso il via, presso il Dipartimento di Economia, il nuovo progetto Coming Sun che prevede non solo delle presentazioni aziendali di noti brand del territorio, ma anche una serie di sessioni di coaching con consigli pratici su come presentarsi al meglio alle imprese. Il primo incontro si è svolto il 18 marzo e ha visto ospiti di giornata il marchio Decathlon, ormai una vecchia conoscenza dell’Ateneo, e il dott. Tommaso Aiello, co-fondatore della società Emblema e coordinatore della Borsa del Placement. Ad aprire la manifestazione è stata la dott.ssa Irene Tedesco, che ha illustrato le finalità e i progetti più interessanti portati avanti dal Placement d’Ateneo. È stata poi la volta di Mattia Russo, direttore del punto vendita Decathlon di Montecorvino Pugliano, che ha tracciato una breve storia della sua azienda: “Decathlon è nata nel 1976 in Francia ed è attualmente parte del gruppo Oxylane. Si tratta di un’azienda che produce in 24 Paesi con oltre 650 negozi nel mondo, di cui 89 in Italia”. Una crescita esponenziale per un’azienda che ricerca figure da inserire nel proprio organico, in particolar modo addetti alle vendite e responsabili di reparto. Gerry, direttore del punto vendita di Giugliano, ha raccontato la sua esperienza in Decathlon, iniziata quando era uno studente di Giurisprudenza alla ricerca di un lavoro part-time e che lo ha portato in Puglia, Calabria e Campania, con promozioni annesse: “sono il chiaro esempio di come questa azienda creda fortemente nella crescita interna ed investa moltissimo nella formazione, con oltre 60 ore di formazione individuale l’anno”. Terminata la presentazione aziendale, la parola è passata al dott. Aiello, che ha iniziato il proprio coaching dal titolo “Dal cv al colloquio di selezione”. Il primo elemento preso in esame è stata la lettera di presentazione: “un curriculum non ha ragione di esistere senza una lettera di presentazione, che rappresenta il miglior metodo per incuriosire chi c’è dall’altro lato, cioè le aziende”. Una buona lettera motivazionale, a detta del dott. Aiello, non dovrebbe superare i 10-12 righi e andrebbe redatta inserendo i propri dati personali, la posizione a cui si mira e, soprattutto, i propri obiettivi professionali, oltre alle esperienze lavorative più significative: “ma state attenti agli errori di grammatica ed ortografia! Non saranno mai assunte persone incapaci di comunicare in maniera adeguata”. Tutt’altro che scontate anche le regole per la compilazione di un buon curriculum vitae: “non deve superare le due pagine e la lettura stimata deve essere di circa di 3 minuti. Il testo deve essere chiaro e completo, vanno quindi evitate le informazioni superflue e inseriti prima i dati che sono più coerenti con il profilo per cui ci si candida”. Aiello consiglia inoltre di essere sinceri, soprattutto quando si parla di competenze linguistiche: “non esagerate le vostre conoscenze perché durante il colloquio sarete scoperti, e non inserite lingue di cui avete solo una conoscenza scolastica solo per fare numero. Lo stesso vale anche per le conoscenze tecniche informatiche di strumenti come office”. Un’ultima raccomandazione: “Non sottovalutate l’importanza anche di piccole esperienze lavorative, soprattutto nel caso in cui siate ancora dei laureandi, perché sono indice di una buona volontà, e anche i vostri hobby permetteranno di farsi un’idea sulla vostra personalità”. Terminati i consigli per quanto riguarda i contenuti, si apre un altro capitolo delicato, quello dell’immagine fotografica da allegare: “è importante inserirne una perché durante un career day o un assessment potreste aver fatto una buona impressione a qualcuno che si ricorderà la vostra faccia”. Vanno evitate: foto datate, foto da matrimoni o vacanze e foto tagliate. Lo step successivo all’invio del curriculum è, nella migliore delle ipotesi, essere chiamati per sostenere dei colloqui, che possono essere comunque di diverso tipo. Un primo esempio, soprattutto nel caso delle grandi aziende che debbano fronteggiare ad un alto numero di richieste, sono gli assessment center. Si tratta di vere e proprie giornate di selezione in gruppo, composte di una presentazione individuale, prove di gruppo, test attitudinali e di lingua. Aiello consiglia in queste situazioni di evitare gli eccessi “perché sarete visti in relazione con gli altri. Sono visti male anche quanti tendano a prendere il sopravvento sul resto del gruppo”. Nel caso dei colloqui più classici, le raccomandazioni sono di tipo diverso: “preparatevi delle domande, perché è indice di curiosità. Siate puntuali ed evitate di farvi accompagnare da qualcuno. Attenzione al linguaggio non verbale, soprattutto se avete scritto delle bugie sul vostro curriculum”. Una delle questioni più spinose è comunque rappresentata dall’abbigliamento: “non c’è un modo giusto e uno sbagliato di vestirsi, ma è importante essere a proprio agio. Non c’è immagine peggiore di una donna che non sappia camminare sui tacchi o di un uomo che non sopporti la cravatta”.
Prossimi appuntamenti di Coming Sun, il 28 marzo, sempre ad Economia (ore 9.00-12.00), presente Lidl; il 28 aprile, ospite Phone&Go a Scienze del Turismo e Lettere presso la sede di Viale Ellittico a Caserta (aula 7, dalle 14.30 alle 17), seguirà la sessione di coaching “Candidati si diventa”.
Anna Verrillo
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