Con Oriani la seduta di laurea ha la sua dignità

Un palcoscenico sorprendente, sia per gli spettatori che per degli attori protagonisti. I quali ultimi si erano preparati a svolgere una performance breve e asciutta, e si sono invece ritrovati a dover dimostrare le proprie doti in maniera ben più convincente. La seduta di laurea presieduta dal prof. Renato Oriani è così. Dimenticate le noiose discussioni di tesi della durata media di cinque minuti, qui si interroga davvero. Ne è stata dimostrazione quella dello scorso 22 marzo. E dire che si discutevano solo tesi differenziate. L’illustre presidente ha mostrato curiosità per qualsiasi genere di argomento, dal travisamento del fatto nel reato penale agli effetti dell’annullamento del matrimonio da parte dei tribunali ecclesiastici, dall’estensione del diritto di superficie alla responsabilità penale del provider nei reati informatici. Poneva quesiti non solo ai candidati, ma anche ai loro tutor. Prendeva addirittura appunti su questioni che affermava essere da lui poco conosciute: “prof. Saturnino, mi dice per favore qual è il numero di questo decreto? Vorrei approfondire…”. Il tutto davanti agli occhi increduli di candidati, parenti e amici che sussurravano tra di loro: “mai vista una cosa così!”. Infatti, tra una domanda all’esaminando di turno e una battuta di confronto con il relativo tutor, ogni esame si è protratto per almeno un quarto d’ora. Cosa inaspettata ma gradita. “Così ci è stata data almeno un po’ di soddisfazione – dicono i neodottori- Le sedute in cui ti fanno mezza domanda e ti lasciano parlare per tre minuti mentre qualcuno si guarda l’orologio e qualcun altro risponde al telefonino sono davvero squallide”. Nessuno ha avuto dubbi sulle intenzioni del presidente, che è ordinario di Diritto processuale civile: se è riuscito a trovare collegamenti con la sua materia ovunque è solo perché è un grande maestro. E se ha posto tante domande in maniera approfondita, non è stato per infliggere l’ultimo supplizio agli aspiranti laureati, ma per un sincero, personale interesse verso ciò di cui si stava parlando. Quando a presiedere la tua seduta di laurea c’è un grande professore, te lo devi aspettare. 
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