Si parlerà di crisi dell’euro e di politica estera ed interna nel ciclo di incontri, in partenza nella prima decade di marzo, dei ‘Seminari interdisciplinari dedicati agli aspetti dell’attualità politico-economica nazionale ed internazionale’, organizzati dalla cattedra di Storia delle relazioni internazionali, del prof. Matteo Pizzigallo, in collaborazione con i rappresentanti degli studenti di ASU-Scienze Politiche. “Saranno, in tutto, sei appuntamenti – afferma il prof. Pizzigallo – a cadenza settimanale, durante i quali affronteremo temi cruciali, insieme a diversi studiosi ed esperti, rimarcando, in questo modo, il carattere interdisciplinare della Facoltà e la sua spiccata vocazione all’internazionalizzazione”. Si parte con ‘Crisi dell’euro: in principio fu la Grecia’, al quale parteciperanno il Preside prof. Marco Musella e il prof. Armando Vittoria, docente di Scienza politica, per proseguire, poi, con ‘La presentazione del rapporto sulla politica estera italiana’ con “l’intervento di Stefano Silvestri, Presidente dell’IAI, Istituto Affari Internazionali, il più prestigioso think tank italiano di politica internazionale, e altri ricercatori” e, terzo incontro, su ‘La situazione politica internazionale in Egitto ad un anno da Piazza Tahrir’, con il contributo di docenti italiani e stranieri. Al termine del ciclo, gli studenti partecipanti conseguiranno sei crediti formativi.
Due docenti
per Francese
per Francese
Nominate le docenti di Lingua Francese: sono le prof.sse Giulia Papoff, per i Corsi di Laurea Triennale, e Rosalba Guerini, per le Magistrali (Lingua, cultura e istituzioni della Francia e dei paesi francofoni), a seguito del pensionamento delle prof.sse Annalisa Aruta e Gabriella Fabbrocino. “Più volte ci siamo espressi sull’importanza dell’insegnamento del francese a Scienze Politiche – afferma Fabio Festa, rappresentante degli studenti – Le lezioni sono sempre state molto seguite, grazie allo splendido lavoro delle docenti, e poi la conoscenza del francese è requisito indispensabile per l’accesso al concorso per la carriera diplomatica, insieme all’inglese ovviamente. In una situazione di mancanza di fondi, quale quella attuale, è, senza dubbio, positivo garantire corsi non obbligatori, ma fondamentali per la preparazione dei laureati”.
Un chiarimento, poi, in merito al riconoscimento degli attestati di lingua. “E’ possibile – spiega Festa – presentarli in segreteria per il riconoscimento dell’esame come altra attività formativa da 6 crediti, ove previsto dal piano di studi, tuttavia la certificazione non deve essere inferiore al livello europeo C1 del CEFR (Common European Framework of Reference for Languages). Ovviamente, ciò vale per tutti gli iscritti ai differenti Corsi di Laurea della Facoltà”.
Un chiarimento, poi, in merito al riconoscimento degli attestati di lingua. “E’ possibile – spiega Festa – presentarli in segreteria per il riconoscimento dell’esame come altra attività formativa da 6 crediti, ove previsto dal piano di studi, tuttavia la certificazione non deve essere inferiore al livello europeo C1 del CEFR (Common European Framework of Reference for Languages). Ovviamente, ciò vale per tutti gli iscritti ai differenti Corsi di Laurea della Facoltà”.