CUN, i candidati napoletani

Si vota dal 20 al 27 gennaio per l’elezione dei componenti del Consiglio Universitario Nazionale (CUN). Saranno eletti 7 professori ordinari, altrettanti associati e ricercatori, oltre a tre rappresentanti del personale tecnico amministrativo. Forte la delegazione campana nell’area delle Scienze chimiche e in quella delle Scienze biologiche (gli elettori sono divisi per aree disciplinari e per fasce), dove si presentano i professori Ettore Novellino, Alessandro Pezzella e Tommaso Russo. Novellino, ordinario di Chimica farmaceutica a Farmacia del Federico II, già membro nello scorso quadriennio, presenta nuovamente la candidatura, “perché – afferma – in questo momento, c’è bisogno di persone con esperienza che conoscano i meccanismi di funzionamento del CUN”. “Nei precedenti quattro anni – continua – abbiamo lavorato molto in visione di una riorganizzazione dell’Università, quindi confermare le stesse persone significherebbe non dover ripartire da zero”. In rappresentanza dei ricercatori del Federico II, sempre nell’area delle Scienze chimiche, il dott. Alessandro Pezzella. “A valle della recente approvazione della Riforma, i prossimi mesi ed anni appaiono davvero critici per il riassetto dell’Università pubblica italiana. –dice Pezzella, ricercatore da dodici anni presso il Dipartimento di Chimica organica e biochimica della Facoltà di Scienze – In questo contesto, il ruolo del CUN avrà un significato importante come sede di elaborazione di mozioni e pareri non solo tecnici ma anche politici. E’ quindi fondamentale, per i ricercatori, presentare e proporre le proprie idee di cambiamento nel luogo istituzionale di rappresentanza degli universitari”. Secondo Pezzella, “l’aspetto più impellente nell’attuazione della legge Gelmini riguarda i meccanismi per la valutazione, oltre a quelli relativi alla distribuzione delle risorse e del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per le Università. Almeno per il primo triennio, il CUN sarà impegnato nello svolgimento di questi importanti compiti”. Per l’area delle Scienze biologiche, si candida il prof. Russo, ordinario di Biologia molecolare presso la Facoltà di Medicina dal ’90 e direttore del Dipartimento di Biochimica e Biotecnologie mediche. “Dopo molti anni di lavoro all’interno dell’Università – fa sapere Russo – ho pensato che forse era giunto il momento di occuparmi di problemi più generali, a livello nazionale”. Quando, a novembre, ha presentato la candidatura, la Riforma Gelmini non era ancora diventata legge. “A mio avviso, è un’occasione da non perdere per affrontare nel modo giusto i problemi dell’Università – afferma ottimista – e visto che per l’attuazione di determinati regolamenti, occorrerà il parere positivo del CUN, quest’ultimo avrà un ruolo consultivo sì ma fondamentale”. Per l’area di Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, si candida il prof. Pierluigi Leone de Castris, ordinario di Storia dell’arte moderna al Suor Orsola Benincasa e Presidente della Consulta Universitaria per la Storia dell’Arte. “La mia candidatura – dichiara – è emersa come una forte pressione dal basso della Consulta, senza alcuna particolare pretesa”. In un momento, quale quello attuale, di riordino generale e di grande crisi, “il lavoro del CUN dovrà essere davvero notevole”. “Nello scorso mandato, – dice De Castris – il Consiglio Universitario si è caratterizzato per il forte legame con le varie consulte, in quanto organo di raccordo tra il lavoro del Ministero e i singoli settori disciplinari. Purtroppo, nella realtà, ci rendiamo conto che il CUN, nonostante l’ottimo lavoro svolto, non viene molto ascoltato dal Ministero”.
Maddalena Esposito
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