Dalla navetta ai seminari di scrittura giuridica

Un trasporto navetta per raggiungere Palazzo Pacanowski. Una della proposte discusse nelle assemblee periodiche delle rappresentanze studentesche che si riconoscono in Listagram. Progetti anche sul piano didattico. Ad esempio l’avvio di “seminari di self marketing, ovvero la capacità di sapersi vendere alle aziende, che può garantire crediti formativi ai partecipanti”, spiega Ruben Santopietro, tra i fondatori del gruppo, al terzo anno di Management delle Imprese Turistiche. Altra proposta in cantiere: “vorremmo realizzare un’accademia della formazione della leadership, stabilendo una rete di relazioni tra i Dipartimenti di Economia e Giurisprudenza, in particolare curando il ruolo di gestione delle risorse umane”. A breve “devolveremo il ricavato della notte bianca in Ateneo, che si è svolta il 17 maggio, alla ricostruzione di Città della Scienza”, informa Ruben. Lo studente si è indirizzato verso le imprese turistiche, ma è interessato al settore marketing della comunicazione: “cinque anni fa le aziende addette al turismo funzionavano bene, oggi sempre più persone prenotano viaggi on-line, risparmiando sull’alloggio e sul biglietto aereo, per cui la nostra figura professionale rischia di morire”. Per ridonarle vitalità bisognerebbe istituire un percorso di social media marketing del turismo: “un buon Master potrebbe essere la soluzione, ma vuol dire spendere dagli 8.000 euro in su e non tutti se lo possono permettere”. Della stessa lista è Marco Antonio Cioffi, rappresentante del Consiglio degli Studenti di Giurisprudenza, organo misto, composto non solo dagli appartenenti al Corso di Studi in esame, ma anche dai rappresentanti di tutti i Dipartimenti più i membri del Senato Accademico. Prossimo alla laurea, Marco Antonio segnala tra i problemi da affrontare: “la mancanza di una struttura burocratica efficiente”. Spiega il perché: “terminato l’esame, le camicie vanno consegnate in segreteria e gli esami sostenuti andrebbero tempestivamente inseriti nel piano di studi on-line. Fatto sta che tra l’esame effettivo e la convalida passano spesso più di cinque mesi e le matricole, in particolare, hanno paura che non vengano inseriti”. Il problema non riguarda solo gli studenti del primo anno, ma è piuttosto diffuso. Il rappresentante lamenta la mancanza di organizzazione: “c’è carenza di aule. Seguiamo spesso in 85, in aule da 45 posti a sedere, durante i corsi di Diritto Privato Comparato e Procedura Civile. Il risultato è che ci sediamo a terra o abbandoniamo la lezione”. Il passaggio di diversi Dipartimenti a Palazzo Pacanowski comporta difficoltà strutturali: “che non devono riguardare gli studenti”. Altra questione collegata “è quella delle aule studio, due in tutto, sia per i corsisti di Economia, che Giurisprudenza. Delle due, una sola è abbastanza capiente. Accade dunque che, dovendosi concentrare tutti lì, si crea confusione, non si riesce a studiare ed il rendimento ne risente”. Con tutti questi disagi lo studente preferisce stare a casa: “processo sbagliatissimo, da arrestare, perché bisogna vivere quotidianamente l’Università”. Tra i progetti studenteschi in via di approvazione, uno in particolare riguarda i giuristi: “abbiamo a cuore l’attivazione di un seminario sulla scrittura di atti giuridici, che vede coinvolti anche i docenti del nostro Dipartimento”. L’intento è quello di: “mostrare la situazione dell’avvocato durante la pratica legale. S’insegnerà la stesura di un atto di diritto civile o penale, a seconda della predisposizione dello studente, come ad esempio un’ingiunzione o la richiesta di un risarcimento”. I laureati, infatti, vivono uno stato di disagio entrando per la prima volta in uno studio legale: “il problema dell’Università italiana in genere è che trasmette una buona preparazione teorica, ma poca pratica. Infatti esercitazioni basilari come questa non sono nel piano di studi”. Per gli immatricolati ha un’altra finalità: “è un modo per indirizzarli ad un ramo del diritto piuttosto che ad un altro”. Antonio vuole diventare avvocato penalista: “ho già partecipato alla trasmissione Quarto Grado, dove ho espresso il mio parere sulla violenza sulle donne, dopo aver seguito un ciclo di seminari sul tema, indetto dall’A.Di.S.U.”. Si intrattiene sulle richieste delle matricole Fabio Agovino, rappresentante del Consiglio di Dipartimento. Ovvero: “gli orari delle lezioni e libri di testo, nonché problemi burocratici. Noi rappresentanti forniamo informazioni su tutte le questioni poco chiare, una sorta di sistema di tutoraggio”. Due richieste sono già state accolte: “le aule studio prima chiudevano alle 17.00, ora che le rendeva impossibili da praticare finché i corsi finivano alle 17.30. La seconda vittoria riguarda proprio le lezioni, il cui inizio è stato anticipato alle 8.40 ed il termine alle 17.00, per consentire ai fuorisede (parecchi visto che prima si seguiva a Nola) di tornare a casa senza problemi con i treni”.
Allegra Taglialatela
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