Il settore che si occupa della salute umana, di quella degli animali e della produzione agricola sostenibile, è ampio e articolato, con grandi possibilità di inserimento professionale, ma poco conosciuto. Ne hanno diffusamente parlato i docenti intervenuti il 5 ottobre (Aula B) ad Orientarsi.
“Quella delle Scienze Motorie è una disciplina che ha molte anime. Una biomedica, una psicopedagogica ed una strettamente sportiva. Non ha scopi sanitari, pertanto non va confusa con Fisioterapia” spiega il prof. Domenico Tafuri, docente all’Università Parthenope. Il triennio è a numero chiuso e, per accedervi, bisogna superare dei test a risposta multipla.
“Avete ancora una anno prima di iscrivervi al corso della vita, da fare con entusiasmo e volontà. La mole di lavoro è notevole, perciò se non ve la sentite, lasciate perdere” avverte il prof. Silvestro Damiano, presentando Veterinaria. Il Corso di Laurea è a numero programmato e, anche in questo caso, il professore è molto esplicito: “se venite alla prova di ammissione, fatelo con una seconda opzione in tasca”. Intanto, mentre parla, alle sue spalle scorrono le immagini delle operazioni e delle attività che si svolgono in un laboratorio di Medicina Veterinaria.
“L’idea che comunemente si ha della facoltà di Agraria è che dopo si vada a zappare. È sbagliato! Noi ci occupiamo di ambiente, di riserve forestali, di genetica. Studiamo il percorso dei prodotti alimentari” dice il prof. Luigi Cembalo, in una spigliata ed interessante presentazione, volta a sfatare preconcetti e ad elencare, invece, i primati della facoltà fridericiana. “Siamo la prima facoltà di Agraria d’Italia e, a tre anni dalla laurea, l’80% delle persone lavora. Non abbiamo molti studenti, ma curiamo molto quelli che ci sono”.
“La Facoltà di Farmacia prevede un lungo percorso di laboratorio. Ci sono due indirizzi principali, Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, rivolto a coloro che amano l’attività di laboratorio” spiega Caterina Eisimberg, laureata e tutor a Farmacia. “Sono attive in Facoltà anche delle lauree triennali che consentono un inserimento lavorativo immediato. Qualunque sia la scelta specifica, la figura professionale, nel suo complesso, è molto richiesta, anche all’estero” le fa eco la collega Marta Compagnone.
Fioccano domande dalla platea.
“Quali possibilità offre Scienze Motorie?”
“Con dei corsi di perfezionamento tecnico in ambito sportivo, oggi si può diventare allenatore o insegnante di educazione fisica nelle scuole. Può essere interessante dire che, alla specialistica si iscrive quasi il doppio delle persone rispetto ai posti disponibili” (Tafuri).
“Come si fa a superare i test di ingresso a Veterinaria?”
“Il Softel del Federico II organizza, a fine luglio e a fine agosto, corsi intensivi per un massimo di un migliaio di persone, che aiutano a capire il metodo per svolgere un test” (Damiano).
“Che differenza c’è tra Veterinaria e Produzioni animali?
“Il primo si occupa della cura degli animali, il secondo studia il modo migliore per ricavare dei guadagni dagli animali” (Cembalo).
Simona Pasquale
“Quella delle Scienze Motorie è una disciplina che ha molte anime. Una biomedica, una psicopedagogica ed una strettamente sportiva. Non ha scopi sanitari, pertanto non va confusa con Fisioterapia” spiega il prof. Domenico Tafuri, docente all’Università Parthenope. Il triennio è a numero chiuso e, per accedervi, bisogna superare dei test a risposta multipla.
“Avete ancora una anno prima di iscrivervi al corso della vita, da fare con entusiasmo e volontà. La mole di lavoro è notevole, perciò se non ve la sentite, lasciate perdere” avverte il prof. Silvestro Damiano, presentando Veterinaria. Il Corso di Laurea è a numero programmato e, anche in questo caso, il professore è molto esplicito: “se venite alla prova di ammissione, fatelo con una seconda opzione in tasca”. Intanto, mentre parla, alle sue spalle scorrono le immagini delle operazioni e delle attività che si svolgono in un laboratorio di Medicina Veterinaria.
“L’idea che comunemente si ha della facoltà di Agraria è che dopo si vada a zappare. È sbagliato! Noi ci occupiamo di ambiente, di riserve forestali, di genetica. Studiamo il percorso dei prodotti alimentari” dice il prof. Luigi Cembalo, in una spigliata ed interessante presentazione, volta a sfatare preconcetti e ad elencare, invece, i primati della facoltà fridericiana. “Siamo la prima facoltà di Agraria d’Italia e, a tre anni dalla laurea, l’80% delle persone lavora. Non abbiamo molti studenti, ma curiamo molto quelli che ci sono”.
“La Facoltà di Farmacia prevede un lungo percorso di laboratorio. Ci sono due indirizzi principali, Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, rivolto a coloro che amano l’attività di laboratorio” spiega Caterina Eisimberg, laureata e tutor a Farmacia. “Sono attive in Facoltà anche delle lauree triennali che consentono un inserimento lavorativo immediato. Qualunque sia la scelta specifica, la figura professionale, nel suo complesso, è molto richiesta, anche all’estero” le fa eco la collega Marta Compagnone.
Fioccano domande dalla platea.
“Quali possibilità offre Scienze Motorie?”
“Con dei corsi di perfezionamento tecnico in ambito sportivo, oggi si può diventare allenatore o insegnante di educazione fisica nelle scuole. Può essere interessante dire che, alla specialistica si iscrive quasi il doppio delle persone rispetto ai posti disponibili” (Tafuri).
“Come si fa a superare i test di ingresso a Veterinaria?”
“Il Softel del Federico II organizza, a fine luglio e a fine agosto, corsi intensivi per un massimo di un migliaio di persone, che aiutano a capire il metodo per svolgere un test” (Damiano).
“Che differenza c’è tra Veterinaria e Produzioni animali?
“Il primo si occupa della cura degli animali, il secondo studia il modo migliore per ricavare dei guadagni dagli animali” (Cembalo).
Simona Pasquale