Il prof. Francesco De Sanctis è Rettore all’Università Suor Orsola Benincasa da 12 anni (dal novembre 1993) 60 anni, una laurea brillante in Giurisprudenza al Federico II, nel 1964-65 -“i tempi in cui i maestri del diritto insegnavano a Napoli e corrispondevano a nomi mitici come Lauria, Guarino, Cariota Ferrara, Francesco De Martino”-, De Sanctis si laureò in Diritto Penale, nonostante qualche incertezza all’atto della scelta della Facoltà. “Scelsi la facoltà senza una grande vocazione per le professioni giuridiche. Avevo interessi invece per i temi del diritto in generale e per le materie umanistiche, filosofico-letterarie in particolare. Optai poi per Giurisprudenza. Anche perché mi affascinava l’idea del diritto come meditazione sui grandi temi degli ordinamenti e del sistema di regole alla base della convivenza sociale e civile”. Quindi la docenza di Filosofia del Diritto e Storia delle Dottrine Politiche. Docente al Federico II negli anni ‘70-80, poi a La Sapienza di Roma, Teramo e Salerno e quindi al Suor Orsola. Insomma un po’ di gavetta accademica. “Anche se in quei tempi era piuttosto dorata”.
La scelta della Facoltà. “Non bisogna scegliere in base alle mode, né alla presunta facilità di trovare lavoro. Ma cercando la propria vocazione. Perché studiare ciò che non piace è cosa altamente complessa. Certo con la volontà ci si laurea in tutto, ma non si eccelle. Il consiglio, insomma, deve venire da dentro”. Perché consiglierebbe il Suor Orsola? “Perché siamo perfetti”. Sorride: “è la risposta che vi piacerebbe sentire”. Poi torna serio: “perché alcune cose le facciamo solo noi: alcuni settori dei beni culturali, come l’Archeologia del mare (un nuovo indirizzo) o Scienze della Formazione”. “Giurisprudenza, a numero chiuso, da noi richiede una frequenza massima, rapporto assiduo con i docenti, una presenza costante in ateneo e sui libri. Una scelta che certamente sacrifica nei 5 anni, ma collocherà bene all’esterno, nella professione e nella società”. “Poi per le nostre lezioni magistrali, con maestri e grandi personalità del diritto, che portano la loro esperienza e il loro sapere ed agire quotidiano”. E l’archeologia pre-classica “con i siti di Vivara e Creta”, e quella medievale “con il sito a S. Vincenzo al Volturno”. Quindi i laboratori di restauro “che è difficile da trovare altrove: metalli preziosi, e affreschi fino all’XI-XII secolo”. Scienze della Comunicazione “che tira molto. E quest’anno abbiamo incrementato la presenza di esperti della comunicazione (Mieli, direttore del Corriere della Sera, conserva la direzione del Master di Giornalismo, e poi i direttori di Rai e quotidiani regionali)”. Inoltre “abbiamo varato due lauree Specialistiche: Comunicazione Istituzionale e d’impresa (per lo sbocco nella Pubblica amministrazione e negli enti locali), e Scienze dello Spettacolo e della Comunicazione multimediale”. Forte anche la spinta all’internazionalizzazione: “avremo tre studenti cinesi e due tunisini che verranno a studiare da noi”. Altra novità: “gli Erasmus, quest’anno saranno aperti anche alla Turchia”. Il Suor Orsola ha già ampliato i confini prima dell’allargamento dell’Unione Europea? “Bontà vostra”.
La scelta della Facoltà. “Non bisogna scegliere in base alle mode, né alla presunta facilità di trovare lavoro. Ma cercando la propria vocazione. Perché studiare ciò che non piace è cosa altamente complessa. Certo con la volontà ci si laurea in tutto, ma non si eccelle. Il consiglio, insomma, deve venire da dentro”. Perché consiglierebbe il Suor Orsola? “Perché siamo perfetti”. Sorride: “è la risposta che vi piacerebbe sentire”. Poi torna serio: “perché alcune cose le facciamo solo noi: alcuni settori dei beni culturali, come l’Archeologia del mare (un nuovo indirizzo) o Scienze della Formazione”. “Giurisprudenza, a numero chiuso, da noi richiede una frequenza massima, rapporto assiduo con i docenti, una presenza costante in ateneo e sui libri. Una scelta che certamente sacrifica nei 5 anni, ma collocherà bene all’esterno, nella professione e nella società”. “Poi per le nostre lezioni magistrali, con maestri e grandi personalità del diritto, che portano la loro esperienza e il loro sapere ed agire quotidiano”. E l’archeologia pre-classica “con i siti di Vivara e Creta”, e quella medievale “con il sito a S. Vincenzo al Volturno”. Quindi i laboratori di restauro “che è difficile da trovare altrove: metalli preziosi, e affreschi fino all’XI-XII secolo”. Scienze della Comunicazione “che tira molto. E quest’anno abbiamo incrementato la presenza di esperti della comunicazione (Mieli, direttore del Corriere della Sera, conserva la direzione del Master di Giornalismo, e poi i direttori di Rai e quotidiani regionali)”. Inoltre “abbiamo varato due lauree Specialistiche: Comunicazione Istituzionale e d’impresa (per lo sbocco nella Pubblica amministrazione e negli enti locali), e Scienze dello Spettacolo e della Comunicazione multimediale”. Forte anche la spinta all’internazionalizzazione: “avremo tre studenti cinesi e due tunisini che verranno a studiare da noi”. Altra novità: “gli Erasmus, quest’anno saranno aperti anche alla Turchia”. Il Suor Orsola ha già ampliato i confini prima dell’allargamento dell’Unione Europea? “Bontà vostra”.