Economia: la navetta per l’Università

Con la ripresa di settembre è stato riattivato, dopo la pausa estiva, il servizio di navetta gestito dall’Azienda Napoletana Mobilità, in convenzione (170 milioni) con l’Ente per il Diritto allo Studio Napoli 1. E’ stata progettata per risolvere, o quantomeno attenuare, le difficoltà di trasporto che incontrano gli studenti che frequentano il complesso universitario di Monte Sant’Angelo; quelli di Ingegneria, dunque, ma anche gli iscritti ad Economia ed a Scienze. Quest’ultima facoltà, infatti, gravita ormai prevalentemente sull’area occidentale. La linea – CU, questa la sigla che la contrassegna – parte da piazzale Tecchio e ritorna di fronte alla metropolitana di Piazzale Tecchio, dopo aver effettuato il seguente percorso circolare: via G. B Marino, via De Gennaro, via Claudio (ferma davanti al biennio di Ingegneria), via De Gennaro, via Cinthia, Università di Monte S. Angelo (arriva fino alle aule del complesso T, quelle che è più disagevole raggiungere a piedi), via Claudio, via De Gennaro, via G.B.Marino.
Lungo questo tragitto sono utilizzati due bus da cento posti ciascuno. Viaggiano per circa 216 giorni all’anno, escludendo agosto, le vacanze di Pasqua (sette giorni), Natale (15 giorni), sabato e domenica, le sei feste nazionali comandate. Almeno per il momento, l’ultima partenza prevista è alle 14.20 da piazzale Tecchio. Studenti, professori e personale non docente del Polo Universitario non pagano nulla. Gli altri passeggeri devono utilizzare il biglietto Giranapoli o l’abbonamento Napolipass. Le partenze da Campi Flegrei sono previste con intervallo di venti minuti l’una dall’altra, ad eccezione delle prime tre, che sono programmate alle 7.30, 7.45 ed alle 8.00.
Giovedì sette settembre Ateneapoli ha effettuato un mini test, per verificare a che stadio è la messa a punto del servizio, se sono rispettati gli orari di partenza, se effettivamente la navetta è in grado di percorrere il tragitto da piazzale Tecchio a Monte Sant’Angelo nei 15 minuti stimati dall’Azienda Napoletana Mobilità, “in relazione alle condizioni del traffico della zona”. 
Partenza prevista alle 12.40 da piazzale Tecchio; sono le 12.30, dunque tocca aspettare qualche minuto. Nel frattempo partono due C15 esattamente dallo stesso posto della navetta. Arrivano a Pianura, ma passano per il complesso universitario, sia pure senza entrare al suo interno. Salgono in tanti, studenti e non studenti. Alle 12.40 del CU non c’è ancora traccia alcuna; cinque minuti più tardi arriva di gran carriera. Il conducente scende per pochi minuti; sulla vettura resta un dipendente dell’Ente per il Diritto allo Studio. “Il mio compito – spiega- è di rilevare le presenze e di verificare il tempo che l’autobus impiega per effettuare il percorso”. Alle 12.55 si parte. A bordo, oltre all’autista ed all’impiegato dell’Ente, salgono non più di dieci persone. Una metà sono studenti, un’altra metà utenti normali. Tra loro una signora che ha sbagliato autobus e scende un paio di fermate più tardi. Il traffico è scarso e si prosegue senza ostacoli: via Marino, via De Gennaro, via Claudio. Scende un passeggero, uno studente che era salito a piazzale Tecchio per risparmiarsi le poche centinaia di metri che separano il triennio dal biennio. In via De Gennaro scendono due signore; quando l’autobus entra in via Cinthia sono rimasti cinque studenti, che scendono alla seconda fermata prevista all’interno del complesso universitario. Tempo impiegato da piazzale Tecchio a Monte Sant’Angelo: poco più dei quindici minuti previsti. Il dato positivo è questo; quello meno incoraggiante è rappresentato dal numero di utenti scarsi. Una coincidenza sfortunata? Il dipendente dell’Edisu è disposto a giurarlo: “lavoro su questa linea da una settimana circa e posso dire che in orario di punta, la mattina tra le otto e le nove, salgono sulla CU fino a sessanta studenti”. Una seconda verifica andrà dunque effettuata agli inizi di ottobre, quando saranno iniziate le lezioni di tutti i corsi di laurea che fanno capo a Monte Sant’Angelo. Nel frattempo, ecco qualche dichiarazione colta al volo tra alcuni studenti i quali aspettano alla fermata di Monte Sant’Angelo la navetta che li riporti a piazzale Tecchio. “Per adesso siamo pochi a prendere il bus, ma è un’ottima iniziativa- spiega Loredana Iacovacci, studentessa di Fisica- Specialmente per chi, come me, deve arrivare fino alle aule T. Fino ad oggi non ho mai dovuto aspettare più di dieci minuti, sia a piazzale Tecchio, sia a Monte Sant’Angelo”. Concorda Piero Filoni, iscritto al quarto anno di Ingegneria Meccanica: “una navetta serviva. Secondo me andrebbe coperto con il servizio anche l’orario pomeridiano, fino alle 19.00. Tra corsi ed esercitazioni noi studenti restiamo qui fino alle sei, sette di sera. Specie d’inverno è utile prendere un autobus che porta direttamente alla metropolitana”. Scettico, invece, Alessandro Caponnino, terzo anno di Scienze, il quale si avvia a piedi verso la fermata esterna di Monte Sant’Angelo. “A piedi, dall’ingresso alle aule T, ci vuole meno di un quarto d’ora. Siamo ragazzi e camminare un po’ può farci soltanto bene; sinceramente io questa esigenza non l’avvertivo per nulla. Le carenze di servizi sono ben altre”! 
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