Elezioni del Preside

Non è ancora stata stabilita la data delle elezioni, ma la Facoltà di Scienze Politiche intende procedere alla scelta del nuovo preside il prima possibile. Attualmente i candidati in corsa sono soltanto due: il preside uscente, prof. Raffaele Feola e il direttore del Dipartimento di Scienze dello Stato, prof. Francesco Riccobono. Il primo ha scritto ai colleghi una lettera in cui rendeva nota la sua ricandidatura, definita in linea con l’operato svolto finora e proposta per “spirito di servizio e profondo affetto per la facoltà”. Il secondo ha elaborato un programma, datato 13 marzo e fatto ampiamente circolare, nelle ultime tre settimane, non solo tra i docenti ma anche tra i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e i rappresentanti degli studenti ancora in carica. Il prof. Riccobono punta ad una “svolta qualitativa” per la Facoltà di Scienze Politiche, da attuare adottando tre precisi criteri di governo: “fattibilità, trasparenza e collegialità delle scelte”. “In una fase di crisi come quella attuale, con risorse così scarse a disposizione, dobbiamo fare fronte comune in vista del raggiungimento di obiettivi essenziali”, dice il professore, che aggiunge di avere in mente “una guida corale per obiettivi condivisi”. Tutto questo passa attraverso la “centralità del Consiglio di Facoltà, garantita da un regolamento che ne precisi i meccanismi di funzionamento”, ma al contempo non può prescindere dal “pieno rispetto delle competenze delle strutture, Corsi di Laurea e Dipartimenti”. Tra gli impegni concretamente assunti dal prof. Riccobono nel suo programma ci sono quello a favore dell’internazionalizzazione della facoltà, con un arricchimento dell’offerta di mobilità internazionale sia per gli studenti che per i docenti; quello per la riqualificazione della biblioteca, con nuove acquisizioni ma anche con un’azione di digitalizzazione del servizio; quello per difendere un’idea di centralità della dignità della persona. Quest’ultimo impegno cattura particolarmente l’attenzione, viene naturale chiedersi quali saranno gli strumenti della sua attuazione. “Abbiamo un esempio nelle grandi università americane- afferma il prof. Riccobono-dove, oltre alle discipline di studio, si insegna come tenere comportamenti eticamente qualificati. Ritengo che questo sia uno dei compiti dell’università, dove l’assunzione di certi comportamenti dovrebbe essere garantita da un codice deontologico, e non semplicemente rimessa alla buona educazione individuale. Per questo ho pensato all’istituzione di un garante che vigili sulla tutela dei comportamenti e dei rapporti tra le persone”. 
Il documento inviato dal preside ai docenti più di un mese fa non contiene invece un programma analitico, ma l’indicazione della volontà di ricandidarsi per portare a termine il lavoro svolto finora. “Di regola il preside uscente si candida per un secondo mandato- ci spiega il prof. Feola- del resto, un mandato solo non è sufficiente per sviluppare il percorso già programmato”. Le parole serenità e armonia ricorrono spesso, quando si parla delle elezioni con il prof. Feola. “Intendo lavorare in un clima sereno, per migliorare le condizioni degli studenti e assicurare una buona collocazione della facoltà nel panorama locale e nazionale. Non ci sono inversioni di tendenza rispetto alla politica che ho adottato finora, il mio obiettivo è di consolidare la crescita di Scienze Politiche. Essenziale è che vi sia armonia tra gli organi di facoltà”. Anche per Raffaele Feola il ruolo del Consiglio di Facoltà è centrale: “il Consiglio di Facoltà mi guiderà con la sua saggezza”. 
Sara Pepe
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