Elezioni studenti all’Adisu Federico II l’11 dicembre

Si svolgeranno l’11 dicembre le elezioni dei rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio d’Amministrazione dell’ADISU del Federico II. Voteranno i membri del Consiglio degli Studenti d’Ateneo (CdS) mentre l’elettorato passivo è esteso a tutti gli studenti. Tre i seggi disponibili. Il 4 dicembre sono pervenute all’Ufficio Elettorale solo tre candidature, quelle avanzate da Confederazione. Si tratta di Michele Merlino, Luigi Napolitano e Giorgio Leone. Sinistra Universitaria e Udu non hanno presentato polemicamente alcun candidato e chiedono il rinvio della consultazione. Spiega Antonio Chianese del CdiA d’Ateneo- abbiamo inviato una nota al Rettore perché chiediamo di rimandare le elezioni dei rappresentanti all’Adisu fino all’attuazione della Legge Bersani”, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2008,  “non si può procedere all’elezione dei membri del CdA dell’Adisu senza avere prima un quadro normativo di riferimento chiaro e stabile. Ci aspettiamo, infatti, che in questo clima venga ridotto anche il numero dei consiglieri di quest’organo. Inoltre, non capiamo perché queste votazioni debbano avvenire adesso, quando il mandato dei Consiglieri scadrà il prossimo anno”.
Convinti della correttezza di queste elezioni sono, invece, i membri della Confederazione che ritengono, anzi, necessario un cambio della guardia tra i rappresentanti all’Adisu. “La responsabilità del Consiglio degli Studenti è di scegliere i propri rappresentanti nel CdiA dell’Azienda per il Diritto allo Studio. Già da diverso tempo ci si era posto il problema di un certo lassismo all’interno di quest’organo, quindi è nostro dovere partecipare attivamente in questa occasione”, dice Napolitano, Presidente del CdS.
La destra anche se non presenta nessuna candidatura, è, anch’essa, favorevole alle votazioni in questa data come sottolinea Ruggero Maria Savarese, senatore accademico: “probabilmente appoggeremo le candidature presentate da Confederazione perché speriamo che chiunque siano gli eletti facciano bene il loro dovere al di là del colore politico”.
 (Va.Or.)
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