Studenti a servizio dei loro colleghi. Ex studenti Erasmus che offrono sostegno, consigli e garanzie per gli esami sostenuti all’estero. Tutto è nato quasi per caso a seguito dell’esperienza di un gruppo di laureandi in Lettere che hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo e la loro conoscenza in materia di Erasmus. A capitanare il gruppo, composto tra l’altro da Nazario Malandrino, è Alfredo Cosco. “Mi arrivano migliaia di messaggi alla settimana mediante la posta elettronica, tutti mi chiedono informazioni per mettersi in contatto con i professori di Napoli. Mi chiedono come rintracciare i propri docenti e in questo caso li mettiamo in contatto mediante l’indirizzo elettronico del professore interessato o attraverso il numero di fax, a seconda delle circostanze. Il bello o il brutto di Erasmus è che si tratta di un’esperienza che si vive per fasi progressive. Niente viene stabilito prima, se non per grandi linee, perché non ci sono le conoscenze necessarie per farlo. Allora quando di volta in volta si presentano i problemi noi cerchiamo di risolverli senza grandi drammi”. Il gruppo di lavoro è impegnato a risolvere i disagi che spesso si creano al momento della convalida degli esami. La causa non consiste, come ha rilevato la professoressa Elda Morlicchio, nella cattiva volontà del professore di rifiutare il programma sostenuto all’estero, ma perché, a seguito delle autonomie di ogni singolo ateneo, l’esame può variare nel contenuto e nella sostanza. A tale proposito Alfredo Cosco e gli altri stanno attrezzando una guida informativa per chiarire fin dall’inizio a quali difficoltà si va incontro, un vademecum scritto in maniera chiara che contenga numeri e di riferimento. Ma le novità vanno oltre. Il gruppo sta creando via internet un network: un punto di scambio di messaggi e di utili informazioni, dove docenti e studenti potranno interagire stando all’estero, evitando le brutte sorprese del ritorno. Ed in più, a seguito di una normativa che regola il programma Erasmus, d’ora in avanti sarà possibile sostenere un esame all’estero al di fuori del piano di studio, e poi vederselo tranquillamente registrato, senza aumentare il numero degli esami previsti dal proprio ordinamento universitario. Ad esempio chi sceglie il Belgio potrà sostenere l’esame di Arte fiamminga; chi viene a Napoli studiare i papiri di Ercolano. Sono due argomenti tirati a caso che esulano dal rispettivo piano di studio, ma che saranno comunque convalidati al ritorno nella rispettiva facoltà di partenza. E’ un modo semplice ed efficace per accrescere il proprio curriculum e la propria cultura.