“La Commissione ha verificato che per 6-7 studenti si riscontravano delle irregolarità amministrative”. Che tipo di irregolarità? “In una delle fattispecie non corrispondevano alcuni numeri di verbale con quelli di registrazione”. “Ma attenzione – aggiunge – potrebbero anche essere semplici errori di registrazione, irregolarità prontamente documentate dal sistema di controllo automatico dell’Università”. “Un controllo effettuato sugli ultimi 2-3 anni di carriera universitaria dei 6-7 studenti su cui sono state riscontrate delle irregolarità”. “Oltre non ci è consentito andare, perché non ne abbiamo i poteri. La questione diventa penale. E, difatti, nei mesi scorsi, abbiamo consegnato la nostra relazione al Rettore Trombetti che l’ha, a sua volta, girata alla Procura della Repubblica”. È il 22 gennaio, a parlare è il prof. Massimo Marrelli, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, già Preside della Facoltà di Economia, nominato dal Rettore Trombetti, prima dell’estate, a capo della Commissione d’indagine del Federico II, che ha indagato sugli esami falsi verificatisi alla Facoltà di Giurisprudenza nella scorsa primavera. Commissione di cui hanno fatto parte anche il Capo della Ripartizione Relazione Studenti, dott. Tafuto, ed il suo vice, dott. Iovino.
In pratica è stato solo un “controllo amministrativo”, riferisce sempre Marrelli. “Naturalmente, essendoci sospetti di irregolarità, in via cautelativa, ai 6-7 studenti oggetto di indagine è stata sospesa la partecipazione alle sedute di laurea”. Almeno quella di luglio scorso, come ci confermò il Preside Michele Scudiero sul numero di Ateneapoli del 10 ottobre. Dunque, per sapere come è andata a finire, occorre rivolgersi all’autorità giudiziaria. Giudice per le indagini preliminari dott. Giancarlo Novelli, della Procura di Napoli. Sembra però che l’indagine non sia ancora conclusa: “ogni tanto sappiamo che vengono sentiti nostri docenti per verificare firme sui verbali o su altri aspetti”, ci ha riferito il nuovo Preside, prof. De Giovanni. Dalla Procura bocche cucite (c’è il segreto istruttorio) e la conferma che l’indagine è tuttora in corso.
Qualche elemento utile. Sempre il Preside Scudiero, ad ottobre – rispondendo alle domande di Ateneapoli – ci informò che gli esami su cui erano state riscontrate irregolarità erano: “Diritto Commerciale III, una cattedra di Procedura Civile e forse anche una di Diritto Amministrativo”. “Che l’anomalia si sarebbe verificata lo scorso marzo e prontamente rilevata dalla Facoltà. In quanto la nostra Segreteria Studenti, nel registrare alcuni esami, ha notato delle evidenti discrepanze: dalla firma dei docenti alla non corrispondenza fra numeri di esami sostenuti e numero degli esami registrati nei verbali. Così abbiamo chiamato uno dei docenti sulla cui cattedra si erano verificate le anomalie (Diritto Commerciale III) per chiarimenti, il quale ha disconosciuto la propria firma su un paio di verbali ed ha sporto denuncia ai carabinieri di Roma (dove risiede)”. Ancora: “alla nostra richiesta ad alcuni degli studenti – indagati, n.d.r. – di esibire il libretto degli esami con la firma del docente, c’è chi ha dichiarato di averlo smarrito – il che induce ad approfondire i controlli – ed un paio di studenti hanno invece presentato diffida per autotutela”. Scudiero tendeva comunque a minimizzare: “fenomeni isolati a poche unità”… “e poi casi analoghi si sono verificati anche alle Università di Pavia e Milano. Purtroppo siamo in una società che gronda di irregolarità”. E poi citava la “mole di lavoro di cui Giurisprudenza si fa carico: 80.000 esami l’anno sostenuti – minimo, su 20.000 studenti iscritti, n.d.r. – di cui 2.500 verbali d’esame nel solo mese di marzo scorso”.
Paolo Iannotti
In pratica è stato solo un “controllo amministrativo”, riferisce sempre Marrelli. “Naturalmente, essendoci sospetti di irregolarità, in via cautelativa, ai 6-7 studenti oggetto di indagine è stata sospesa la partecipazione alle sedute di laurea”. Almeno quella di luglio scorso, come ci confermò il Preside Michele Scudiero sul numero di Ateneapoli del 10 ottobre. Dunque, per sapere come è andata a finire, occorre rivolgersi all’autorità giudiziaria. Giudice per le indagini preliminari dott. Giancarlo Novelli, della Procura di Napoli. Sembra però che l’indagine non sia ancora conclusa: “ogni tanto sappiamo che vengono sentiti nostri docenti per verificare firme sui verbali o su altri aspetti”, ci ha riferito il nuovo Preside, prof. De Giovanni. Dalla Procura bocche cucite (c’è il segreto istruttorio) e la conferma che l’indagine è tuttora in corso.
Qualche elemento utile. Sempre il Preside Scudiero, ad ottobre – rispondendo alle domande di Ateneapoli – ci informò che gli esami su cui erano state riscontrate irregolarità erano: “Diritto Commerciale III, una cattedra di Procedura Civile e forse anche una di Diritto Amministrativo”. “Che l’anomalia si sarebbe verificata lo scorso marzo e prontamente rilevata dalla Facoltà. In quanto la nostra Segreteria Studenti, nel registrare alcuni esami, ha notato delle evidenti discrepanze: dalla firma dei docenti alla non corrispondenza fra numeri di esami sostenuti e numero degli esami registrati nei verbali. Così abbiamo chiamato uno dei docenti sulla cui cattedra si erano verificate le anomalie (Diritto Commerciale III) per chiarimenti, il quale ha disconosciuto la propria firma su un paio di verbali ed ha sporto denuncia ai carabinieri di Roma (dove risiede)”. Ancora: “alla nostra richiesta ad alcuni degli studenti – indagati, n.d.r. – di esibire il libretto degli esami con la firma del docente, c’è chi ha dichiarato di averlo smarrito – il che induce ad approfondire i controlli – ed un paio di studenti hanno invece presentato diffida per autotutela”. Scudiero tendeva comunque a minimizzare: “fenomeni isolati a poche unità”… “e poi casi analoghi si sono verificati anche alle Università di Pavia e Milano. Purtroppo siamo in una società che gronda di irregolarità”. E poi citava la “mole di lavoro di cui Giurisprudenza si fa carico: 80.000 esami l’anno sostenuti – minimo, su 20.000 studenti iscritti, n.d.r. – di cui 2.500 verbali d’esame nel solo mese di marzo scorso”.
Paolo Iannotti