Giovane laureato in Economia, manager di una multinazionale, racconta in un concorso la sua storia di vita

La sua ‘storia di vita’ è quella di un manager di 30 anni che ce l’ha fatta nonostante le difficoltà e che sogna di crescere ancora. Vincenzo Magliulo, laureato in Economia alla Seconda Università, originario di San Felice a Cancello, è tra i finalisti del concorso ‘Storie di vita’, bandito dalla Provincia di Caserta in collaborazione con l’Associazione Giovani senza Frontiere e con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero della Gioventù e dell’Unione delle Province Italiane. In palio ci sono 5 premi in denaro, che vanno dai 500 ai 3.500 euro. A decretare i vincitori, tra i partecipanti selezionati con un apposito colloquio, saranno i visitatori del sito www.talentsraising.eu, dove è possibile votare la storia di successo preferita. Tra queste c’è anche quella di  Magliulo, che ha partecipato al concorso aderendo pienamente allo spirito dell’iniziativa, quello di spezzare il circolo vizioso di pessimismo che sta paralizzando i giovani del Sud. “La tenacia ricompensa”, dice, “anche se si proviene da territori come i nostri”. Oggi Magliulo è manager di una multinazionale che costruisce centrali fotovoltaiche, la Energys Gestion Medioambiental, si occupa dello sviluppo del settore in Italia e già pensa a come dirottare una serie di investimenti in Campania. “Lavoriamo su investimenti grossi, in genere di almeno 10 milioni di euro. Costruiamo centrali fotovoltaiche che vendiamo all’Enel, abbiamo creato un sistema innovativo con pannelli che ruotano seguendo la traiettoria del sole, come i girasoli, e che ci possono dare un incremento di produzione di energia che significa incremento di produttività. Con il forte irraggiamento solare che abbiamo in Campania, si può creare un indotto molto interessante, un circolo estremamente virtuoso. Ma il piano energetico regionale non è congegnato in maniera da agevolare questi investimenti, purtroppo qui ho trovato intoppi che non si sono presentati in nessun’altra regione d’Italia”. Ma in che modo è arrivato a occuparsi di un settore così innovativo e importante? La sua gavetta è stata lunga, fatta non solo di lavoro ma anche di formazione continua. Dopo la laurea in Economia a 25 anni, conseguita in un periodo molto difficile a causa della malattia del padre, Vincenzo continua a studiare: un Master in Business Administration a Milano e uno in Finance a Napoli. In seguito, si trasferisce a Londra, dove trova lavoro presso un’impresa di consulenza strategica. L’esperienza inglese dura due mesi, dopodiché torna in Italia, a Roma, assunto nella MSX International, una multinazionale che si occupa di consulenza strategica al settore automotive. “Ero diventato responsabile per la rete autorizzata del cliente Fiat. Ma poi è scoppiata la crisi e mi sono ritrovato senza lavoro. Dovevo rimboccarmi le maniche, mi sono guardato intorno e ho trovato un bando comunitario per uno stage all’estero, presso la Energys in Spagna. Lo stage è durato 5 mesi, poi mi hanno assunto. Ho presentato agli azionisti un business plan per l’espansione in Italia: ne sono stati entusiasti. Adesso ho un contratto come country manager. Se mi avessero proposto di fare il direttore dell’Andalusia, avrei accettato ugualmente, ma preferisco creare un’opportunità di sviluppo nel settore energetico per la mia terra, cui sono riconoscente”. La gran quantità di idee che ha per la Campania coinvolge anche l’Università in cui si è laureato. “Vorrei portare il quartier generale italiano di Energys a Napoli o a Caserta, ed organizzare tutti i convegni di gruppo in Campania, che significherebbe muovere anche un po’ l’economia del territorio: alberghi, ristoranti, catering. Potrebbero anche nascere opportunità di stage per giovani stagisti. Quello dell’energia è uno dei pochi settori economici che regge la caduta verticale del prodotto interno lordo, ci sono buone prospettive occupazionali”. Con caparbietà e tenacia, il dott. Magliulo ha realizzato i suoi desideri. Oggi fa esattamente ciò che sognava da studente. Dedica questo successo a suo padre e sottolinea: “Non è vero che si raggiungono certi obiettivi solo con le spintarelle. Io ne sono la dimostrazione vivente e spero di poter essere un esempio anche per altri giovani”.
Sara Pepe
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