Giurisprudenza, verso la chiusura la sede di Nola

Si avvia verso la chiusura il Corso di Laurea in Giurisprudenza, con sede a Nola. Conseguenza dei tagli previsti dal Ministero dell’Economia e dell’inasprimento dei requisiti minimi previsti dalla legge Gelmini. “In Facoltà  abbiamo 60 docenti spalmati sui vari Corsi di Laurea (Scienze giuridiche, Economia e il Corso Magistrale in Giurisprudenza) – afferma il Preside Federico Alvino – Secondo i requisiti minimi, ne dovremmo avere 20 solo a Nola e quindi procedere, nel prossimo anno, all’assunzione di almeno 5 unità, cosa praticamente impossibile, visto il blocco del turn over”. A ciò si aggiungono le spese ingenti per il canone di fitto delle strutture universitarie di Nola (il complesso monastico di S. Chiara e l’ex sede ECA in C.so Vitale) che ammontano a 100mila euro l’anno. “Abbiamo chiesto sostegno a 40 sindaci delle amministrazioni dell’agro-nolano, ma la risposta è stata molto deludente”. Restano quattro le aule di proprietà presso l’ex Casa del Fascio, in piazza Giordano Bruno. “Ce n’è una grande da 200 posti, una da 80 e altre due più piccole da 30 e 40 posti ciascuna. Con questi spazi, non possiamo immaginare di attivare un Corso di Laurea quinquennale”. Dunque, tutte le attività di didattica e ricerca saranno concentrate a Napoli, in via Acton e via Parisi (“la nuova sede di Monte di Dio dovrebbe essere pronta per settembre-ottobre, visto che necessita solo di alcuni collaudi per la sicurezza”). A Nola ci sarà solo un punto d’ascolto per gli studenti che vivono nei comuni limitrofi. “Purtroppo, non sarà più possibile, come lo è stato negli ultimi dieci anni, pensare a Nola quale sede principale del Corso in Giurisprudenza. Abbiamo creduto fortemente in questo investimento ma, allo stato attuale delle cose e se il territorio non batte un colpo, dal prossimo anno sarà possibile effettuare le immatricolazioni esclusivamente a Napoli”, dove, intanto, si pensa al numero programmato. “Stiamo discutendo concretamente sull’introduzione del numero chiuso fissato a 500 immatricolazioni”, conclude Alvino.
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