Gli studenti: una bella atmosfera, stage e tirocini, ma l’impegno deve essere costante

“Studiare economia è una scelta che va fatta se si ha un particolare amore per queste materie. Si deve essere consapevoli che, una volta intrapresa, questa strada richiede impegno e dedizione costante, un po’ come quando sposi una donna”. Una metafora calzante quella proposta da Nicola, studente al terzo anno di Economia Aziendale che ha solo parole positive per il Dipartimento: “la sede si raggiunge molto facilmente con i mezzi pubblici, qui si respira una bella atmosfera, ci si conosce quasi tutti”. Solo lodi anche da Teresa, iscritta al primo anno: “mi sono trovata benissimo, i docenti hanno con noi studenti un ottimo rapporto e mostrano grande passione per le materie che insegnano”. Un consiglio per le future matricole: “alcuni esami, come Marketing, sono abbastanza complicati. Per esperienza consiglio di affrontare una materia alla volta, o si rischia di non concludere niente per voler fare troppo”. Dello stesso avviso Claudio, iscritto al terzo anno: “ci sono esami difficili come Diritto Commerciale che si possono superare solo studiando con dedizione”. Tra un esame e l’altro, fa notare, c’è comunque spazio per altre attività: “l’università mette a nostra disposizione una serie di stage presso enti pubblici ed alcuni si sono concretizzati in assunzioni, le opportunità ci sono”. Chiara, primo anno, si dice entusiasta delle iniziative promosse dal Dipartimento, tipo il recruiting day o le convenzioni internazionali, ed apprezza particolarmente anche l’ambiente: “il fatto di trovarsi in un piccolo Ateneo può aiutare molto uno studente appena diplomato nell’approccio con l’università. L’atmosfera è familiare, ci conosciamo quasi tutti e scambiamo consigli preziosi anche su come affrontare un esame”. Un passaggio delicato che va vissuto comunque con serenità: “bisogna mettere in conto che all’università cambieranno molte cose, è importante avere un buon metodo di studio per non complicarsi troppo la vita”, afferma Maria, studentessa al terzo anno, che aggiunge: “prima di fare questa scelta siate consapevoli delle vostre conoscenze. Per esami come Diritto Commerciale o Economia Aziendale, provenendo da un istituto tecnico commerciale, ho avuto molto meno problemi dei miei compagni che non avevano affrontato discipline di questo tipo alle superiori”. Anche Sebastiano, terzo anno, parla di maggiori responsabilità: “rispetto alle scuole superiori, abbiamo maggiore libertà ma bisogna saperla gestire. Personalmente credo sia indispensabile seguire i corsi ed anche sfruttare la disponibilità dei docenti per delle chiarificazioni”. Sabina, al secondo anno, conclude: “frequentare i corsi diventa indispensabile per discipline come Matematica, chiaramente unito ad uno studio quotidiano. Non essendo obbligati a studiare giorno per giorno si rischia di accumulare tutto alla fine e, di conseguenza, essere bocciati”. 
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