Gli studi di Ingegneria a dieci anni dalla riforma

A dieci anni dall’attivazione del 3 più 2 e a cinque dalla 270 che ha introdotto importanti revisioni della struttura ordinamentale dei Corsi di studio: individuerà gli aspetti positivi e le criticità delle riforme che hanno interessato l’università italiana la Conferenza dei Presidi di Ingegneria che si tiene oggi, 28 ottobre, con inizio alle ore 9.00, presso la sede della Facoltà della Federico II (Aula Scipione Bobbio), nell’ambito delle celebrazioni del Bicentenario dalla sua fondazione. Un incontro che si preannuncia di grande interesse per i temi in discussione: i profili e gli sbocchi occupazionali del laureato e del laureato specialistico/magistrale; la regolarità degli studi e l’efficacia dei percorsi formativi attraverso l’analisi dei flussi, la durata degli studi, i tassi di abbandono; l’accesso agli studi con i pre-requisiti richiesti agli studenti che si immatricolano – e quindi i test di autovalutazione e il recupero degli obblighi formativi. Apriranno i lavori, tra gli altri, il Preside Piero Salatino, il Rettore Massimo Marrelli, il Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi di Ingegneria Vito Cardone. Qualche nome tra i relatori delle diverse sessioni di studio: Armando Brandolese, Presidente del CISIA, Andrea Cammelli, Direttore Alma Laurea, Alberto Meomartini, Presidente della Commissione Università e Orientamento di Confindustria.
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