L’approccio allo studio dev’essere basato sul ragionamento logico deduttivo non sulle definizioni a memoria. È questo il consiglio metodologico del prof. Luciano Gaudio per affrontare al meglio l’esame di Genetica. “Fatto questo, è uno degli esami più semplici da superare”, sostiene il docente ridimensionando alcune delle preoccupazioni dei ragazzi. “Non sono necessarie basi matematiche particolari. Bastano le quattro operazioni a livello elementare e pochissimi concetti di Statistica e Probabilità, gli stessi che si utilizzano nella vita quotidiana. Tutte cose che ripetiamo dal punto di vista pratico”. Il corso, fondato sulle basi forti della materia, il Mendelismo in primis, cerca di illustrare alcuni fenomeni biologici attraverso esperimenti dimostrativi che fanno rivivere i momenti più significativi, dal punto di vista sperimentale, della disciplina. “Il laboratorio, è chiaro, non consente di vedere tutta la sperimentazione della Genetica, ma per collocare adeguatamente l’attività nel quadro logico del corso è necessario seguire con regolarità”. Le domande d’esame sono sempre tese all’applicazione dei concetti, per questo in un’unica sessione si svolgono esercizi e orale. “Gli studenti li considerano esercizi, in realtà sono solo domande dalle quali far scaturire il ragionamento”. A molti studenti, la disciplina appare come una finestra che apre nuove prospettive. “Permette di fare scoperte quotidiane su molti fenomeni diversi, l’insorgenza di malattie come il cancro, l’evoluzione umana. È il motivo per il quale si dice che questo sia il secolo della Biologia. Trovo sia affascinante”, conclude il prof. Gaudio.