I videomakers Jackal alla presentazione del corso Web e Nuove Tecnologie

Tutti ricordiamo “Il Piccione” che parodiava il film cult “Il Corvo”, oppure “Sono molto leggenda”, la presa in giro di “I am legend” con il divo Will Smith, legata al dramma dei rifiuti in Campania. Questi alcuni dei video realizzati dal gruppo di videomakers napoletani The Jackal, che inaugurerà l’11 marzo il corso di Web e Nuove Tecnologie al secondo anno di Scienze della Comunicazione, tenuto dal prof. Giorgio Ventre. “L’idea di far presentare il corso da questi giovani e brillanti ragazzi mi è venuta perché oggi chi utilizza tecnologie digitali deve avere un approccio interdisciplinare. Infatti gli ingegneri dovranno essere aperti all’area umanistica, i sociologi alle nuove tecnologie, così come hanno fatto i Jackal”, spiega il docente. Obiettivo è dare agli studenti competenze necessarie per poter utilizzare consapevolmente i mezzi messi a disposizione. “Partiti con un approccio satirico verso la cinematografia, oggi i Jackal sono tra i maggiori produttori di video viral in rete, che diffondono attraverso il canale you tube ed hanno addirittura fondato un’azienda. Di recente realizzazione anche il video dei 99 posse Tarantelle Pe’ campa’”. La creatività dei ragazzi si esprime soprattutto attraverso la serie “Lost in google”, “dove il protagonista si fa la domanda ‘Che succede se digito google su google?’. Viene risucchiato nell’ipermondo di internet e dovrà attraversare tutto il web per tornare a casa”. Il corso del prof. Ventre prevede dunque una parte sperimentale, che consentirà agli studenti di mettere in pratica ciò che hanno imparato a lezione. “Le esercitazioni consisteranno nella realizzazione di progetti ottenuti attraverso la piattaforma di editing multimediale Interwine, ideata da giovani startupper napoletani (presenti anche loro l’11 marzo), che offre la possibilità di creare storie, documenti e script usando disegni, sequenze audio, video o foto”.
Gli studenti saranno divisi in gruppi e ad ognuno di essi verrà assegnato un compito: dalla storia per bambini all’annuncio pubblicitario, “con l’intento di farli collaborare, per consentire loro di capire che attraverso la piattaforma è possibile diventare imprenditori di se stessi e trasformare le proprie idee, competenze ed entusiasmo in occasione di lavoro”.
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