Avrebbe potuto restare ancora un paio d’anni al vertice amministrativo dell’Università Federico II, ed invece ha preferito andarsene in pensione. Il dott. Giancarlo De Luca, 65 anni compiuti lo scorso 28 ottobre, dirigente vicario dell’ateneo dal 1992-93, dove era arrivato nel 1989 ed una precedente lunga esperienza all’Università Parthenope, a far data dallo scorso 1 novembre è in pensione. Una decisione che spiega così: “per raggiunti limiti d’età. Ho 65 anni. Quando sono entrato nell’Università a questa età si andava in pensione. Poi la legge è cambiata, oggi sarei potuto rimanere ancora un paio d’anni. Ma non me la sono sentita. Voglio fare un po’ di cose che non sono riuscito a fare prima, qualche viaggio ad esempio: fra qualche giorno parto per Budapest. E poi la famiglia, i due figli, la casetta a S. Agata dei Goti”. “Perché sprecare ancora qualche anno dietro una scrivania?”. Gli facciamo notare che era pur sempre il dirigente vicario, il numero due dell’amministrazione, del prestigioso Federico II. Ma lui schivo, serafico: “i ricambi generazionali fanno bene alle istituzioni. È tutto fisiologico. Io ho fatto solo il mio dovere in questi anni e per quello sono stato pagato”. Alla nostra richiesta di un commento, una dichiarazione più ampia, un ricordo, risponde: “come sapete, non mi piacciono le luci della ribalta, sono stato e sono un semplice servitore dello Stato. Vi prego di non scrivere quasi nulla”. Poi aggiunge: “anzi, solo un grazie ed arrivederci”. A rivederci dove? “Al concerto di Natale dell’Ateneo, agli appuntamenti della Corte di Federico, ai concerti classici. Ma lavoro basta”. Ma almeno un ricordo? “Ho trascorso una bellissima esperienza, umana e professionale. Ho lavorato in un mega ateneo con 800 anni di storia, conosciuto ovunque, e con persone eccezionali con cui ho condiviso tanto lavoro quotidiano, dalle segretarie, agli uscieri, ai dirigenti”. Ma almeno un ricordo particolare? “Il periodo per certi versi travagliato, condiviso con pochissime persone, di buona volontà, quando dovemmo passare dalle tasse uguali per tutti alle fasce di tassazione. Con gli studenti per strada che protestavano”. “Ma ora basta domande”, non vuole dire altro, “mi sentirei a disagio. Non sono abituato”.
Noi possiamo invece ricordare che nei 16 anni al Federico II ha diretto la I Ripartizione Studenti, la terza, Affari Generali, Statuto e Patrimonio (allora), la quinta, Contratti e Ufficio legale. Negli ultimi anni, oltre al vicariato, era direttore del Polo delle Scienze della Vita. Incarico nel quale gli succederà il suo vice, funzionario anch’egli di lungo corso e già capo della segreteria del Rettore Tessitore, dott. Guido Luise.
Per il commiato al dott. Giancarlo De Luca si sono tenuti due festeggiamenti: il primo giovedì 20 ottobre a cura dei suoi colleghi dirigenti e del personale dell’amministrazione centrale, e martedì 25 ottobre al Polo della Vita. Tra i regali ricevuti, un quadro, una stampa, ed una bicicletta elettrica, per “smaltire un po’ di pancia”. Al dott. De Luca, anche i saluti di Ateneapoli.
Noi possiamo invece ricordare che nei 16 anni al Federico II ha diretto la I Ripartizione Studenti, la terza, Affari Generali, Statuto e Patrimonio (allora), la quinta, Contratti e Ufficio legale. Negli ultimi anni, oltre al vicariato, era direttore del Polo delle Scienze della Vita. Incarico nel quale gli succederà il suo vice, funzionario anch’egli di lungo corso e già capo della segreteria del Rettore Tessitore, dott. Guido Luise.
Per il commiato al dott. Giancarlo De Luca si sono tenuti due festeggiamenti: il primo giovedì 20 ottobre a cura dei suoi colleghi dirigenti e del personale dell’amministrazione centrale, e martedì 25 ottobre al Polo della Vita. Tra i regali ricevuti, un quadro, una stampa, ed una bicicletta elettrica, per “smaltire un po’ di pancia”. Al dott. De Luca, anche i saluti di Ateneapoli.