“Il progettare ormai è cambiato, non è più quello dell’800. Oggi contano molto la spazialità e l’uso di nuove tecnologie. C’è attenzione nei confronti dei fruitori e di un ambiente che deve essere progettato per dare sollievo, godimento. Contano il bello, il diverso, il nuovo”. Parola di Gianluigi Barbato Padovani, docente a contratto del corso integrativo Caratteri Tipologici e Morfologici dell’Architettura, oltre che cultore della materia al Laboratorio di Progettazione Architettonica di cui è titolare il professor Luciano Scotto di Vettimo. Fondatore dello Studio Architetti Associati, Padovani partecipa a progetti di ricerca legati ai nuovi materiali. Alcuni di essi sono stati esposti alla triennale di Milano. “Da studente –racconta- ho avuto la possibilità di seguire un progetto di sperimentazione sul vetro (realizzazione di pareti in vetro) presso una società di Padova, nell’ambito di una collaborazione promossa dal professor Catello D’Amico – persona di grande intelligenza– titolare del corso di Sperimentazione dei Materiali”.
Non è un caso, allora, che due delle sezioni del programma del suo corso siano dedicate, rispettivamente, al “Progetto dell’impossibile” ed a “L’architettura del Nuovo Millennio”. Gli scenari della quale, secondo Barbato Padovani, sono destinati a velocissime trasformazioni. Un esempio: ”già oggi si potrebbero sperimentare solai in vetro. Perché non viene fatto? Sarebbero funzionali ed utili”. Avveniristico è anche il progetto con il quale il docente –architetto ha partecipato alla Triennale di Milano: un particolare sistema di informazione interattiva costituito da maniglie-mouse, mantenendosi alle quali l’utente della metropolitana visualizza su schermi al plasma, posizionati sui finestrini, le informazioni utili riguardanti la città, i percorsi, le iniziative culturali e quanto altro accada in città. Il progetto riguarda l’Azienda Trasporti Milanese. Molteplici anche i contatti internazionali di Architetti Associati.
Non è un caso, allora, che due delle sezioni del programma del suo corso siano dedicate, rispettivamente, al “Progetto dell’impossibile” ed a “L’architettura del Nuovo Millennio”. Gli scenari della quale, secondo Barbato Padovani, sono destinati a velocissime trasformazioni. Un esempio: ”già oggi si potrebbero sperimentare solai in vetro. Perché non viene fatto? Sarebbero funzionali ed utili”. Avveniristico è anche il progetto con il quale il docente –architetto ha partecipato alla Triennale di Milano: un particolare sistema di informazione interattiva costituito da maniglie-mouse, mantenendosi alle quali l’utente della metropolitana visualizza su schermi al plasma, posizionati sui finestrini, le informazioni utili riguardanti la città, i percorsi, le iniziative culturali e quanto altro accada in città. Il progetto riguarda l’Azienda Trasporti Milanese. Molteplici anche i contatti internazionali di Architetti Associati.